wedding - 1

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si sposarono in una fresca giornata di primavera.

le sue mani tremavano, tremavano come foglie, mentre si preparava per quel giorno così importante.
si girava tra le mani il tessuto morbido dell'abito che avrebbe dovuto indossare, guardandolo con un velo di sdegno.
prese poi un lungo respiro, raccogliendo tutto il coraggio che aveva in corpo e indossandolo finalmente, non prima di aver fasciato la sua pancia fino a farsi male, proprio come gli aveva detto suo papà.

andò davanti allo specchio, e guardando il suo riflesso, provò una vergogna smisurata.

sentì la porta aprirsi alla sue spalle, e un uomo entrò nella stanza.
l'uomo lo squadrò da capo a piedi, per poi sorridere compiaciuto.

compiaciuto, si.

Felix mai lo aveva visto così.
per la prima volta, vide sul rugoso e accigliato volto di suo padre, comparire un sorriso.
e quel sorriso, era tutto per lui.

<<hai fatto un buon lavoro, Yongbok.>>
disse solo, avvicinandosi a lui e guardandolo meglio un faccia.

papà gli aveva detto di truccarsi ben bene, e di legarsi i capelli proprio come aveva visto fare miliardi di volte dalla sorella, e così lui aveva fatto.
sulle labbra carnose e screpolate si era passato un rossetto pescato, sugli occhi un'incerto ombretto marrone, e sulle guance della terra pigmentata.

non era sicuro che il lavoro che avesse fatto andasse bene, ma dall'espressione che il padre assunse, capì subito che quel trucco semplice fosse di suo gradimento.

infatti, l'uomo sorrise una seconda volta, toccando la spalla del figlio, che aveva un'espressione spenta in volto, senza alcuna emozione, che fissava il vuoto.
era come stato privato di una qualsiasi identità, privato dei suoi abiti, privato della libertà di scegliere.
e privato anche del suo nome.

suo padre era proprio lì, davanti a lui, che si compiaceva della sua umiliazione, di averlo annullato completamente, costringendolo a diventare qualcun altro e prenderne il posto.

gli aveva persino fatto i buchi alle orecchie, per permettergli di somigliare ancor di più a sua sorella, dato che aveva l'abitudine di indossare sempre delle perle ai lobi.
glieli aveva fatti in maniera rudimentale e frettolosa, direttamente con l'ago dell'orecchino stesso, tant'è che la ferita bruciava ancora, e se soltanto la si toccava in una maniera brusca, iniziava a sanguinare rovinosamente.

<<vedrai che andrà tutto bene, devi solo fare ciò che ti ho detto e resistere, finché tua sorella non verrà trovat->>

<<e chi mi dice che il ragazzo con cui mi sposerò non dirà nulla a nessuno? appena gli dirò che sono un maschio, mi picchierà talmente forte da uccidermi. lui si aspetta la fanciulla più bella della corea, e invece si troverà davanti una truffa bella e buona.>>
finalmente parlò, insolitamente calmo e composto.
forse era ormai stremato da tutte le botte che aveva ricevuto dal padre, o forse era solo stanco di continuare lottare per la sua dignità.

l'uomo lo guardò per qualche istante, con quegli occhi profondi e scuri che aveva, mettendolo leggermente in agitazione.
<<non dirà nulla.
e lo vuoi sapere il perchè?>>

il ragazzo in risposta non si mosse, continuando a guardare il vuoto.
l'espressione seria dell'uomo si incurvò poi in un macabro e malato sorriso, che si trasformò ben presto in una risata di gusto.
<<perché non potrà fare altro che stare al tuo gioco, Yongbok! quando tu sarai ormai in casa sua, e tutti penseranno che si è finalmente sposato, non potrà mai andare in giro a dire che tu sei un uomo! sarebbe molto più conveniente per lui aspettare il ritorno della sua vera sposa in segretezza e discrezione, senza suscitare scandali! se riuscirai a ingannarlo per tutta la durata della cerimonia, lo avrai fregato!
questo piano è perfetto!>>
continuò a ridere in maniera inquietante, fin quando non si arrestò, per guardare il volto di Felix, che era rimasto inquieto a guardarlo per tutto il tempo.

Princess ~changlix~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora