tavern

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più volte il ragazzo aveva pensato di lasciare le maniglie della carriola e lasciarla rotolare giù per la collina, insieme al corpo del nobile al suo interno, un po' per quanta fatica facesse a trasportarlo, e un po' per quanto noiose fossero le sue chiacchiere che non cessavano di tormentarlo durante tutto il tragitto.

arrivarono per le strade del paese, a quell'ora ancora tutti erano in giro: donne, uomini, bambini, un viavai incredibile di gente che camminava in maniera scomposta per le mille viuzze, illuminate da lanterne e tante lucine situate sopra le strade in mattonelle di pietra.

a Hyunjin si illuminarono gli occhi.

mai aveva visto una cosa del genere.

era tutto così semplice, ma nel complesso così armonioso. vedere tutta quella gente contenta per le strade... semplicemente gli si scaldò il cuore.
non provava una sensazione simile da molto tempo.

guardò Seungmin, che era dietro di lui a spingere la carriola, con due occhioni da bambino, così emozionati per la festa a cui stava assistendo.
non avrebbe voluto far trapelare quella emozione, ma i suoi occhi luccicavano talmente tanto che Seungmin se ne accorse.

che tenero.

il ragazzo scosse la testa, cercando di far sparire quel pensiero, continuando a spingere quel pesante carico che portava verso il locale più vicino.
arrivarono davanti a un'osteria, con l'insegna in legno e una pesante porta con un battente in ottone.

<<scendi, ti aiuto io ad entrare.>>

Hyunjin annuì riluttante, aggrappandosi alla mano dell'altro per cercare di alzarsi e non cadere.
si avvinghiò poi con entrambe le mani al suo collo, riuscendo a scendere definitivamente dall'attrezzo.
la vicinanza dei loro volti fu completamente ignorata da Hyunjin, ma Seungmin la aveva notata eccome.
le sue orecchie si fecero rosse, mentre guardava il volto dell'altro impegnato a scendere dalla carriola.

che cosa mi prende?

il suo cuore era nervoso, non riusciva a stare fermo un attimo, e sperava solo che quella situazione finisse.

<<ecco fatto. cavolo, ho tutte le gambe che mi fanno male, soprattutto questa. mi tieni?>>
chiese Hyunjin, notando lo sguardo assorto del ragazzo.

<<ah? si, si, ti tengo.>>

Hyunjin si soffermò per un secondo sul suo volto.
<<cavolo, hai le orecchie rossissime.>>

Seungmin se le tappò con entrambe le mani, arrossendo ancora di più, lasciando la presa e facendo cadere il ragazzo a terra.

era una persona piuttosto timida.

tirato su, sorbendosi le sue immancabili lamentele, si avviarono verso la porta, poco lontano dal luogo nel quale avevano "parcheggiato" il mezzo.

zoppicando riuscirono ad entrare nel piccolo locale, colmo di gentaglia, puzzolente, e vestita nello stesso squallido modo del pescatore.

questa fu la sua descrizione di Hyunjin della locanda.
un'amplificazione dello squallore che caratterizzava quel piccolo paese.
era davvero stracolma di persone, che bevevano e mangiavano come maiali, in quel locale piccolo e angusto arredato quasi completamente in legno.

cavolo, hanno una specie di ossessione qui per il legno o cosa?

in definitiva, un ambiente semplicemente squallido.

ma il cibo era buono.
era dannatamente buono.

il nobile se ne accorse addentando la bistecca al rosmarino che gli venne servita al tavolo.
non era come i piatti che venivano preparati nella sua lussuosa cucina, con ingredienti estremamente pregiati, ma era pur sempre gradevole.
era un piatto semplice, per nulla elaborato,
ma parecchio saporito e gustoso da addentare.
non era abituato a quella tipologia di cibo.

Seungmin lo guardava mangiare così di gusto, e si rallegrò del fatto di averlo fatto smettere di brontolare una volta per tutte.

<<buona, eh?>>

Hyunjin si accorse tutto d'un tratto della maniera famelica con la quale stesse mangiando quella bistecca.
si ricompose immediatamente, pulendosi istintivamente la bocca con il dorso della mano.

<<no. è..normale... immagino.>>

<<meglio del mio pesce?>>

il nobile quasi si strozzò con il boccone che aveva in gola, iniziando a tossire, ragionando sulla frase che l'altro avesse appena detto.

Seungmin strabuzzò gli occhi non appena vide la sua reazione, coprendosi la bocca.
<<no- no non intendevo->>

<<risparmiati le tue parole rozze da mondano, pescatore.>> gli mise un indice davanti agli occhi, mentre si puliva la bocca con un fazzoletto utilizzando l'altra mano.

<<fraintendi, non volevo dire quello.>>
sospirò tra sè e sè l'altro, appoggiando la testa sulla mano, scompigliandosi i capelli, facendosi arrossire la punta delle orecchie, come al solito.

continuarono la cena, tra Hyunjin che fingeva di non apprezzare il pasto, e Seungmin che continuava a vergognarsi della figuraccia fatta in precedenza, senza rivolgersi la parola.

Seungmin era già stanco di quella serata, non ne poteva più di quella compagnia poco piacevole del ragazzo.
fece per riprendere la carriola, pronto a tornare a casa, quando Hyunjin arrivò saltellando su un piede così velocemente da riuscire a levargli la mano dal manubrio, finendo poi per cadere in avanti.

<<Hyunjin, ma che cazzo fai??>>

il ragazzo, spiaccicato al suolo, non aveva intenzione di alzarsi.

<<a casa io non ci vado! tu mi hai promesso una serata come quelle che passo a casa mia, e me la farai passare, ok?>>

<<che cavolo..??>>

<<non voglio tornare a casaaaaaa pescatore! non mi alzo da qui finchè non andremo dove mi hai promesso!>>
il ragazzo si era messo a gridare in mezzo a tutta la folla di gente, attirando l'attenzione di ogni persona che passasse di fianco a loro.
il castano si accucciò vicino al corpo dell'altro, per terra.
<<ok, ok! basta che taci! dove cavolo vuoi andare allora?>>

il nobile sorrise soddisfatto, per aver raggiunto il suo obiettivo. alzò poi gli occhi al cielo, pensieroso.
<<vediamo... solitamente dopo un banchetto  c'è un ballo, in una sala.>>

Seungmin si affrettò a pensare a qualcosa di simile, per cercare di farlo alzare da terra e togliersi tutti quegli sguardi giudicatori della gente di dosso.

<<ok, ok, farò il possibile. adesso alzati peró.>>

Hyunjin sorrise soddisfatto, aggrappandosi nuovamente al collo del pescatore, con tutto il proprio peso.

Seungmin fece un'espressione infastidita, da quel contatto così ravvicinato e avventato con il viso dell'altro.
lo tirò su più velocemente che potè, cercando di porre fine a quella ennesima vicinanza.

una volta alzato, Hyunjin rivolse uno dei suoi sorrisini soddisfatti al ragazzo, impaziente di sapere la prossima meta della serata.

<<beh? dove andiamo ora?>>

era davvero strano vederlo così pieno di vita, e così impaziente di andare da qualche parte... per giunta in sua compagnia.

<<beh... suppongo a ballare?>>

Princess ~changlix~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora