is not that i'm worried

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<<questi sono per te.>>

<<non li voglio.>>

<<allora con cosa ti vestirai, ah? vuoi rimanere con quei cosi addosso per sempre?>>

Seungmin cercava di far indossare al ragazzo degli abiti puliti, anche se non comodi e preziosi come quelli che aveva indosso, erano pur sempre vestiti indossabili.
erano di un color marroncino, di un materiale ruvido e piuttosto sgualciti.
comunque meglio dei suoi, che erano ormai sudici, dopo giorni che rifiutava di cambiarsi.

<<mi auguro di non rimanere qui per sempre.>> disse, guardando sprezzante gli abiti e poi tutta la stanza nella quale si trovava.
Seungmin roteò gli occhi, osservando tutto il disordine che il ragazzo aveva creato nella sua camera da letto, e pensando anche alle sue notti insonni passate sullo scomodo divano del soggiorno.
<<non ci crederai, ma me lo auguro anch'io, sai?>>
dubitava un simile ragazzo potesse arrivare al pensiero che qualcuno potesse stare meglio senza la sua "magnifica" presenza.

gli lanciò i vestiti sul letto, stancatosi di aspettare che li accettasse, per poi prendere la canna da pesca appoggiata al muro e aprire la porta.
<<io vado a pesca.>>

non me ne frega nulla di quello che fai.

normalmente avrebbe risposto così a un'affermazione del genere.
quella era la loro normalità da più o meno una settimana.
Hyunjin ancora diffidava dal pescatore, mentre Seungmin non sopportava l'atteggiamento arrogante del nobile.
si chiedevano entrambi quanto tempo sarebbe trascorso prima che qualcuno andasse in cerca di Hyunjin, e lo riportasse indietro.
avrebbero anche potuto chiedere in prestito il cavallo di Changbin, ma come avrebbero fatto a tornarglielo indietro?

nel frattempo, Seungmin aveva presentato Hyunjin a suo padre, con il quale viveva, e lo aveva informato della sua permanenza.
il vecchio si dimostrò talmente gentile, che Hyunjin mostrò a lui la più bella parte di sè, rivolgendosi in maniera cordiale e rispettosa.
forse era per la sua incolumità, dato che non si fidava per nulla di quella gente di campagna, pensò fosse meglio tenersi buono almeno l'uomo.
al figlio dava ogni volta noia quando il padre difendeva il ragazzo dai modi poco gentili che Seungmin usava per rivolgersi a lui. davvero non aveva idea della persona falsa e arrogante che si nascondesse in quel nobile che credeva così educato.

quel giorno Hyunjin, era talmente annoiato di stare sempre in casa e non osare uscire fuori in compagnia di quello stupido ragazzo, che decise di cambiare le sue abitudini.
<<vengo anch'io.>>

Seungmin fece retromarcia, corrucciando le sopracciglia e girandosi di scatto, verso Hyunjin.
<<che hai detto scusa?>>

<<ho detto che vengo anche io. mi annoio, non ho altro da fare in questa casa puzzolente.>>
si alzò dal letto con un salto, constatando che la sua gamba fosse ancora dolorante.
cedette, appoggiandosi bruscamente alla testiera del letto, facendo una smorfia di dolore.
Seungmin sbuffò, guardandogli la gamba e incrociando le braccia al petto, facendo un'espressione apprensiva.

<<non sei pronto per uscire, dovresti riposare ancora un->>

<<gne gne gne, non me ne frega nulla di quello che dici, a casa oggi proprio non ci resto.>>
affermò, guardandolo con una smorfia e iniziando a incamminarsi zoppicante verso la porta, appoggiandosi alle pareti.

<<e va bene..>> sospirò l'altro, alzando le sopracciglia e arrendendosi alla determinazione di Hyunjin.

dopo qualche metro percorso fuori di casa, Hyunjin dava già segni di cedimento, a causa del dolore lancinante al ginocchio.
Seungmin si girò indietro a guardarlo, e vedendo la sua smorfia di dolore, si avvicinò a lui, cautamente.
lo prese per un polso, per poi portarsi il suo braccio attorno alle spalle.
<<aspetta no- che fai??>> gli chiese, quasi schifato dal suo tocco, guardando la sua mano poco delicata che teneva salda il suo polso.

Princess ~changlix~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora