"Noi Hargreeves" The umbrella academy

Casa

"Io vado a casa" Gaya salutò tutti di fretta e furia uscendo dalla porta.
"Che le è preso?" Chiese Klaus disteso sul divano.
"Cinque è tornato" disse Diego mettendosi a posto qualche coltello nella cinta.
"Oh beh , simpatico come sempre" rispose osservandosi le mani.
"Forse è meglio che anche io me ne vada" Allison si alzò.
"Ti ho vista alla televisione, poco fa, non sapevo facessi l'attrice" Luther cercò di fermarla.
"A quanto pare le notizie non arrivano sulla Luna" disse Klaus.
"Anche io devo andare , ho un..." Cercò di dire Vanya.
"Un evento per il tuo libro di successo?" Diego la istigò.
"No, no , suono il violino. Ho un provino" disse tutta imbarazzata.
"Diego..." Sgridò Allison.
"Già ve ne andate?" Apparve Cinque.
"Disse quello comparso dopo 13 anni e non ci da una minima spiegazione" Luther si arrabbiò.
"Io ve l'ho data, il vostro compito era afferrare il concetto di quanto ho fatto, ma non siete in grado" Luther si alzò con intento di colpirlo. Diego lanciò un coltello per cercare di calmare quell'istinto, colpì il braccio del fratello numero 1.
"Ma che diavolo?" Chiese Diego notando la ferita , o meglio la pelle.
"Ti sei fatto di steroidi?" Chiese serio Cinque.
"Fottiti" se ne andò .
"È meglio che io me ne vada davvero" Vanya si mosse verso la porta.
"Vado anche io" seguì Allison.
"E rimasero i tre fratellini" Klaus abbracciò forte Diego.
"No ora tu te ne vai, devo tornare a lavoro"
Klaus spostò lo sguardo verso Cinque.
"Cazzo" disse , poi scomparve per andarsi a cambiare, per trovare qualcosa della sua taglia . L'unica cosa che trovò fu la divisa.
***
Gaya si trovava a casa quando suonò il campanello.
"Mamma vado io, sono grande per aprire la porta da solo"
"Per questa volta ci va Amanda ve bene?" Fece scendere dalle proprie gambe suo figlio. Erano seduti sul divano del salotto perciò non ci mise tanto ad arrivare alla porta .
Il campanello suonò di nuovo.
"Amanda?" Gaya si alzò a cercarla.
"Si signora Hastings?"
"Il campanello! Non non fa niente , vado io"
Aprì la porta.
"Questa casa è un castello" Esclamò Klaus.
"Che ci fai qui?" Disse lei mentre il fratello era già nell'atrio .
"Klaus non puoi irrompere a casa mia" cercò di spingerlo fuori ma in quel secondo ecco che apparve anche Cinque.
"O mio Dio no" capì che non poteva più farci nulla perciò chiuse la porta.
"Mamma?" Urlò una vocina che scendeva dalle scale.
"È tutto a posto , perché non vai a giocare con Ben? Si trova in salotto"
"Ben?" Cinque guardò Gaya.
"Mio figlio , lei è Crystal"
"Loro chi sono?" Chiese la bambina dai capelli biondi. Sembrava la copia esatta di sua madre.
"Tuo zio" Klaus si fece avanti.
"Anche lui?" Indicò Cinque.
"Si, in un certo senso"
"Wow , vado a chiamare papà"
"No, no, ecco sta lavorando , lo chiameremo dopo"
La bambina corse in salotto .
"Non si corre!"
***
Erano seduti sul divano del salotto principale.
"Quanto ti è costata questa casa?" Klaus si guardò attorno.
"La mamma dice che è tutta opera del suo lavoro e quello del papà" disse Ben.
"Ben, Crystal potete andare a cercare Amanda? Ditele di portarvi fuori in giardino" ordinò Gaya.
"Perché siete qui?" Continuò.
"Lui è voluto venire , io l'ho solo accompagnato in auto" disse Cinque.
"Un ragazzino che accompagna un uomo , per gli altri non sarà un po' strano?"
"Siamo , sono venuto qui per dirti che ora che Cinque è tornato non ti devi più preoccupare..."
"Di che sta parlando?"
"Non ne ho idea" disse Gaya .
"Delle cose che mi avevi promesso di cercare 13 anni fa, non ho mai detto a nessuno ciò che si trovava lì. Ora non ti devi preoccupare"
"Gaya?" Corrucciò le sopracciglia.
"Non qui, domani a casa, chiamate pure gli altri"
"Oh perfetto, posso fare un giro?" Klaus si alzò. Gaya gli fece un cenno e gli suggerì di non varcare la stanza in fondo al corridoio del secondo piano , lui promise che non lo avrebbe fatto e poi se ne andò a curiosare.
"Perché non qui?" Chiese il ragazzino .
"Voglio tenere il discorso fuori da questa casa"
"O le persone fuori dal discorso. Cosa sta succedendo?"
Gli racconto sottovoce che lei non amava affatto Archie , un tempo aveva provato qualcosa. Qualcosa di sfuggente . Gaya si era avvicinata a lui solo per permettersi una strada liscia e spianata , per qualche mese aveva davvero pensato che poteva esserci qualcosa , solo che col passare degli anni lui si mostrò com'era: un uomo devoto solo al lavoro che non dava mai attenzioni a sua moglie e non ci provava nemmeno.
"Perché hai fatto dei figli con lui?"
"Oh, ecco ho sempre amato l'idea di avere due bambini, e li ho avuti , li amo, sono la cosa più bella che potessi avere"
Cinque sapeva che non voleva avere figli, però aveva bisogno di qualcuno che la amasse e quando li ha avuti ,ha capito sin dal subito momento che sarebbero stati una gioia immensa.
"Crystal è identica a te quando avevi la sua età, 7 anni, non è così?"
"Si , Ben 8"
"Sanno la tua storia ? Cosa sei?"
"No ma Archie si , forse è per questo che stiamo ancora assieme, gli servo"
"Perché non lo lasci?"
"Non si può divorziare da un momento all'altro" sussurrò,ma avrebbe voluto urlare.
"Non ti ama, non lo ami , non siete felici , e ci sarebbero altri mille motivi"
Gaya non parlò.
"Dico solo che posso capire che non vuoi lasciare i tuoi bambini, ma metti fine a questa relazione, ti ricatta per caso?"
Non parlò.
"Gaya?"
"Smettila"
"Klaus!" Urlò Cinque. Fortunatamente Klaus si trovava al primo piano , così sentì tutto e corse da loro. Andarono fuori , ma prima Gaya avvisò Amanda . 
"Mamma non te ne andare" disse Ben.
"Già qui ci annoiamo tanto senza di te"
"Prometto che ritorno, e quando sarò qui, faremo ciò che più vorrete" sorrise. Andò nello studio.
"Che vuoi? Non hai visto la porta chiusa?" Ruggì lui.
"Volevo dirti che esco e non so per quanto tempo starò fuori"
Sembrava non gli importasse con chi o dove usciva.
"Puoi tenere d'occhio Ben e Crystal?"
"Le domestiche esistono per un motivo"
"Fottiti" Uscì sbattendo la porta con i suoi poteri.
***
Corse di sotto. Non era arrabbiata ,la loro storia non funzionava e punto . Lui non amava lei e viceversa , niente scontri ne violenza . Un matrimonio fatto per convenzione di sicuro non era la cosa più deprimente che Gaya avesse subito. Anche lei lo aveva usato, forse molto di più di Archie.