"Noi Hargreeves" The umbrella academy

Usciamo!(parte 2)

Chiusero il cancello. "Sentite l'odore della libertà?"
Disse Klaus a braccia aperte. Diego gli diede una pacca sulla spalla per poi dire: "Quando torniamo?"
"Qui tra massimo tre ore, non cerchiamo di dare nell'occhio ,ricordatevi che siamo su tutti i giornali"
"Siamo famosi?" Domandò Klaus a occhi aperti .
"Ci vediamo" esclamò Gaya per poi riprendere a braccetto Cinque.  "Aspetta aspetta" strizzò gli occhi Diego. "Andate insieme?" Sorrise Klaus.
Gaya non sapeva come rispondere perciò guardò numero 5 in crisi. "Sentite idioti,io non faccio domande su dove andate voi ,e voi non le fate a me" rispose freddamente il ragazzo. "Chiaro?"sorrise .
"Niente domande ,capito!" Ridacchiò Klaus e poi si divisero.
"Dove ti va di andare?" Chiese Cinque.
"Dove vuoi"
"La gente lo dice solo per far piacere agli altri,per farli sentire importanti"
"E io ti sembro come l'altra gente?"
"Non che io abbia conosciuto molte ragazze,a dir la verità nessuna" si interruppe sogghignando,  e prese fiato : "Ti rifaccio la domanda, dove vuoi andare?"
"Come sei freddo oggi" rise e lui si girò dall'altro lato per non far vedere alla sorella che stava ridendo .
"Vedo che stai ridendo"
"No non lo stavo facendo"
"Si non mi stavi guardando"
"Ed è una cosa strana?"
"No ,perché non vedo che mi fissi sempre" ironizzò Gaya .
"Non ti facevo così perspicace" ridette.
"Senti andiamo al parco?"
Lui non rispose,si limitò a camminare con le mani in tasca accennando un si .
Videro tanti bambini giocare. Chi a pallone , chi sull'altalena, piuttosto che lo scivolo.
"Ricordi almeno una volta in cui ci siamo divertiti così?" Chiese Gaya indicando un gruppetto di bimbi che giocava a campana .
"Gaya, non non siamo come quei bambini"
"Si ma non per questo non significa che non dovevamo e non dobbiamo avere un infanzia così"
"A me..." non riuscì a finire la frase che : " Numero 7,Numero 5, siete voi?" Urlò una bambina .
"Ragazzi, ci sono i <The Umbrella Academy> !!!" Urlò la ragazzina ai suoi amici ,ma sentendolo,tutti i bambini corsero verso Gaya e Cinque .
"Dobbiamo andare" esclamò il ragazzo.
"Ma sono dei bambini"
"Io ne conto almeno venti"
"Se è così ... ci vediamo in riva al piccolo lago"
"Ti vuoi veramente separare da me per così tanto tempo?" Lei rispose sorridendo e lui fece lo stesso.
"Voglio essere come te numero 7!" Urlò una ragazzina circa della sua stessa età . All' improvviso si ritrovarono persino alcuni giornalisti intenti a spostare i bambini per arrivare a intervistare i due membri dell'umbrella academy .
Riuscirono a scappare, in qualche modo.Cinque non utilizzò i suoi poteri per arrivare prima.
"Prima" urlò Gaya sedendosi a riva del molo e il fratello la seguì utilizzando i poteri .
"Potevi arrivare primo ,perché non hai usato i poteri?" Chiese sfiatando .
"Non mi sembrava equo"
"Intendi dire che non sono al tuo livello?"chiese dandogli un pugno sulla spalla ridendo .
"No davvero perché ? Tu non sei mai equo" Lo guardò negli occhi.
"Con te si"
"Ma come siamo smielati oggi"
"Non ti darò questa soddisfazione" guardò il lago .
"Mi piaci quando fai il serio, ma anche quando sorridi" esclamò con gli occhi sorridenti.
"Ti rendi conto che è un contro senso?" Girò la testa per guardarla.
"Stiamo facendo molte cose contro senso"
Lui si lasciò andare la testa all'indietro. Lei si fissò le mani,giocherellando con un braccialetto che le aveva dato la madre.
"Sai vorrei fare una cosa" disse osservandolo.
"Non farla" disse dispiaciuto.
"Come vuoi" rispose senza far notare di sentirsi desolata. Stettero a guardare l'acqua per un bel po, in silenzio, ma quello che Gaya non sapeva è che il fratello dopo un po' si voltava e la guardava.

"Klaus!" Urlò Diego all'inizio di un vicolo .
"Fratellino" lo abbracciò.
"Che ci facevi li? Cos'hai in mano?" Domando preoccupato.
"Oh niente" nascose qualunque cosa avesse in tasca.
"Ma è una mia impressione o mi stavi seguendo?" Chiese sorridendo Klaus .
"Niente affatto" si precipitò a dire, ma il fratello capì tutto,inclinò la testa e lo guardò con un sopracciglio alzato .
"Va bene ,si ti stavo seguendo, non so cosa fare . Sembravo così felice di uscire da quella sottospecie di prigione, e lo sono non fraintendere,ma non so dove andare tutto solo"
"Hai bisogno del tuo fratellino?"
"Ma stai zitto" accennò un sorriso.
Poi si sedettero su delle scale esterne che molto probabilmente portavano a una casa oramai disabitata . "Hai sete?"chiese Klaus .
"Si" e poi gli diede una fiaschetta.
"E questa dove l'hai presa?" Chiese strappandogliela dalle maini sconvolto.
"Ho i miei segreti"
"Figo" si limitò a dire,ridandolo indietro e Klaus ne bevette un po'.
"Perché lo fai?" Ma Klaus ne bevette ancora.
"Smettila" gliela strappò di bocca.
"Ehi che fai?"si arrabbiò.
"E che diamine Klaus ,smettila" disse corrucciando le sopracciglia.

Restarono un po' per le loro,senza parlare troppo,erano i pensieri a farlo per loro.
Si resero conto che ormai si era fatto tardi e dovevano ritornare a casa . Come era già successo precedentemente a Gaya e a Cinque,anche Diego e Klaus furono inseguiti da gente e intervistatori.
"Sorridi" disse Klaus a Diego girandosi sull'obbiettivo .
"Ma sei scemo?se papà risale alla foto sono guai , e sta volta Gaya e Cinque non verranno a salvarti in chissà quale mausoleo"
"Io esponevo la mia" sorrise mentre correva.
Arrivarono davanti al cancello tutti insieme .
"Ci stanno inseguendo" esclamò Diego .
"Anche a noi" rispose Gaya .
Cinque si teletrasportò dentro casa, e Gaya aprì il cancello e la porta d'ingresso con i poteri .
"Andiamo subito in camera" sussurrò Cinque e tutti eseguirono.
Arrivati sul pianerottolo per accedere alle scale videro Vanya stante con un violino in mano.
"Non te l'hanno detto?" Iniziò Diego: "non si sta fermi sul pianerottolo" e se ne andò in camera .
"È quello dove l' hai preso?" Disse sorpreso Klaus .
"Glielo avrà dato la mamma per passare il tempo quando è da sola" rispose Gaya al posto della sorella.
"Beh..." cercò di dire Vanya.
"Sbaglia?" Interruppe Cinque.
Tutti ritornarono nella propria camera ,tranne Vanya, che scese per non dare disturbo si fratelli suonando.