"Noi Hargreeves" The umbrella academy

I fatti

Ben rincorreva Klaus su per le scale: "Klaus, aspetta"
Lui non ascoltava, appena arrivato alla fine del secondo piano , proprio accanto alla stanza del fratello numero 1 ,si appoggiò con la mano a prendere fiato. Ben piantò i piedi dietro al fratello: "c'è qualcosa che non va?" Stette zitto , poi si voltò ,prese la guancia del fratello e con gli occhi un po' rossastri e voce tremante: "devo fare pipì"
Ben non potette fare altro che ridere , Klaus era così. Ti poteva far ridere in qualsiasi momento. Era come la luce in fondo al tunnel,sapevi che ci sarebbe stato sempre a strapparti un sorriso. Ma poi la risata finì. Ben incrociò le braccia: "dico sul serio,sei strano ultimamente"
"Pubertà"
"Klaus non hai nemmeno un pelo in faccia!" Urlò luther mentre usciva dalla sua stanza per andare in quella di Allison. Ben ridette di nuovo, e nel mentre numero 4 andò veramente in bagno .
Numero 6 ,però era un po' curioso , sapeva che c'era qualcosa che non andava, così sgattaiolò pian piano nella stanza dal fratello , aprendola delicatamente .
A primo impatto tutto sembrava fin troppo ordinato e al suo posto, ma il ragazzo si spinse accanto al letto ,di fianco al comodino. Si voltò verso quest'ultimo e vide che era sporco di uno strano liquido . Si avvicinò col viso per annusare meglio quel che era un odore pungente e quasi dolce . Era alcol . Klaus aveva già messo piede nella propria stanza quando vide il fratello curiosare, ma a numero 4 non gliene importò un granché ,anzi.
"Oh che fai Ben?"
"Klaus perché c'è dell'alcol rovesciato sul tuo comodino?" Lui non rispose ,sprofondò nel letto.
"Che diavolo ti prende?" Continuò numero 6.
Lui non rispose nuovamente.
"Mi stai ascoltando almeno ?" Poi lo scosse prendendolo per le spalle. Finché il fratello non si alzò . "Senti ..." gli mise una mano sulla spalla "io non riesco a fare più nulla. Non riesco a chiudere occhio senza vederli"
"vedere chi?"
"Loro, i morti, da quando sono entrato nel mausoleo si intromettono nella mia testa e nel mio spazio"
"Klaus tu puoi controllarli"
"Non ci riesco"
"Non ci hai neanche provato scommetto"
Klaus sbuffò: "senti posso vederli solo quando sono sobrio , non berrò prima delle esercitazioni ne prima delle missioni"
"Promettimelo!"
"Si si" poi gli fece segno con la mano per andarsene mentre lui sprofondava ancora una volta nel letto.
Luther entrò dalla sorella. Allison stava sistemando qualche foglio sulla scrivania e dallo spavento si fece un piccolo taglietto sull'indice sinistro.
"Mi hai spaventata!" Si girò di colpo,cercando di coprire i fogli con dei quaderni. "Ma se vivi con altre dieci persone" ridacchiò Luther. Allison aveva ancora un espressione scioccata impallidita,perciò si sforzò molto per sorridere,ma Luther lo notò.
"Che nascondi ?" Chiese ridendo.
"Nulla,nulla"
"Sembra importante"
"No sono..." non sapeva come continuare .
"Sono solo degli appunti della lezione di russo"
"Ah papà non ci dà tregua con le lingue"
"Я думаю то же самое"(penso la stessa cosa) ridette Allison sempre un po' forzata. Luther ricambiò il gesto,poi si spostò lasciando mettere a posto quelli che in realtà non erano appunti. È bene che voi sappiate che Allison in quel periodo era presa dalla recitazione. Amava interpretare da ricche donne in carriera a bambine entusiaste persino di ricevere una caramella. C'è da dire che di talento ne aveva,ma con il sig.Hargreeves, non avrebbe potuto seguire il suo sogno. Ma lei di nascosto si faceva stampare da Grace qualche pezzo di copione di qualsiasi spettacolo o film e se lo imparava . A volte si studiava persino le regole delle parole e dei gesti. Era proprio portata. "Ma quando saremo grandi, cosa pensi faremo?" Chiese lei.
"Non lo so , saremo sempre la the umbrella academy"
"Ma non lo trovi un po' penoso, non ora ,dico farlo per sempre"
"Senti..."
"No stammi a sentire. Io sono stanca di studiare a casa,di fare sport a casa,di stare sempre e solo chiusa qui"
"Ma noi possiamo uscire non siamo mica in trappola"
"Ma io non dico quello ,quand'è stata l' ultima volta che hai avuto un amico al di fuori di noi ?"
Queste parole lo fecero riflettere. Non aveva parole, quello che Allison stava dicendo aveva perfettamente senso. Prima o poi se ne sarebbero dovuti andare via da casa.
***
"Cinque ora basta" disse col fiato corto Gaya .
"Non ho nulla da dire"
"Bene,io c'ho rimesso già abbastanza ,quando vorrai essere meno ... qualunque cosa tu sia ,vieni a cercarmi"
Lui non la guardò nemmeno mentre lei  andava ad appendere il quadro che aveva lanciato,poi Gaya si voltò per proseguire le scale. Non gli diede nemmeno uno sguardo ghiacciato. Nulla.
"Aspetta" disse cinque comparendo davanti alla sorella .
Aveva gli occhi spalancati , si vedeva che era spaventato da qualcosa .
"Si?"
Ma arrivo Grace con Reginald ,per salire al terzo piano ,e ciò che Cinque voleva dire era stato perso nel tempo .
" Non si sta fermi sulle scale!" Sgridò il sig. Hargreeves. Gaya e Cinque pensarono al "litigio" che avevano combinato prima: se solo il padre gli avesse visti! Ma non risposero,stettero in silenzio fino a che i genitori gli sorpassarono e Grace fece un piccolo sorriso e disse sotto voce,non facendo sentire al padre: "il quadro. È un po' storto" e gli sorrise nuovamente.
"Dicevi?"
Alla vista del padre Cinque pensò che ciò che voleva dire alla sorella,era completamente sbagliato ,perciò si interruppe nuovamente . Le prese l' avambraccio destro. Aveva uno sguardo amaro , triste , quasi stava mostrando il suo lato triste . Inutile dire che Gaya dopo un po' capì. Tutto. Quelle di Klaus e Ben, non erano solo fantasie .
"No" disse rigida.
E poi sorpassò il fratello per andare nella propria stanza.
Lui stette fermo fino a che lei non aveva toccato la soglia della stanza. Si mise le mani nei capelli. Era furioso con se stesso . Ritornò il solito Cinque.
Gaya era senza parole . Era sangue del suo sangue,almeno, così diceva perché non era vero . Era troppo strana come situazione , non sapeva nulla. Che avrebbe potuto fare? Era suo fratello diamine!