Finalmente

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Gaya prese il cuscino e se lo strinse in faccia .
"Ma cha fai?" Disse ridendo il fratello.
"Non hai idea di quanto possa essere fastidioso..."
"Luther?"
"Esatto, si crede sempre il numero 1"
"Ma lo è" si sedette accanto alla sorella.
"Allison mi ha detto tutto"
"Non l'ho fatto per te" sorrise per provocarlo.
"Non ti crede nessuno" si avvicinò strizzando gli occhi.
"Non puoi fare così ,non vale" lo allontanò col il braccio.
"Così come? Io non stavo facendo niente"
"Testardo e bugiardo, doti che mi fanno impazzire" ironizzò . Erano strani. Lo erano già da un po'. Nelle loro conversazioni ,c'erano sempre quei minuti di eterno silenzio, che per due persone normali potranno sembrare momenti d'imbarazzo, ma per loro due no. Quei momenti erano i loro preferiti , è come se stessero parlando ma nessuno potesse sentirli. Una sensazione fantastica. Si guardavano e non riuscivano a provare neanche tristezza nonostante il loro amore si dovesse limitare a quello fraterno. E loro cosa ne potevano mai sapere di cosa significasse amare? Forse era una parolaccia a cinque lettere. Forse non è una cosa che si può imparare stando in silenzio. Probabilmente non si può imparalo da un libro. Non avevano mai avuto amicizie o conoscenze esterne . Erano loro,sempre e solo loro. Questo non assolutamente faceva domandare ad entrambi se provavano quelle cose solo perché non conoscevano altra gente. Non posso dire che si amassero,sarebbe verosimile. Cosa ne sa una persona di cos'è l'amore? Non intendo per via dell'età,quella non centra nulla , ci si può innamorare a 13 anni e stare una vita insieme fino a che morte non ci separi ,così come non ci si può innamorare fino ai 40 anni e poi scoprire l'amore della propria vita. C'è addirittura che trova il vero amore ,sempre se ci crediate, all'età di 60 anni. Quindi smettiamola di giudicare e godiamoci i momenti. Assaporiamo i silenzi per non rimanere soli.Viviamoli.
"Cinque"
Lui si girò sorridendo ,mostrando le fossette che Gaya tanto amava. Lei si bloccò e non disse nulla,stette ferma a guardarlo incantata.
"Gaya?"
"Non importa"gli sorrise .
"No lo voglio sapere" esclamò lui.
"Ti ho detto che non importa ,non mi ricordo neanche cosa volevo dire" In realtà lei sapeva benissimo cosa voleva dire. Il fatto è che non volle dirlo, in quel momento ,con Cinque davanti a se,avrebbe voluto tanto esporre fisicamente ciò che provava . Il fatto ancora più importante è che anche Cinque lo desiderava tanto,anche più della sorella oserei dire. Avrebbe voluto baciarla così:di punto in bianco. Così sarebbe dovuto essere il loro primo bacio. Nessuno dei due lo aveva mai fatto, non se lo dissero mai a parole ,però pensavano che il primo bacio di entrambi ,dovesse avvenire tra di loro. Guardate il lato positivo: se in un futuro dovesse andare male, possono sempre dire che era un gesto fraterno.
"Guarda che lo so che vuoi baciarmi!" Sogghignò lui sorprendendola. Ci volle un po' prima che Gaya afferrasse pienamente il senso di ciò che aveva detto.
"Noo"mentii spudoratamente,facendo capire al fratello che stava dicendo una bugia.
"Fai schifo come attrice"
"Ti odio"
"Ma non è vero" rise lui .
"Niente affatto. Fai sentire le persone in imbarazzo"
"Più in imbarazzo di così?" Lui si avvicinò lentamente, piano piano. Lei rimase ad occhi spalancati ,fino a che non era abbastanza vicino da chiuderli. Cinque si teletrasportò sulla scrivania ridendo come un bambino.
"E menomale che non lo volevi"
"Ti odio" urlò coprendosi il viso col cuscino.
"E dai" continuò a ridere lui. Gaya si scoprì il volto e lo guardò con un leggero sorriso. Il fratello nel mentre era ritornato accanto a lei ,con espressione seria questa volta. Si presero le mani. Stessa procedura. Piano piano. Vicino.
"Gaya io e Ben" aprì la porta Klaus, coprendo la visuale a Ben,difatti quest'ultimo non vide niente.
"Oddio"disse Gaya. Era preoccupata.
Klaus mandò via di corsa Ben.
"Klaus cosa stai facendo?" Si lamento mentre veniva spinto via .
"Vattene, ti spiego dopo"
Ben se ne andò veramente.
"Ma , ma che ,ma che diavolo . Oh cazzo. Cosa ho ..." stette stante sulla porta.
"Klaus ti prego non dire nulla" mise le mani avanti Gaya.
"Ti spezzo le ossa del collo"minacciò Cinque.
"Si sì" sorvolò numero 4.
"Ma che figata" esclamò divertito Klaus .
"Cosa?!" Ripeterono in coro Gaya e Cinque.
"Si ,c'è un po' di brio in questa famiglia" si fece spazio tra i due.
"Ditemi e come è stato?" Sorrise a trentadue denti .
"Sei entrato tu idiota!" Disse Cinque .
"Oh cazzo, ho interrotto..."
"No Klaus ..." cercò di dire Gaya.
"E invece si" corresse Cinque.
Gaya lo guardò con sguardo minaccioso.
"Che c'è , io lo volevo"sussurrò alla sorella.
"Me ne vado,tolgo il disturbo ,vado a sciacquarmi gli occhi e mi chiudo in camera mia ,fino a che non vi vedrò separati" ironizzò Klaus andandosene.
"Chiudo,chiudo la porta" ridette "Non si sa mai"
Cinque si girò di scatto. Tempo zero. Basta pensarci. Successe. Fu strano, tutto si velocizzò,ma allo stesso tempo, tutto si bloccò . Il tempo non esisteva .
Gaya incrociò nuovamente le gambe su se stesse,Cinque replicò.
Lei gli prese le mani e scoppiò a ridere mettendosi le sue mani,che erano collegate a quelle del fratello,sul viso per coprirsi.
Si guardano ancora .Ancora . E ancora. Successe nuovamente.
Avevano il sorriso che arrivava alle stelle.
"Basta" interruppe lei. Lui si alzò mettendosi a posto la divisa , lei rimase seduta ma questa volta fece penzolare i piedi giù dal letto.
Lui le sorrise poi aprì la porta,lei con i poteri la chiuse di scatto,facendo scivolare via la maniglia dalla mano del fratello.
"Dai rimani,abbiamo il giorno libero ,puoi sempre studiare qui" cercò di convincerlo.
"Mi piacerebbe. Dio se mi piacerebbe. Ma sta sera avevo promesso a Vanya di studiare con lei"
"Si sì va bene ,io vado a vedere cosa volevano Klaus e Ben"
Infine Cinque usò i poteri per andare direttamente in camera sua. Gaya si abbandonò sul letto a braccia aperte guardando il soffitto.
"È questa la felicità ?" Pensò sorridendo come una matta . Aveva le farfalle nello stomaco. Da sola in quella stanza si imbarazzò ,coprendosi il viso con le mani ,continuava ad essere entusiasta e a sorridere.

"Noi Hargreeves"        The umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora