"Gaya , sei sveglia?" Si intromise nella stanza.
"Si, sapevo che saresti venuto" sorrise .
"Ci avrei messo la mano sul fuoco" continuò lei.
"Tra quanto potrai uscire?"
"Credo che papà mi faccia venire da voi domani"
"Domani? Domani è troppo presto"
"Papà ha utilizzato dei sieri particolari ,non sento più dolore ne niente. Sono miracolosi"
"Se ti fanno passare il dolore di un proiettile in due giorni non si chiama miracolo , si chiama cretinata"
"Cinque l'importante è che stia bene , mi hanno messo i punti e non sento alcun dolore" mostrò la ferita sul bacino dal lato sinistro, scoprendosi.
Lui non parlò , si avvicinò piano piano , sedendosi accanto a lei . "Non ti fa male?" Chiese .
"No" poi si avvicinò ancora di più con la mano , toccandole la ferita. "E ora?" Chiese nuovamente .
Non ebbe risposta . "Smettila , lo fai apposta" ridette lei allontanandogli la mano .
"Vanya è li fuori?" Domandò Gaya e lui fece cenno di si . Dal nulla Gaya ,stesa ,si mise a ridere.
"Perché ridi?"lo colse di sorpresa .
"Mi fai ridere, ti vedo dal basso verso l'alto e di conseguenza vedo che stai per piangere, hai le lacrime agli occhi. Pensavo che Cinque non piangesse mai ,ne tantomeno mostrasse un lato così sensibile. Capisco le lacrime per lo sparo, ma ora che c'è da piangere?"
"Non sto piangendo"
"Non negare"
" ti odio" contrabbattè lui.
"Me lo dici sempre, non me lo dimostri mai"
Pian piano cercò di sollevarsi con la schiena appoggiata al muro. "Fai piano"
"Non mi fa male ho detto" Ma Gaya faceva fatica e il fratello se ne accorse. Gli mise le mani attorno al petto per sollevarla . "Non ti faceva male è?"
"Faccio solo un po' fatica,ma è normale"
"Perché ti sei spostata? Dovevi rimanere com'eri"
"Beh se rimanevo come prima non ti potevo guardare bene in faccia"
"Tutto questo per guardarmi in faccia?"
"Non solo"
"Non solo cosa?"
Lei si avvicinò piano lui fece lo stesso. Successe.
"Stiamo sbagliando tutto"
"Sbagliando?!" Ripetette lui offeso.
"No non in quel senso, uno sbaglio che sei consapevole e fiero di commetterlo"
"Ah mi stavo preoccupando" sorrise per poi strappare al volo un altro bacio alla sorella.
"Lieto di aver sbagliato"
Gaya rimase attaccata alla parete con il labbro inferiore tra i denti. Cinque si fece più in su , appoggiando la schiena al muro opposto alla sorella.
"Secondo te che cosa accadrà se lo verranno a sapere?" Chiese dubbiosa .
"Vuoi che lo vengano a sapere?"
"No, dico se dovesse succedere, non la prenderebbero bene, come Ben"
"Sicura? Magari Luther e Allison sarebbero felici"
"Smettila,non c'è stato nulla tra di loro" sorrise buttando la testa all'indietro.
"Non lo verrano a sapere, sarà uno dei nostri segreti"
"Uno dei tanti? Quali sono gli altri?"
"Vedremo, no?"
"Cinque si è fatto tardi"
"Si credo che Vanya sia stanca di aspettare"
"Vanya?"
"Si ci tiene la porta aperta, e prima che tu lo dica ,non credo abbia sentito ne visto nulla"
"Perché hai chiamato Vanya, c'era Klaus , di certo lei si sarà fatta due domande"
"E anche se fosse?lei non direbbe mai nulla e nessuno l'ascolterebbe, è la triste realtà"
"Buona notte" disse cercando di rimettersi sdraiata.
"Ci vediamo" poi aprì la porta .
"Vanya, grazie"
"Di nulla"
"Hai sentito qualcosa?"
"No nulla,mi sono fatta gli affari miei" mentì. Il fatto vero ,è che Vanya aveva sentito tutto, ed era ovvio,se doveva tenere la porta aperta ,il suono delle voci si sentiva. Ma non lo disse, non volle creare altri problemi, non le importava neanche di cosa facevano i fratelli,almeno loro erano felici.
Salirono insieme fino a che si trovarono davanti alla stanza di Cinque. Tutto era silenzioso. "Io vado" disse la ragazza proseguendo il corridoio. Cinque non rispose ,entrò in camera sua . Era diverso dal solito , si credeva più intelligente di tutti, molto spesso sopravvalutava le sue capacità e sottovalutava quelle degli altri, ma li colpiva nel loro punto debole , penserete sia una persona da evitare , ma la realtà è che con Gaya era diverso. Preferiva starsene in silenzio piuttosto che elogiarsi, dava la precedenza a lei . Anche agli altri fratelli voleva bene ,anche se non lo dimostrava e rispondeva sempre seccato, però con la sorella aveva qualcosa in più, qualcosa che lo rendeva felice , e non solo perché lei era Gaya, ma perché aveva un carattere che in contrapposizione al suo , facevano scintille. Erano come due facce della stessa medaglia erano come due pezzi dello stesso puzzle. A Cinque piaceva il suo carattere, sapeva che alla sua famiglia non faceva lo stesso effetto, ma era consapevole anche che gli volevano bene . La famiglia è pur sempre la famiglia.
Gaya odiava e amava il carattere del fratello. Odiava quando faceva quella faccia da schiaffi ,ma le piaceva perché non sapeva come resistergli. Odiava la sua testardaggine,ma amava il fatto che non si fosse arreso lasciandola sola . Odiava persino il modo in cui faceva del pessimo sarcasmo, ma amava il suo sorriso dopo le battute. Non era proprio odio , era amore camuffato .
Cinque si mise il pigiama e si distese sul letto scrocchiandosi il collo e successivamente le nocche. Non riusciva ad addormentarsi . Si muoveva costantemente nel letto, girandosi a sinistra e a destra per poi rigirarsi nuovamente a sinistra . Così in loop . Trascorsa la prima ora senza dormire al buio si alzò per andare alla scrivania , accese la lampada ,prese un foglio in mezzo ad un quaderno e raccolse una matita dal portapenne. Si sedette sulla sedia e scrisse le prime parole.
Cara Gaya...
Continuò di un paio o più righe ,ma le cancellò con una riga. Non vi dirò cosa c'era scritto tra quelle parole. Non siete abbastanza pronti per questo, quello che dovete sapere è che da un ragazzo come Cinque non se lo aspetterebbe mai nessuno.
Non riuscì più a scrivere altro . Era troppo solo per due righe , non accartocciò il foglio ,lo ripose nel quaderno m e riprovò ad addormentarsi .
La mattina seguente si svegliò di corsa e fece in fretta per prepararsi per scendere a fare colazione . Mise la cravatta storta, i calzettoni erano uno più in basso dell' altro ... con i suoi poteri arrivò in cucina. Gaya era lì che lo aspettava al proprio posto, sorridente . C'erano solo Reginald ,Gaya e lui . Gli altri avevano ancora due minuti per presentarsi al tavolo. "Giorno" accennò al padre .
"Buongiorno numero cinque"
"Gaya sei tornata ,come stai? È da un po di giorni che non ci vediamo" mentì e la ragazza stette al gioco. Tutti i fratelli arrivarono a tavola vedendo la sorella.
"Gaya!" Esclamò stupito Ben per poi sedersi accanto a lei abbracciandola .
"Mi sei mancato tantissimo, credevo di star per morire"
Poi arrivarono Klaus , Diego e Allison entusiasti di rivederla e contenti di trovarla in salute . Persino Luther era sollevato . Vanya fece un sorriso timido ,per nascondere ciò che sapeva.
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"Noi Hargreeves" The umbrella academy
FanfictionStoria non completa Fan fiction su : "the umbrella academy" Chissà cosa succederà nella famiglia Hargreeves, niente trama e niente spoiler della mia fan fiction. Vi dico solo che saranno in 8 e ci sarà da divertirsi e chissà magari anche delle scint...