Vulnerabile

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"Tesoro , sei pronta?" Chiese Grace entrando nella stanza di Gaya.
"Si mamma" rispose agitata.
"È la tua prima volta in missione dopo l'incidente,ti senti bene?"
"Certo , sto benissimo, non trovo la maschera"
Disse rovistando in vari cassetti .
"Tieni l'avevo lavata un po' di tempo fa,ma mi ero dimenticata di ridartela" aggiunse estraendola dalla tasca.
"Grazie mamma" rispose dandole un abbraccio.
"Mancano poche ore, vedi di mangiare qualcosa prima della partenza" si assicurò andandosene .
"Gaya ,posso entrare?"bussò Ben.
"Si sì ,sono pronta"
"Da quanto non ti vedevo con la divisa"
"Ti era mancata eh?"disse divertita .
"Assolutamente no"ironizzò lui.
Gaya con il suo potere fece volare il cuscino più vicino a lei dritto in viso a Ben.
"Come mai quando sono con te , mi volano sempre cuscini in faccia?" Disse ridendo .
"Gaya ti devo dire delle cose"
"Non sembrano belle" osservò l'espressione seria del fratello.
"Assolutamente no , quando eri via , sono usciti certi argomenti" disse cambiando in un' espressione molto più sollevata e allegra.
"Raccontami tutto"lo prese per il braccio e si sedettero sul letto.
" Lo stesso giorno in cui ti hanno sparato , la sera, stavo andando nella mia stanza ,ma dalla camera di Klaus proveniva un suono ,simile a una suoneria di un telefono"
"Un telefono?" Ripetè .
"Si, sono entrato,lui ovviamente non c'era,ma ho seguito il suono ed era veramente un telefono,dentro al cassetto"
"Scusa ma poi cosa hai fatto?"
"Eh ho visto chi fosse, ed era un numero sconosciuto, quindi ho lasciato stare ,ma il numero ha messo giù e si è acceso su delle chat."
"Delle chat? Non ci credo! Come fa Klaus ad avere un telefono?"
"Fammi finire , c'era scritto tipo in codice e ci metto la mano sul fuoco ,che si sta sentendo con qualcuno al di fuori"
"Cosa? Ma non è possibile,papà non permette l'uso dei cellulari, non ce li ha mai fatti comprare"
"Lo so , dici che dobbiamo parlarne con Klaus?"
"Dobbiamo?" Disse a bocca aperta.
"Certo ora che lo sai non puoi tirarti indietro" si mise a ridere.
"Un giorno ti farò fuori con le mie stesse mani" incominciò a ridere .
"Va bene ,ti assisterò" disse infine .
"Ben, vieni non crederai ai tuoi occhi" entrò Diego chiamando Ben.
"Diego,vuoi rubarmi il fratello?" Chiese divertita mentre ritornava davanti allo specchio sistemandosi i capelli .
"No saranno di sicuro alcuni ragazzi che ci ammirano sotto casa ,sono sempre gli stessi e non vedono l'ora che noi usciamo"
"Dei fan?"chiese Gaya .
"Moltiplica il loro interesse per noi di dieci volte e ti trovi loro, sono pazzi di noi, o meglio..." Diego si interruppe.
"Continua,ti ascolto" affermò la ragazza.
"Sono pazzi di me, ovviamente,di Ben e di Cinque"
"Povero Luther" ridette Ben.
"Sono ragazzine" si affrettò a dire Ben.
"È normale ,siamo famosi in tutto il mondo cari fratellini"
"Non sei gelos..." Ben non finì la frase.
"No ,di che ? Sto con voi 24h su 24" disse Gaya.
"Qualcun altro vuole il tuo fratellino prediletto?" Iniziò a fare una vocina , Diego.
"Smettila" iniziò a ridere imbarazzata.
"Fuori da camera mia" disse vedendo i due fratelli cominciare a ridere.
"Come Cinque non è..." ridette Diego .
"Non è nulla Diego , vattene!" Disse ridendo col viso rossastro. Chiuse la porta.
"Non importa se non sono il tuo preferito eh!" Aprì leggermente la porta Ben, ma Gaya col pensiero la chiuse velocemente.
Allison si sistemava la gonna difronte allo specchio.
"Dovrebbero farle più corte queste divise"
"Ti odio Klaus" rispose sforzando un sorriso .
"Stavo scherzando calma sorellina"
"Klaus,perché hai gli occhi così rossi?"
"Non ho dormito affatto"
"Ma mi prendi per scema? In famiglia le cose vengono a galla"
"No pure tu no , ma io non faccio del male a nessuno"
"Lo fai a te stesso"
"Si sì" sventolò le mani sdraiandosi sul letto.
"A trent'anni sarai conciato malissimo" istigò ancora.
"Allison che ti prende? Non sei mai così acida,nemmeno con Klaus" entrò Luther.
Improvvisamente alla ragazza si aprirono gli occhi .
"La tua cara sorellina ..."
"La nostra" corresse Luther.
"Si, critica le mie scelte di vita"
"Beh sono scelte di merda Klaus ,hai almeno un po' di rispetto per te stesso?" Luther si fermò.
"Ma si può sapere che cazzo vi prende a tutti e due ? Non ho mai dato fastidio ne criticato le vostre decisioni , e se anche fosse ,non siete in dovere di farlo con me" Klaus se ne andò. Per la prima volta sembrava importargli qualcosa e ammetto che gli scese qualche lacrima.
"Non dovresti venire" disse Cinque incombendo nella stanza di Gaya.
"Sto bene" sorrise la ragazza per la così tanta accuratezza del fratello nei suoi confronti.
"Non voglio che ti succeda nulla"
"Cinque è tutto apposto,non te lo direi se non fosse così"
Si sedette sulla sedia accanto alla scrivania ,dietro alla sorella che era in piedi difronte allo specchio.
Gaya si tirò su una parte della divisa , per scoprire il lato sinistro del fianco . Si toccava quella che per lei era un segno orribile.
"È enorme questa cicatrice!" Si lamento lei.
"Come scusa?"
"La cicatrice ,la odio" continuò a toccarsela come per cancellarla .
" a me piace"
"Lo dici solo per compassione"
"Niente affatto,non dico mai nulla per compassione e tu lo sai,dico sempre tutto. Mi piace ,ti fa sembrare ancora più bella"
"Ma smettila non è da te dire queste cose"
"È perché gli altri non mi piacciono come mi piaci tu , ti vedo diversa. Sei molto più brillante e intelligente di tutti, lo penso da sempre, sin da quando a sei anni facevi tutti quei discorsi così pieni di senso e ragionevoli"
"Ora basta" si affrettò a coprirsi la cicatrice con la divisa,ma rimase nella stessa postazione. Cinque si alzò accanto a lei. Le alzò la maglia giusto per scoprire nuovamente la cicatrice .
"Guarda,è grande quanto un occhio!"
"Non sentirti mai meno bella, intelligente o scaltra degli altri, mostrati equa anche se sei molto di più"
Poi le abbassò il maglione e si guardò allo specchio ,successivamente fissò lei.
"Mi fai sentire migliore di quello che sono,mi spiace non ricambiare"
"Tu mi hai reso più vulnerabile" rispose Cinque.
"Ora ho qualcosa che posso aver paura di perdere, quanto sono fortunato ad avere una cosa che mi fa star bene" Continuò lui.
"Ora basta davvero, mi manca il Cinque cattivo e scorbutico!" Sorrise .
Dovevano andare ,era tempo della missione. Pogo salì ,come d'abitudine, le scale per chiamare tutti.
I ragazzi si affrettarono a mettersi le maschere e a scendere.

"Noi Hargreeves"        The umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora