Inaspettato- Dov'è klaus(parte 2)

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Stettero zitti tutto il tempo, ma anche un cieco si sarebbe reso conto degli sguardi che si lanciavano.
Arrivati all'uscio della porta d'ingresso, iniziarono a parlare. "Dove pensi che sia?" Chiese Gaya.
"Molto probabilmente nelle stanze sotterranee"
"Stanze sotterrane?"
"Dai ogni casa grande come questa le ha!"
"Allora andiamo, ma come facciamo a trovarle?"
"Sai ,sospettavo qualcosa oggi ,così sono andato in lavanderia con una scusa e forse credo di aver trovato il passaggio"
Corsero in lavanderia più in fretta possibile ,cercando di non far rumore. "Vieni ,di qua" le prese la mano. "Credo sia dietro a queste!" Indicò la lavatrice e l'asciugatrice ,una sopra all'altra .  "Se solo riuscissimo a spostarla" Gaya guardò Cinque e con uno scatto di testa le macchine si spostarono alla velocità della luce. Cinque sorrise tendendo le mani in tasca. Trovandosi davanti una comune porta di legno. "Prima le signore"
"Prima i bambini"rispose ironica e lui entrò senza rispondere. "Geniale"sussurrò tra se e se Cinque. "Ti ho sentito fraellino" rispose lei ridendo.
Rimasero a bocca aperta ,finito un piccolo corridoio , videro 8 porte schierate vicine . Erano in acciaio spesso ,legato alla porta con delle viti grandi quanti il dorso della mano. Una delle tante aveva una piccola luce infondo , quindi pensarono che Klaus potesse trovarsi lì dentro , Gaya aprì la porta con il medesimo movimento, Cinque entrò per primo : "tieni la porta aperta" entrò anche Gaya , ma col pensiero non riuscì a fermare la porta ,corse a tenerla con le mani: "Cinque!! Aiuto è troppo pesante" cercò di teletrasportarsi ,ma non riuscì ,quindi corse anche lui . Non ce la fecero.
La porta si chiuse e non riuscirono più ad aprirla,ne con i poteri ne senza. La stanza era ricoperta di cuscini, come se stessero in un manicomio, c'era solo un letto fatto di un ferro sottilissimo e un materasso scomodissimo. "Ma che diavolo..." era scioccato Cinque . "Pensi che siano una per ognuno?"
"Si ne sono certo"
"Comunque Klaus qui non c'è,come ci tiriamo fuori da qui"
"Bella domanda , non lo so"
"I nostri poteri non funzionano ,dovremmo escogitare un altro piano"
"Guarda ,c'è una serratura anche all'interno, quindi ci dovrebbero essere delle chiavi"
"Beh io non ne vedo"
"Perché non sai dove cercare, guarda..." disse alzando il materasso.
"Cinque io non vedo nulla" poi osservò il fratello toccare le travi del letto.
"Ecco" tirò fuori una minuscola chiave.
"Come fai ad essere così?"
"Così come?"
"Sicuro di te"
Lui sorrise e non rispose.
"Odio questa cosa"
"Odi molte cose"
"No dico, non mi rispondi mai ,ti limiti a parlare con frasi brevi e precise" Aprirono la porta e uscirono.
"Gaya, riesci ad aprire tutte le porte? Non entriamo sta volta ,guardiamo e basta ,per essere sicuri che Klaus non ci sia."
Gaya si concentrò e in un battibaleno tutte le porte si aprirono alla velocità della luce. Diedero una veloce occhiata ,ma del fratello non c'era traccia.
"Aspetta!" Lo fermò.
"Klaus doveva andare a fare un'esercitazione ,vero?"continuò Gaya.
"Ecco quindi si trova al..." non riuscì a finire che Cinque la precedette : "...mausoleo! Hai ragione andiamo"
Si trovarono davanti all'edificio.
"Klaus ,Klaus" ripetevano urlando. "Shh!" Zittì Cinque . "Sento dei sospiri!"
"Si trova qui dentro!" Esclamò Gaya .
"Sei un genio , l' hai trovato!" Poi abbracciò la sorella istintivamente . Lei spalancò gli occhi e lui si rese conto di ciò che aveva appena fatto . Si tolse e per fare l' orgoglioso di sistemo la giacca e si schiarì la voce. Cinque si trasportò dentro e Gaya si aprì la porta.
Videro Klaus rannicchiato per terra con il viso rigato di lacrime. "Mio dio ,è congelato" esclamò Gaya.
"Portiamolo fuori" ideò Cinque. Lo trascinarono fuori ,che senz'altro faceva più caldo. "Klaus!"
Si svegliò , aveva le labbra viola e le guance rosse. Gaya gli asciugò le lacrime e lo strinse a se per scaldarlo. "Non possiamo portarlo su così, non ci riusciremmo"
"Vado a prendere una coperta per il momento" e Cinque si trasportò in casa.
"Sono in paradiso?" Chiese muovendo lentamente la bocca Klaus.
"Ma che dici!! Tu non puoi morire!"
"Non intendevo questo, tu e Cinque andate d'accordo"
"Tieni il fiato per raccontarci ciò che è successo"
Cinque torno con una coperta a scacchi rossa e verde e la avvolse sul fratello.
"Spiega" pretese Cinque.
"Papà mi ha fatto vedere ..."
"Oddio" sussurrò Gaya.
"I morti , sono riuscito a controllarli però"
"Peccato che ti stavi ibernando dentro li" Indicò il mausoleo Cinque.
Oramai era l' alba e Klaus si era ripreso meglio di prima, poté camminare fino alla sua stanza.
"Lasciamolo dormire" disse Cinque chiudendo la camera di Klaus .
"Vieni"
"In camera tua ,Cinque?"
Fece il suo solito sorrisetto.
"Sei mitico" fece lei ricambiando il gesto.
"Chiudi la porta"disse lui a mento alto seduto sul letto.
"Cinque così mi spaventi"
" Sai siamo una bella squadra"
"Cosa intendi con questo?"
Lui si avvicinò alla scrivania dove era appoggiata lei , si avvicinò sempre di più. Come prima. Fiato a Fiato. Gaya smise di respirare . Cinque rise.
"Perché ridi?" Chiese sotto voce trattenendo il fiato.
"Devo prendere una penna" e allungò il braccio accanto a lei per recuperare l' oggetto.
Lei quasi delusa si spostò retrocedendo.
"Lo so che non ti serviva la penna"
"No no ti sbagli" lui si risedette sul letto mettendo una caviglia sul ginocchio opposto.
"Perché hai preso la penna? Non ti serve."
"Perché fai così tante domande?"
"Avresti potuto chiedermela e te l' avrei passata tranquillamente" iniziò ad agitarsi.
"Ah Gaya tu sei troppo insicura"
"Insicura? Ora parliamo di insicurezza? Cosa vorrebbe dire?"
"Non l' hai capito?"
Lei non voleva capire,perché le sue parole potevano essere delle armi.
"Sai cosa si prova?" Si alzò dal letto frettolosamente e si avvicinò alla sorella.
"Quando lo vorrai capire?"
"Cosa Cinque, cosa?"
Lui la fissò negli occhi.
"Sei troppo orgogliosa per ammetterlo"
"Cinque io non ti capisco"
"Vattene" indicò la porta.
"No voglio restare" disse di prepotenza.
Cinque le prese il polso e la trascinò fuori.
"Bene" disse lei , poi sbatté la porta col pensiero, talmente forte da svegliare tutti.

"Noi Hargreeves"        The umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora