Esercitazione accesa

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"Ognuno di voi" respirò Reginald.
"Dovrà combattere con uno di loro. Dovrete usare le vostre capacità al massimo del controllo"
"Lotterete senza indugi, senza preoccuparvi dell'avversario" finì rigidamente.
"Ma possiamo davvero picchiarli?" Chiese sospetto Luther.
"La mano! Comunque come vi ho detto. Senza indugi e ripensamenti, numero 1, scegli il tuo uomo o donna per l' addestramento!"
"Scelgo quello,grande e grosso ,quello con la giacca marrone e i capelli neri"
Tutti ,compreso il resto delle persone scelte da Reginald , si fecero da parte, lasciando il centro della stanza per Luther. La stanza degli addestramenti , era tutta illuminata da dei led che percorrevano il soffitto,questi erano sempre tinti di luce fredda.
Le pareti erano tutte specchiata ,tranne una ,nel lato più corto,dove era situato un macchinario,sconosciuto ai ragazzi, e una panca in acero ,dove vi era solito sedersi per aspettare il proprio turno.
Luther era preparato al massimo. Si scrocchiò le dita delle mani ,poi il collo e infine la schiena.
Reginald emise un suono stridulo dal suo fischietto dorato . Iniziò l' uomo prendendo Luther per i fianchi ,fino a portarlo in spalla.
"Numero 1!!!" Ringhiò il sig. Hargreeves.
Luther si diede una spinta, sbattendo la sua testa sulla schiena dell'uomo, poi cadde per terra, lo prese per la giacca e lo sbatté per terra, una ,due, e tre volte. Il colpo di grazia avvenne quando ,oramai stordito, si alzò da terra e il ragazzino lo prese nuovamente dall'abito, lo sollevò in aria con entrambe le mani e lo lanciò con forza sovrannaturale contro lo specchio , esso si frantumò in mille pezzi.
"Cazzo Luther!" Esclamò Klaus.
"Moderiamo le parole" sgridò sotto voce Pogo.
L'avversario di numero 1 non si alzò più da terra ,colmo di sangue non muoveva neanche un dito.
Luther si voltò verso il padre : "L'ho ucciso?"
"No ,ma non importa ,sotto il prossimo " rispose indifferente .
Era il turno di Diego. "Scelgo la donna vestita di giallo, quella con l' ascia" Il padre fischiò.
Preparò i coltelli estraendoli dalle tasche . Li fece roteare un paio di volte attorno ai due indici. Poi la donna sfoderò l'arma ,con un colpo orizzontale. Diego di abbassò appena in tempo. Tirò un calcio sullo stinco della donna ,facendola cadere supina, Diego lanciò il coltello destro facendolo arrivare a sfioro dell'orecchio dell'avversaria . Lei si alzò in un attimo. Prese l'ascia e cercò di colpire nuovamente il ragazzo . Lui con una mano la fermò ,e con il ginocchio opposto ,la colpì nello stomaco. Infine si appropriò dell'ascia, la lanciò in una direzione totalmente a caso , la donna rimase sotto shock , ma non fece in tempo ad accorgersene, che l'oggetto aveva cambiato direzione e la centrò sulla coscia sinistra , da dietro. Il padre fece un movimento di testa, il che vuol dire che era compiaciuto ,anche se voleva sempre di più.
Toccò ad Allison . Scelse uno degli uomini . Uno di quelli di mezzo, non era muscoloso ,ne di aspetto enorme , ma lo sguardo di lui, non prometteva bene .
Prima che potesse iniziare il fischio, Allison lo prese, per il collo ,lo trascinò per terra, senza neanche aver aspettato un cenno del padre. Gli prese il braccio ,girandolo ,mentre col ginocchio gli schiacciava la trachea. "Ho sentito delle voci ... dicevano che eri svenuto" e svenne.
"Numero 3, i tempi sono le fondamenta" e la ragazzina ritornò al suo posto sorridendo senza badare troppo al padre.
"Allison sei stata formidabile" si congratulò Gaya.
"Ma i tempi numero 3" ironizzò Klaus e le ragazze si trattennero dalle risate. Cinque,alla voce della sorella,si girò verso di lei ,guardandola con uno sguardo perso . Lei smise di ridere, imbarazzata ,cercando di nascondersi ,senza dare nell'occhio, dietro a Ben.
"Numero 4" ordinò Reginald.
Klaus era terrorizzato ,non sapeva cosa fare. Si vedeva dallo sguardo che aveva paura . Paura ,perché gli altri avevano un potere molto più utile del suo, lui doveva cavarsela solo sulla lotta . Non riusciva ancora ad evocare gli spiriti, sapeva solo come controllarli una volta apparsi.
"Numero 4, ci sei ?" Chiese scocciato il padre.
Non rispose. "Numero 4!" Ripetè.
"Papà ,io ..." cercò di dire.
"Niente scuse"
"Io non ho ancora tutto il controllo"
"Signore"intervenì Pogo .
"Non voglio sentirmi dire cosa devo fare" rispose secco Reginald.
Pogo sorrise in modo compassionevole,e Klaus dovette combattere.
"Scelgo, la donna con la mannaia,quella riccia" Klaus pensò che la mannaia ,tra quelli rimanenti ,era la meno pericolosa. Fischiò. Gli tremavano le gambe,lo notarono tutti. La donna sfoderò l'arma ferendogli la coscia sinistra in modo non profondo. "Klaus,avanti!" Incitò Ben.
Klaus non rispose. Era in uno stato tra il mondo dei vivi è quello dei morti,poiché cercava di animare uno di loro. "Non sottovalutare le tue capacità!"urlò Reginald. Klaus ritornò alla realtà . Gli venne spontaneo tirarle una gomitata sul fianco,facendola piegate in avanti , successivamente però , la donna lo colpì ancora sull'altra coscia. "Ora basta,bastarda"
Iniziò tirandole un calcio ,facendola cadere per terra . La mannaia ,volò via ,dall'altra parte della stanza . Poi improvvisamente Klaus lo vide. Un uomo, con un aurea azzurra. Urlò . L'uomo misterioso si impossessò della donna ,andando a recuperare la mannaia , spingendola dentro il proprio petto. Urlò di nuovo. Era scioccato . Ce l'aveva fatta, ma era stato terrificante . Non disse nulla ,ritornò al suo posto , con il volto pallido.
"Klaus ,ce l'hai fatta!" Sorrise Ben.
Non rispose ,rimase fisso sul punto in qui di stava concentrando. "Li hai controllati" continuò Gaya.
Klaus urlò nuovamente, cadde a terra ,tappandosi le orecchie . Più forte. Si stava per strappare le orecchie tanto gli tormentavano la mente.
"Papà ,fai qualcosa" implorò Allison .
Reginald si avvicinò con passo tranquillo e espressione di quiete . Lo guardava senza provare nulla. "Numero 4! Falli uscire!"
"Non ce la faccio ,sono troppi"
"Numero 4, chiudi la porta" il sig.Hargreeves,si riferiva alla porta immaginaria che collega i morti ai vivi. "Numero 4, chiudi la porta!" Ripetè.
Klaus si alzò di scatto, rigato di lacrime . Ce l' aveva fatta. Aveva capito come fare . Passo dopo passo. Ritornò al suo posto .
Tutti non fiatarono ,tanto meno che Reginald.
"Numero 5"
"Ora mi diverto,ci metto meno che di te ,Allison ,scommetti?" Sorrise .
"Scelgo quello biondo"indicò un giovane uomo palestrato con una mazza da baseball in aggiunta a chiodi. Si scrocchio il collo con le mani. Il fischio.
Si teletrasportò dietro di lui , tirando un calcio sulla schiena ,poi prese un pezzo di specchio ,caduto a terra . Con i suoi poteri arrivò davanti all' uomo e gli conficcò il pezzo che aveva in mano nel collo. Cadette a terra , Cinque non esitò ad andare accanto a lui e finire ciò che aveva iniziato , con una mossa gli girò il collo,spezzandolo. Ritornò al proprio posto sorridendo . "Non perdo mai" disse ,sotto inteso alla sorella Allison.
"Ma per l'esattezza, che fine faranno ...avete capito" Diego indicò curioso gli "avversari"
"Non si preoccupi signor Diego , non sono reali" rispose dolcemente Pogo.
"Ah non sono reali?" Chiese conferma Gaya.
"Ha detto di no,lo sentì parlare?" Istigò Cinque.
"Ah ora mi parli e mi attacchi allo stesso momento?sei proprio fuori di testa" incrociò le braccia.
"È il mio turno" cercò di calmare le acque Ben .
"Scelgo lui" indicò l'ultimo uomo rimasto. Fischiò.
In un batti baleno ,Ben fece uscire dal suo petto quattro tentacoli enormi, in neanche un minuto , aveva già sollevato, attorcigliato l'uomo con i tentacoli. Poi diede il colpo di grazia: gli fece esplodere la testa.
"Qualcuno qui ti ha battuto" disse Gaya a Cinque.
"Smettila" rispose. Poi la strattonò più vicino a lui.
"Fammi almeno provare a darti una spiegazione,non so cosa tu abbia capito" le disse nell'orecchio.
Lei si staccò immediatamente , e lo guardò indecisa . Ma presto fu interrotta da Ben, che ritornò al suo posto.
Gaya sentì il fischio e partì all' attacco . Fece volare con uno scatto di testa tutti i pezzi dello specchio contro la donna. Massacrandola. Ci mise la metà del tempo di Ben. Tornò indietro,sorridendo.
"Gaya! Spettacolare" si congratulò Klaus .
"Ma dai non c'era nessuno calcio" disse ironico Diego. Gaya sorrise nuovamente.
"Silenzio!" Ordinò il sig. Hargreeves.
"Discretamente bene. Continueremo dopo la missione di dopo domani" e se ne andò ,ritirandosi come suo solito ,nello studio, lasciando una scia di gelo.
"Gaya cosa ti è successo? Ci hai messo pochissimo!" Esclamò Ben.
"E tu? Davvero fantastico" ricambiò.
"Ragazzi è ora di andare" concluse Pogo.
Tutti si alzarono per uscire.
"Almeno qualcuno che è migliore di te c'è" sussurrò Gaya a Cinque.
"Impossibile"
"Ma dai ,basta guardarmi" sorrise per far arrabbiare il fratello.
"Io sono migliore di te" istigò lui.
"Dimostramelo" disse Gaya.
"Vieni con me"
"Quando?"
"Ah mica mi volevi ignorare? Così sembrava"
Lei cercò di andarsene ,sbuffando. Lui la prese per il polso,girandola.
"Fammi spiegare,so che c'è l'hai ancora con me"
"No perché è quello che penso"
"Cosa pensi?" Si intromise Ben.
"Nulla , solo sciocchezze" se ne andò Cinque.
"Gaya?" Chiese Ben. Lei annuì.
"Di cosa stava parlando? Non mentire che so quando lo fai" continuò .

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