"Noi Hargreeves" The umbrella academy

Tutti lo sanno

"Ho visto Ben va bene?" Disse senza via di scampo Klaus.
"Lo sapevo" disse agitandosi,mangiucchiando l'unghia Diego.
"Che ha detto?" Chiese.
"Non ha detto nulla, l'ho visto ma è scomparso subito"mentì. "Ricordo a malapena la sua figura"mentì nuovamente.
"Stai mentendo" suppose Diego.
"Perché dovrei mentire?" Chiese sorridendo.
Diego camminò in mezzo alla stanza. Avanti e indietro. "Quindi non c'è più modo di vederlo?"chiese preoccupato.
"No ,per la decima volta ,no" disse Klaus a braccia aperte.
"Ma che dici? Digli che sono qui" apparse Ben.
"Stai zitto" farneticò Klaus.
"Cosa?" Corrucciò la fronte.
"Stai zitto a te... mi fa male la testa,mi sta scoppiando" si toccò le tempie.
"Te lo faccio venire io il mal di testa" disse Ben.
"Io me ne vado" alzò le mani ,sconfortato .
Diego chiuse la porta .

"Ma che... cosa hai appena fatto?" Si arrabbiò .
"Senti fratellino, se dico a tutti che posso vederti ,infliggerò loro una sofferenza amplificata a quella precedente. Se dico che possono parlarti attraverso me, sarà solo più doloroso per te e per loro."
"Forse hai ragione, ma mi faresti un ultimo favore?"
Klaus guardò il soffitto e sospirò.
"Devi dire almeno a Gaya quelle cose che ti ho detto"
"Ben..."
"Lei capirà , inventati un'altra palla,che ne so , puoi dire che dopo aver parlato con me , sono andato via"
"Ben sai che se faccio questa cosa con lei,poi la dovrò fare con tutti?"
"Allora dille la verità"
"Perché insisti tanto con lei?" Chiese perplesso.
"Perché non hai da dire i tuoi consigli sulla vita a Luther,Allison, me compreso... Perché proprio lei?"
"Lei era la mia migliore amica , non dico che non vi volevo bene, ma si confidava solo con me , dai suoi discorsi venivano fuori delle tematiche abbastanza sconvolgenti , per questo devi dirle ciò che ti ho detto e che ti dirò."
"Ben che tematiche?"
"Non sarei un migliore amico se non fossi tale" sorrise.
"Beh lo so che sta giocando a fare l'innamorata con Cinque,non è una novità"
"Non è quello,magari fosse solo quello. Klaus promettimi che le starai vicino ,sempre. Dovrai fare quello che ho fatto io per lei."
"Ha bisogno della badante?"
"No" rise.
"Stammi a sentire, dille che deve parlare con Vanya , di non allontanarla e di prendere ciò che vuole dalla mia stanza"
"Solo questo? Vuoi dirle solo di andar d'accordo con la sorella e di prendere qualche oggetto da camera tua?
"Fallo Klaus!"
"Quando mi sentirò in vena" disse sdraiandosi sul letto ,mettendo le mani dietro alla nuca.
"Come vuoi ,tanto non posso farci nulla" sparì Ben.

"Papà se ne pentirà , dovrà pur provare qualcosa!" Disse nervoso Luther.
"Non lo so , sai com'è..." rispose Allison chiudendo l'anta della cucina.
"Io non ci credo che se ne sia andato"
"Non se n'è andato Luther! Lui è morto"
"Non guardarmi come se ne fossi la causa"
"Non volevo dire questo , sono talmente sconfortata che non ho parole"
"Vanya" esclamò il ragazzo.
"Ciao" alzò la mano : "Posso?" Indico la teiera che Allison aveva in mano .
"Certo" le passo anche una tazza.
"Perché fate silenzio?" Chiese Vanya.
"Siamo sempre stati così..." cercò di giustificarsi numero 1.
"Prima che arrivassi stavate parlando" si sedette a mescolare lo zucchero nel tè.

"Dai perché sei lì in piedi? Vieni qui" disse Cinque.
"Non ne ho voglia" disse secco la ragazza.
"Ora sei arrabbiata?" Si tirò su per sedersi.
Gaya negò. "Perché devi fare l'arrogante?" Sbuffò lui.
"Non dirlo! Non ti devi permettere"
Lui si alzò e di teletrasportò difronte a lei: "Soffri di bipolarismo per caso? Un attimo fa non mi sembravi così scontrosa" la provocò.
"Devi smetterla" tirò i pugni sul petto del fratello.
"Ma sei scema?" Con i suoi poteri oltrepassò la porta . Gaya la spalancò con i poteri .
"Vieni qui che ne parliamo" ordinò. Non rispose.
Gaya fece volare un libro per colpire il fratello.
"Tu sei pazza, ne riparleremo quando avrai metabolizzato la situazione" disse incrociando gli occhi di Vanya mentre tornava con Luther e Allison.
Gaya uscì in corridoio.
"Vai dentro e calmati" disse dando le spalle.
"Che succede?" Si intromise Allison.
"Tua sorella ha bisogno del tempo da sola" rispose Cinque.
" Non ho bisogno di stare da sola"
"Gaya" abbassò la voce teletrasportandosi da lei ,non facendosi sentire dagli altri che si godevano la scena.
"Lo so che stai male per Ben ,ma non puoi trattare le persone così, non ti ho fatto nulla"
"Lo so"
"E allora vai in camera tua e cerca di distogliere il pensiero" in quel momento si vide un lato stra di Cinque. Era strano da descrivere perché era un ragazzo scontroso ,il più scontroso oserei dire, ma l'unica persona con cui cercava di non esserlo era sua sorella. Aveva paura che il suo essere così negativo la influenzasse in qualche modo e non lo avrebbe mai voluto.
"Sei così gentile"
"GENTILE?" Urlò Luther che stava entrando in camera sua ma sentendo quella parola si bloccò,così come le altre due sorelle.
"Che succede?" Uscirono Diego e Klaus dalle loro stanze sentendo il rumore.
"Gaya ha dato del gentile a Cinque" spettegolò Luther.
Gaya:"Mi manca Ben,non avrebbe voluto che io e te..."
"IO E TE COSA?" Urlò Luther.
"Hai capito bene mi sa" disse Diego.
5:"Devi fare quello che ti rende felice e ti aiuta a metabolizzare non a quello che gli altri vorrebbero"
"Ma è Cinque quello che sta parlando?" Chiese sconvolta Allison.
"Manca solo il bacio ed ecco una storia d'amore" esclamò divertito Klaus.
"Tu mi rendi felice" rispose Gaya.
"Vorrei fare una cosa ,ma ci guardano" continuò la ragazza. Cinque la baciò.
"Ah io stavo scherzando" disse colto dalla sprovvista Klaus.
"Oh cazzo" rimase a bocca aperta Luther.
"Ma dai non lo sapevate? Tutti quegli sguardi dolci durante l'infanzia non vi hanno fatto accendere la lampadina?" Chiese numero 4.
"Io direi che è meglio finirla qua" disse Diego ai due ragazzi.
"Non ci posso credere" disse Allison.
"Amo gli incesti" disse divertito Klaus.
"Ora lo sanno?" Chiese Gaya.
"Ora lo sanno!"
Si girarono entrambi. Tutti gli altri erano sorpresi e inquieti.
"Ma che cazzo guardate idioti?" Domandò Cinque.
"Non voglio vedere altro per oggi" disse a bocca aperta Diego rientrando in stanza. Tutti se ne andarono senza fiatare , come se non volessero scontrarsi con ciò che era appena successo .