Ben

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4 mesi dopo
La missione finì tardi . Il sole era già calato da ore e il vento gelido  iniziava a  sovrastare il freddo dell'autunno.
"Papà deve procurarci delle divise nuove adatte al freddo" si lamentò Cinque entrando in casa con gli altri , scortati da uomini possenti.
"Numero 5 , non fai altro che lamentarti . Un giorno capirai che i ragazzini pretenziosi come te non costruiranno nulla nella vita se non disgrazie e malessere altrui. Evita queste insulse chiacchiere e cresci"
"Questa ha fatto male pure a me" criticò Klaus.
"Difficile crescere senza un padre" si avvicinò Cinque sorridendo.
" Cinque!" Urlò Allison.
"Non pretendo che un ragazzino si rivolga a me in questo modo" si infuriò.
" Allison fallo" sussurrò Gaya all'orecchio della sorella.
"Chi sta usando di più il mio potere per scopi personali, io o te ?" Sorrise.
"Ti voglio bene sorellina" fece gli occhi dolci.
" Ho sentito delle voci ... dicevano che ti eri scordato ciò che Numero 5 ha detto"  così Reginald Hargreeves fu sottoposto,ancora una volta, al potete di Numero 3 .
"Che fate stanti sulla porta? Entrate" ordinò il Sig. Hargreeves scordandosi di ciò che era avvenuto.
"Ammetto che è divertente ogni volta che succede" scherzò Diego.
"Sig. Hargreeves , il vaccino è pronto" Disse Pogo venendo in contro alla famiglia con un vestito al quanto strano e una fiala in mano.
"Vaccino?" Chiese a occhi spalancati Gaya .
"Numero 7, mai mostrare i propri punti deboli"
"Ci dobbiamo vaccinare?" Domandò Allison.
"Abbiamo 16 anni e con tutti i vaccini che nostro padre ci ha iniettato , uno in più non potrà cambiare qualcosa" sfidò Cinque.
"Numero 5 la tua ingrata risposta e la tua arroganza non sono ammessi , per punizione studierai a memoria le prime 15 pagine del: " Orlando Furioso"
Che esattamente e metaforicamente come te perse il senno, la quale finì sulla Luna. Spero che con questo poema cavalleresco , la tua mente e il tuo atteggiamento ritrovino un equilibrio adeguato."
"Cazzo" disse arrabbiato per poi teletrasportarsi da un'altra parte.
"Signore, abbiamo poco tempo per l'esperimento"
"Pogo a volte il silenzio è una dote che non ci accomuna" fermò gelidamente Reginald , per poi ritirarsi con Pogo ai piani inferiori.
"Ragazzi tra un ora esatta sarà pronta la cena"
Sorrise Grace a mani conserte.
"Tra un ora?" Chiese disperato Klaus.
" tesoro se vuoi il polpettone con le patate dovrai aspettare ancora un po'"ridette tra se e se.
"Noi possiamo andare a lavarci intanto" Propose Gaya .
"Io vado per primo" si affrettò a dire Luther.
"No ci vado io" ribattè Diego.
"Scordatevelo questa volta tocca a me" si intromise Klaus.
Gaya si girò verso Allison: " E menomale che abbiamo quattro bagni"
"Dici che se lo ricordano o ogni volta deve esserci la solita litigata?" Sorrisero.
***
" Vanya" entrò in camera Gaya. Lei era seduta alla scrivania scrivendo qualcosa su dei fogli di carta.
"Puoi andare a fare la doccia" Avvertì con i capelli zuppi.
"Non sono venuta in missione, ho avuto tempo di farla oggi ,mentre voi eravate impegnati"
"Vorrei tanto capire perché fai così"
"Scusami?" Disse timidamente Vanya stringendosi le mani.
"Mi chiedo se una persona possa essere così stupida come te. Non fai altro che lamentarti , mantenendo questa faccina da perfetta ragazza gracile e indifesa, non vuoi guadagnarti qualcosa per una volta e non piagnucolare in silenzio? Non abbiamo colpe , non è colpa di nessuno se sei nata così , non è colpa di papà se non puoi partecipare alle missioni, non è colpa nostra se non ci rivolgi nemmeno la parola."
"Cosa ti è preso?" Disse con voce tremante.
Gaya ,forse presa da un attacco d'ira , fece volare con uno scatto di testa tutti i fogli che la sorella aveva sulla scrivania. Vanya si spaventò molto. Gaya non era mai stata così crudele nei confronti della sorella . Di certo non le era mai andata molto a simpatia, non so trovarvi un esatto motivo ,forse perché Gaya era così: ha sempre pensato che il mondo fosse di due colori. O bianco o nero. Mai grigio.
Vanya per lei era il grigio . In una scala dei colori dal nero al bianco , lei immedesimava perfettamente nei panni del grigio . Lei non era ne troppo ne troppo poco , ma non era nemmeno abbastanza. Voleva bene alla sorella ,non la odiava come potreste immaginare, ma non riusciva bene a capire il perché fosse così apatica. Vanya era apatica.
Klaus corse fino ad arrivare alla stanza di Vanya.
"Cosa è successo?"
" Mi sono caduti dei fogli" disse con sguardo basso Vanya .
"Forse è meglio raccoglierli" suggerì Gaya.
Poi numero 4 e 7 uscirono .
"Gaya ma che hai combinato?" Chiese.
Non rispose , continuarono a camminare.
"Si può sapere dove stiamo andando?" Domandò Klaus rincorrendo la sorella.
"Devo asciugarmi i capelli"
"Ti potresti fermare un attimo a parlare?"
"Oh Klaus tra poco è pronta la cena" sorrise mentre si chiuse in bagno.
"Gaya forse è meglio che ti dica una cosa"
Ma lei accese il phone.
"Ascoltami" disse una volta .
"Gaya,devi ascoltarmi" disse una seconda volta .
"Gaya!" Picchiò la mano contro la porta.
La ragazza si spaventò e staccò la spina .
"C'è una cosa che non avevo il coraggio di dirvi"
Non rispose.
"Ok spero tu ora mi stia ascoltando, anche perché se ti dovessi buttare dalla finestra ti faresti davvero tanto male" Gaya sorrise.
"Ho visto Ben" prese fiato.
"Klaus avanti" apparve Ben.
"Mi ha detto che ... dovresti cercare di andare avanti anche se fa male e di promettergli di essere di animo buono, qualunque cosa accada." Si appoggiò alla porta. Gaya l'aprì e lui cadde.
"Ok doveva essere un momento triste ma.."
"Klaus , ha detto altro?"
"Dille che deve trovare un modo per tirare tutto ciò che ha dentro di se" suggerì Ben.
"Ha detto che dovresti cercare di esprimere tutto ciò che provi" ripetè.
"Dille che è stata la migliore amica che io possa aver mai avuto, e dille che infondo era la mia sorella preferita"
Klaus riferì tutto.
"Klaus voglio che tu faccia una cosa, non dire niente a nessuno per ora" finì Ben.
"Klaus!" Richiamò l'attenzione Gaya.
"Se vuoi saperlo ,no. Non l'ho più visto e non riesco più ad evocarlo."
"Ok" disse abbracciandolo ,mentre Ben li guardava sorridendo.
"Signorini, non fatevi aspettare a tavola, vostro padre arriverà tra pochi secondi" Si intromise Pogo.
I ragazzi corsero al piano di sotto più in fretta possibile .
"Correte ,papà non c'è ancora"suggerì Allison .
Gaya e Klaus presero posto mentre Pogo li seguì.
Grace entrò con un vassoio ricco di pietanze che emanavano un gradevole profumino .
"Papà è in ritardo" fece notare Luther.
"Pogo sai qualcosa?" Domandò Cinque.
"Ahimè temo che vostro padre non arriverà"
"E ci hai fatto correre per le scale?!" Disse sconvolto Klaus.
"Quello era un piccolo svago" sorrise Pogo.
"Quindi mangeremo senza papà?" Corrucciò la fronte Gaya.
"Pogo siediti tu a mangiare con noi" ideò Luther.
"Si e mamma tu puoi semplicemente prendere una sedia e farci compagnia"continuò Klaus.
"Sospetto che non sia un'azione che il sig. Hargreeves vorrebbe, cenate con tranquillità" disse uscendo.
"Mamma?" Chiese Diego.
"Tesoro mangia" disse dolcemente lasciando il vassoio al centro della tavola per poi ritirarsi.
"E rimasero in otto" fece notare Klaus.
"Qualcosa mi puzza" pensò Cinque.
"Non tutto deve essere qualcosa di brutto" controbattè Luther.
"Parliamo di papà" Cinque strizzò gli occhi.
"Io ho sentito che..." si intromesse Vanya.
"Avanti Vanya ,cosa hai sentito?" Sorrise forzatamente Gaya.
"Smettila non fare la stronza" criticò Klaus.
"State zitti" richiamò il silenzio Cinque.
"Vanya cosa hai sentito?" Chide Diego.
"Quando eravate in missione Papà è tornato a casa subito e ha preso il telefono per chiamare un signore,non ricordo come l'ha chiamato , voleva comprare un macchinario strano ma la cosa bizzarra è che c'è ne sono solo otto al mondo, papà voleva concludere l'affare questa sera"
"Vanya non sei mai stata così utile" aprì gli occhi sorridendo, Klaus .
"Klaus!" La sgridò Allison.
"Ci ucciderà, me lo sento!" Ironizzò Luther .
"Non ci ucciderà ma di sicuro saremo i suoi topi da laboratorio. Noi siamo un esperimento" puntò il coltello Cinque.
"Cinque forse il coltello è meglio evitarlo" disse Gaya.
"Pensateci otto, ognuno per ciascuno di noi" concluse il ragazzo.
" Il piccoletto ha ragione" disse la sua Diego.
"Ho la tua stessa età idiota"
"Sei il più basso però" scherzò Gaya.
"Con lei non dici nulla?" Domandò sconvolto numero 2.
"Non chiedere perché non voglio sentire quel genere di risposte" disse frettolosamente Luther .
Gaya scoppiò a ridere.
"Non ridere" cercò di fermarla Cinque.
"Non ha tutti i torti" disse lei.

"Noi Hargreeves"        The umbrella academyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora