Capitolo 10

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Era una bellissima serata piena di stelle e l’aria tiepida faceva già pensare all’arrivo dell’estate, la luna piena faceva da padrona nel cielo di Memphis, sarebbe stata una serata da passare stretti al proprio ragazzo ad ammirare tutto ciò, ma per Stella non era possibile, dato che Tyler l’aveva lasciata.

Aveva chiamato suo fratello aveva chiesto l’indirizzo del ragazzo, era decisa come non mai in vita sua a chiarire con lui, così si era recata a casa sua.
Doveva vederlo prima che uscisse per andare ad esibirsi con la band, poco le importava se fosse ora di cena.
Aveva parcheggiato l’auto lungo la via e si era incamminata fino al numero civico 762, era una graziosa villetta color crema col portico e il dondolo, una tipica casa americana, fece un respiro profondo e poi suonò il campanello di casa.
Passarono diversi secondi prima che qualcuno le aprisse e proprio quel qualcuno, fu Tyler.
Quando vide Stella davanti a sé la guardò impietrito.

“Chi è alla porta, Tyler?” chiese la voce di una donna.

“Un’amica nonna” rispose prontamente lui.

Stella lo fulminò con lo sguardo, cosa che non passò inosservata a Tyler, anche se fece finta di nulla.
Chiuse la porta alle sue spalle e vi rimase appoggiato con le braccia conserte fissandola intensamente, avrebbe voluto stringerla a sé e baciarla con passione, ma non poteva farlo.

“Che cosa ci fai qui?” chiese in tono duro.

“Secondo te cosa ci faccio qui? Dato che ho a che fare con un bambino capriccioso, anziché con un uomo, come credevo io, sono venuta per capire il perché di quelle tue folli parole di ieri sera al telefono” gli disse diretta senza alcun timore.

“Non sono un bambino capriccioso Stella, ho solo evitato l’ovvietà, non siamo fatti per stare insieme” rispose duramente.

“Ma quale ovvietà se siamo stati insieme cinque minuti, dobbiamo ancora imparare a conoscerci” puntualizzò Stella decisa a non mollare.

“Si vede che quei cinque minuti mi sono bastati per farmi capire che sono l’uomo sbagliato per te” disse lui in tono freddo con lo sguardo glaciale.

Uno sguardo che Stella non aveva mai visto, uno sguardo che sembrava averlo inghiottito nell’oscurità.

“Già una volta me lo hai detto, e come allora ti ripeto, sono io a dover decidere se sei o non sei adatto a me” gli ricordò lei con un moto di speranza nel cuore.

“Se non lo capisci così Stella, vorrà dire che cambierò modo per fartelo capire, SEI TU a non essere adatta a me, io sono un uomo tu una ragazzina, io ho delle esigenze, tu vivi nel romanticismo dei tuoi romanzi” le disse solo per ferirla, solo per allontanarla da lui.

Stella si asciugò una lacrima sfuggita al suo controllo, non voleva che lui la vedesse piangere.

“Mi spiace averti deluso, ma non tutte le ragazze aprono le gambe al primo appuntamento, e preferisco vivere nel mio romanticismo, che nel tuo cinico mondo.”

E scappò via di corsa con la morte nel cuore, non appena salì in auto si abbandonò ad un pianto liberatorio e proprio mentre piangeva, Bonnie la chiamò al telefono.
Si schiarì la voce prima di rispondere alla sua amica, non voleva farla preoccupare.

“Ciao Stella, io e Tiffany volevamo sapere se ti va di uscire con noi, ci saranno anche Nolan e Justin.”

Stella presa alla sprovvista ci rifletté un attimo, non era molto in vena di andare per locali, ma poi guardò il suo riflesso sullo specchietto retrovisore, il trucco colato la faceva sembrare un panda e si disse che i suoi occhi non avrebbero più pianto.

“Certo che esco è un ottima idea ci vediamo alla solita ora?” chiese conferma.

“Sì alle nove passiamo a prenderti noi.”

“Va bene a dopo, baci.”

Riattaccò la chiamata si pulì il viso con una salvietta umida e si diresse a casa, quando Stella rientrò trovò i suoi genitori sulla soglia pronti ad uscire, come ogni sabato sera, suo padre era al telefono mentre sua madre incrociò il suo sguardo e subito le chiese:

“Tesoro tutto bene?”

“Sì mamma, perché me lo domandi?”

“Hai una faccina triste, e la cosa non è da te” le fece presente la donna.

“E’ stata una giornata faticosa al lavoro, tutto qui” affermò Stella sperando d’ingannare la madre, anche se non era facile perché Mariska la leggeva come un libro aperto.

“Sei sicura tesoro che sia solo questo?”

“Certo mamma, non preoccuparti” rispose guardando prima la madre e poi il padre che aveva chiuso la telefonata e studiava il suo volto come faceva la moglie.

“Voi uscite a cena e divertitevi, tra poco passeranno le ragazze a prendermi” cercò di rassicurarli sorridendogli.

“Farò finta di crederti amore, ma sai che se hai bisogno io ci sono, noi ci siamo.” 

Stella sorrise ai suoi amorevoli genitori che uscirono di casa, e non appena chiuse la porta alle loro spalle le lacrime cominciarono a scendere nuovamente, sul suo splendido volto.

Un’ora dopo erano seduti al Memphis Boys, il locale più in voga della città, parlavano e ridevano di gusto fino a quando non arrivarono Luke e Tyler, tutti si accorsero il modo in cui Stella guardò McCormick, ma pensarono fosse successo un bisticcio fra innamorati, solo Tiffany e Bonnie sapevano la verità.
Nolan si alzò e fece sedere al suo posto Tyler, così da poter stare vicino alla sua ragazza, lui la fissò e per un istante gli mancò il respiro, mentre gli occhi di Stella si fecero lucidi, così distolse lo sguardo da lui e lo puntò su Justin, che le sorrise in modo sexy.

Lo stare seduti vicini li metteva a dura prova, si erano sfiorati la mano diverse volte e l’unica cosa che desideravano entrambi, era cedere alla passione, ma sapevano bene che non potevano farlo.
Stella parlò quasi sempre con Justin e quando Tyler uscì a fumare, Luke lo seguì, doveva vederci chiaro e capire perché si comportassero a quel modo, Stella non si era mai comportata così.

“Adesso mi spieghi cosa succede tra te e mia sorella” esordì Luke facendo girare Tyler, che stava ammirando il Mississippi.

“Ci siamo lasciati poche ore fa, o meglio sono stato io a lasciare lei” ammise con rammarico.

Luke lo guardò sbigottito.

“Perché cazzo l’avresti lasciata?”

“A causa di James” disse Tyler con gli occhi lucidi.

Luke aggrottò la fronte non capendo la sua scelta.

“Che cazzo c’entra tuo padre con Stella?” domandò basito.

“Sono stato a trovarlo e ho capito che finchè nella mia vita ci sarà lui, non posso coinvolgere nessuna ragazza” precisò convinto.

“Cazzate Tyler, sono solamente cazzate le tue, tuo padre sarà anche un poco di buono ma tu non sei lui, altrimenti non avrei mai lasciato che ti mettessi assieme a Stella.”

“Lo sai che fa sempre casini, e non trovo giusto che lei viva certe cose” provò a giustificarsi Tyler.

Luke lo fissò conoscendo bene le vicissitudini di James, ma non trovò comunque giusta la scelta del suo amico.

“Tyler pensaci, ritorna sui tuoi passi non rinunciare a lei” provò a convincerlo.

“Ci penserò” tagliò corto lui, per poi dirgli:

“Ci si vede Luke.”

E si avviò per la sua strada.

Angolo autrici

Nuovo incontro/ scontro tra i nostri ragazzi che dite riusciranno prima o poi ad avere una vera relazione?

Ricordate di votare il capitolo ⭐
A voi non costa nulla a noi serve per capire che la storia vi piace

Grazie baci Women of letters ❤️

Tra passione e lacrime.  (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora