Nonostante la marea di gente nella sala bar del piano - 1 della struttura ospedaliera del Don Bosco, Astrid e Andrea erano isolati dal mondo.
Erano seduti al tavolo a sorseggiare un tè freddo al limone ma con scarsa voglia. Avevano lo stomaco pieno di angoscia e tormento.
Erano intenti ad aspettare Aisha, Antonio, Gianluca e Carol.
"Mi sento un verme, l'ultima volta che le ho parlato, le ho dato della promiscua e puttana!Mi faccio schifo da solo!" prese la parola il cosmetologo con voce tremante, rotta dal pianto.
"Non dire così, André! Hai detto quelle parole dettate dalla rabbia! Aveva tradito Gabriele con Daniele e fatto un grosso torto a Carolina. Siamo rimasti tutti sgomenti da quella notizia! So' benissimo quanto bene tu voglia a Barbara, non potevi immaginare questa situazione assurda! Nessuno poteva immaginarselo e..."
Astrid non riuscì più a proferire parola e scoppiò a piangere con il capo chino sugli avambracci.
"Calmati tesoro!"-l'uomo le accarezzó i capelli.
"Sento di aver fallito, di non averla salvata in tempo!"-alzò la testa con il viso rigato di lacrime e mascara.
"Questo è un nemico bastardo! Non ti avvisa! Ti devasta la vita in un sol botto!" esclamò Andrea accarezzando poi dolcemente la mano di Astrid.
L'ombra di Gabriele pervase il volto di Andrea e alzó lo sguardo verso di lui. "Ragazzi posso sedermi con voi?" espresse con la faccia sconvolta di chi avesse visto un fantasma.
"Certo caro, accomodati!"
Si sedette in maniera scomposta, lanciando il suo cappello dell'Adidas sul tavolo.
"Come stai?" asserirono in coro i due amici.
"Mi sento frastornato! Mi sento inutile e fragile! Mio Dio, mentre io ero via di casa per la tournée, Barbara si sentiva completamente sola!Chissà magari già sapeva di essere malata e..." l'uomo parlava a fatica e sfregó gli occhi.
Fece un lungo sospiro e guardó Astrid e Andrea.
"La mia Barbara! Io non l'abbandoneró mai! Voglio sposarla, le farò la proposta! Io la sposerò e vivremo insieme per tanti anni! Avremo tanti figli che vedremo crescere, realizzarsi e sposarsi... Saremo nonni, vero? Ragazzi, ditemi che sarà così e che non sono un pazzo!"
Il Dj blaterava dalla paura di poter perdere la sua fidanzata per sempre e gli amici cercarono di confortarlo.
"Sarà così Gabriele! Io sono tornata più forte di prima, anche Aisha è tornata più forte di prima e sarà così per Barbara! Lei guarirà!" ribadì Astrid con il cuore gonfio di speranza.
"Si, Lombardo è una tosta! Sconfiggerà quel maledetto male e voi avrete una vita meravigliosa!"
Barbara, dopo l'arrivo di Astrid, aveva un sogno nel cassetto: suonare un brano con i Several.
Raccontó a Gabriele, in tempi remoti, della loro bellissima amicizia e il talento di ciascuno di loro.
Il DJ aveva promesso alla sua fidanzata che appena sarebbe terminata la tournée estiva, di incidere un nuovo brano con loro.
Barbara considerava i Several come fratelli.
"Grazie amici! Vado da lei, spero si sia svegliata! Corro a chiederle di diventare mia moglie e la sposerò il prima possibile!" affermò il Dj emozionato, mentre si alzó di scatto.
"Tifiamo per te, portaci buone notizie!"dissero Andrea e Astrid appena videro Gabriele voglioso di lottare per la sua relazione.
"Come si dice in questi casi... finché morte non ci separi!"
L'uomo si congedò in preda a mille emozioni.Il dottor Giovannini monitorava costantemente le condizioni di salute di Barbara.
In accordo con la sua equipe, avevano deciso di tenere la bionda in coma farmacologico per un paio di giorni, in attesa di poter stabilire una data opportuna per cercare di rimuovere quella massa anomala al cervello con un'intervento.
In quella giornata afosa di inizi Agosto, cercarono di sospendere i farmaci sedativi e far svegliare la ragazza per costatare se il tumore avesse già causato danni ancor più lesivi o meno.
Barbara piano piano incominció ad aprire gli occhi. Si guardó intorno. Non capì dove si trovasse e cosa le fosse successo.
Non ricordava nulla di quegli attimi prima antecedenti a quel maledetto svenimento.
"Salve Barbara, sono il dottor Giovannini. Sono un oncologo. Si trova in ospedale, un paio di giorni fa esattamente nel pomeriggio del 30 Luglio,ha avuto uno svenimento. Abbiamo effettuato una Tac alla testa e..."
"Dottore, non ci giri intorno,su! È qualcosa di grave? Morirò? Sia schietto come solo voi medici sapete fare!" interruppe la bionda parlando a fatica.
"Beh, Barbara..."
Il medico osservò il monitor accanto al suo letto.
"Me lo dica apertamente se ho qualche problema grave! Meglio una cruda verità che una bugia velata... Sto morendo?"
"Barbara, sarò onesto con lei. Abbiamo riscontrato un tumore al cervello, ma stiamo facendo di tutto con la mia equipe per poter preparare al meglio l'operazione e rimuovere la massa, dopo di che farà della chemioterapia, la terremo costantemente monitorata."
"Si fermi, dottore. Se mi opero e faccio la chemio, quanto mi rimarrà da vivere? Sia sincero, la prego!" supplicó la ragazza.
"Dai sei mesi ad un'anno di vita..." asserì il medico, guardando la donna affranto.
"Non mi opereró e non farò nessuna chemio! Dovrei soffrire come un cane, gonfiare, perdere ciocche di capelli per poi morire ugualmente? Tanto vale che lasci questo mondo così! Mi risparmio la sofferenza!"pronunciò quelle forti parole con fermezza, mentre osservó la finestra alla sua sinistra.
"E di me che ne sarà? Non valgo nulla? Non ti importa di me? Non vuoi diventare mia moglie?"
Gabriele entró nella stanza, ascoltando tutta la conversazione.
"Gabriele?"
Gli occhi cerulei della donna divennero lucidi dall'emozione.
L'uomo si avvicinó al letto e guardó il dottore Giovannini.
"Possiamo parlare soli per un attimo, dottore?"
"Certo! Appena terminate, suona il tasto vicino al letto di Barbara, verrò subito da voi!"
"Grazie mille di cuore!"
Il dottore si congedó chiudendo la porta.
Barbara non aveva mai conosciuto un uomo che fosse così innamorato di lei.
Nonostante il lavoro e la sua bellezza, Gabriele era rimasto sempre fedele, pensandola ogni momento della giornata.
La riempiva di attenzioni e di amore.
Si sedette di fianco e si baciarono.
"Amore mio, sono qui con il cuore in mano a chiederti scusa! Mi vuoi sposare?"
Dalla tasca posteriore del suo blue jeans, uscì un anello con l'ametista al centro. Era la sua pietra preziosa preferita.
"Ti prego, accetta questo anello come segno del mio amore, piccola mia!"dichiarò il Dj mettendosi in ginocchio.
"Gabriele... No, non voglio diventare tua moglie. Non voglio una proposta di matrimonio fatta per pietà! Non voglio renderti prigioniero di una malattia che si prospetta già difficile per me da accettare! Per quello che vale, ti ho amato davvero tanto e ti amo ancora! Sono io a doverti chiedere perdono ma non posso e non voglio sposarti a queste condizioni!"
Anche Barbara era un fiume di lacrime e abbracciò fortemente il suo fidanzato esasperato.
Suonó poi il campanello e il dottore venne subito.
Si strinse un nodo alla gola vedendo la coppia disperata...erano proprio belli assieme.
"Barbara, è successo qualcosa? Dimmi tutto!"
"Dottore, la prego! Ho bisogno di radunare tutti i miei amici qui! Ho da chiedere perdono ad ognuno di loro! Più andrò avanti e meno energie avrò..."
Il dottore annuì cercando di tener fede al desiderio della ragazza.
"I tuoi amici sono qui fuori ad aspettarti! È arrivata l'altra tua amica... Non c'è problema! Farò un eccezione, visto che possono entrare massimo tre persone!"In un altro reparto, dove c'erano i feriti e le gravi ustioni, Carol cercò la stanza numero 14 dove c'era il suo Daniele ricoverato.
Di fianco a lei c'era un Antonio distrutto dopo aver guidato per tantissime ore in macchina ma era soprattutto distrutto per suo fratello minore.
Si fermarono all'improvviso perché il cellulare dell'allenatore squilló incessantemente.
Lo prese osservando il display:era Giovanni Trapattoni.
L'ultima volta si lasciarono bruscamente ma l'uomo voleva chiedergli scusa.
"Vai Antonio, rispondi! Vado io da Daniele!"-suggerì la ragazza sorridendo.
"Faccio subito, Carol!"
"Non ti preoccupare, cognato mio!"Il vero passaggio da ragazza spensierata a donna adulta, fu proprio quando vide l'uomo che amava più se stessa sul letto d'ospedale, con il volto sofferente per via delle ferite da arma da taglio.
Daniele aveva gli occhi chiusi e ansimava dal dolore. Carol entrò senza bussare e scoppiò in lacrime appena vide le sue Hogan grigie sporche di sangue.
L'uomo aprì gli occhi e cercò di alzarsi ma Carol scattò velocemente, aiutandolo.
"Amore, piano..."-asserì quelle parole singhiozzando.
"Tesoro mio, ti prego... Calmati! Sei incinta e poi come faccio senza di voi?"-accarezzò dolcemente il suo viso.
"Daniele, scusami..."
"No amore! Devo chiederti io scusa! Dovevo essere chiaro fin dall'inizio ma fidati, ti amo così tanto che per te farei qualsiasi cosa!"
La mora alzò gli occhi al cielo e si morse il labbro pensando alle terribili parole dette in passato, voleva quel bambino con tutta sé stessa.
"Ho detto quelle parole di merda perché stavo delirando! Io voglio crescere nostro figlio e costruirmi una famiglia con te!"
Daniele l'abbracció forte a sé e non dissero più nulla.
In quel momento era più importante godersi i gesti, senza pensare a tutto ciò che era di negativo.*****
«Pronto signor Trapattoni,si ricorda di me?»
«Certo! Dimmi tutto!»
«Ho letto sui giornali che il fratello di Antonio Conte è stato accoltellato...»
«Si. Sono rimasto scioccato!»
«Se ti dicessi che Elisabetta c'entra con tutto questo?»
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Testa, Cuore, Gambe. La verità.
Fanfiction𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓲 𝓽𝓸𝓬𝓬𝓪 𝓲𝓵 𝓯𝓸𝓷𝓭𝓸, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓼𝓬𝓲 𝓲𝓵 𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪 𝓮 𝓲𝓵 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮. Antonio Conte e i suoi demoni. Farà i conti con se stesso e lotterà contro u...