34. Felicità puttana.

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Il silenzio tombale regnò in quell'appartamento al terzo piano in una Torino semi vuota ma solo per qualche giorno.
Agosto stava giungendo al termine e anche la fine di quell'estate turbolenta.
Astrid era ancora ospite a casa di Andrea e Simone e quel giorno si alzó in tarda mattinata.
Aveva passato una delle notti più belle della sua vita con Gabriele.
Avevano fatto sesso più volte durante la notte e verso le quattro del mattino, il musicista se n'era tornato a casa sua.
Si specchió attraverso il forno e notó le sue occhiaie profonde,aveva dormito massimo tre ore.
Decise di farsi un caffè ristretto e mettersi sotto con il lavoro per il caso di Aisha e Daniele.
Appena incominciò a degustare la bevanda, arrivò una videochiamata da parte di Paolo.
"Cazzo, si! Dovevo chiamare Paolo per la festa di compleanno di Aisha e Andrea!"-pensó dandosi uno schiaffo sulla fronte.
Accettò la chiamata e vide un Paolo piuttosto preoccupato.
"Astrid, tutto bene? Aspettavo la tua chiamata alle nove ed ora sono le dieci, tutto bene?"
"No Paolo, non va tutto bene!"-rispose mentre andò in soggiorno a sedersi sul divano.
"La situazione di Barbara non è semplice d'affrontare ma bisogna tenere duro..."
"Magari fosse solo la situazione di Barbara..."
"Per il compleanno siamo un buon punto, mio suocero si è fatto in quattro per garantire una bellissima festa a sorpresa!"
"Io e Gabriele abbiamo fatto sesso!"
L'uomo spalancò gli occhi e si toccó i capelli.
"Gabriele chi? Forse ho capito male e hai detto Michele o Raffaele..."
"No Paolo, è proprio Gabriele! Siamo bene insieme e lo desidero sempre..."
"Aspetta! Non è che avete avuto un momento di debolezza?"
"Se fosse successo una volta si, ma è capitato due volte... Non dico il numero del rapporto!"
Ci fu un attimo di silenzio e Paolo fece un lungo sospiro.
"Dovete dirlo a Barbara! Lei deve saperlo per correttezza ma vi siete dichiarati?"
"Si Paolo ma io voglio tagliare i ponti con lui per rispetto di Barbara!"
La rossa incominciò a piangere disperata con la testa appoggiata sullo schienale.
"Non voglio che Barbara ce l'abbia con me per aver rubato il suo fidanzato..."
"Astrid, Gabriele è stato tradito un sacco di volte e sappiamo che Barbara non è tipo da relazioni stabili... Oltre a Daniele ce ne sono stati altri di uomini, lei dev'essere consapevole di questo!"
"Non penso che faccia piacere vedere una delle sue migliori amiche fidanzarsi con il proprio ex..."
"Se sei consapevole di non provare nulla e che meriterebbe una donna che ricambia i propri sentimenti, per no?"
La confusione della criminologa era sempre più rilevante.
Non voleva perdere la fiducia della sua migliore amica, ma allo stesso tempo voleva stare con un uomo straordinario come Gabriele che la faceva battere il cuore ogni volta che lo vedeva.
Quanto costa la felicità assoluta?

Andrea era sempre stato fissato al proprio aspetto fisico, complice anche del fatto al lavoro che svolgeva.
In quel pomeriggio, con l'aiuto di una piccola brezza di aria fresca di fine estate, decise di andare a correre intorno alle ore tre.
Terminata la corsa, tornó a casa portando ad Astrid un vassoio di Iris alla crema pasticcera e al cioccolato, bontà tipiche catanesi.
Appena rincasó vide l'amica rannicchiata sul divano in preda alla disperazione.
"Tesoro! Ma cos'è successo? Mio dio, non è quello che penso vero?" il cosmetologo iniziò a tremare.
"André, perché mi hai lasciata sola ieri!? Non avrei commesso la cazzata del secolo!" strombazzó la ragazza in preda al panico.
"Amore mio, ma che è successo? Di che cazzata parli? Pensavo che fossi in ospedale con Gabriele! Sono scappato in aeroporto a prendere Simone che tornava da Amsterdam!"
"Mi sento un verme, André! Ho fatto sesso con Gabriele nella sua macchina, con Barbara in coma! Sono un mostro! Una persona squallida!" era in un fiume di lacrime.
Andrea l'abbracció forte a sé, prese un fazzoletto e le asciugò gli occhi.
"Adesso calmati e fai un bel respiro..."
"André, io sono quella che fa la morale e poi si comporta peggio..."
L'uomo si sedette accanto a lei.
"Ascolta tesoro, io l'ho capito fin dal primo momento in cui Barbara era finita in ospedale. La tensione accumulata ha fatto scaturire in te e Gabriele una forte attrazione fisica! La malattia di Lombardo vi ha fatto avvicinare, avete scoperto di avere molte cose in comune di quanto lui ne abbia mai avute con Barbara!"
"Andrea... Io..."
"Non sei squallida, sei vera! Ora rifletti! Se quello che è successo, tu lo ritieni un errore? Frutto di una frenesia che non deve mai più ripetersi? Oppure scrutare dentro al tuo cuore e capire se quello che provi per Gabriele è più di una semplice amicizia? Valuta bene e con calma! Ricordati che le cose si fanno in due! Come, lui che giura amore eterno a Barbie e poi che fa? Fa sesso con te?"
"Non è colpa di Gabriele..."
La rossa si alzò e andò vicino alla finestra. Scrutó in un punto non preciso.
Sospirò lentamente e Andrea si avvicinó a lei.
"Non è nemmeno colpa tua, tesoro! È successo e basta! È successo perché lo ha voluto anche lui!"
"Ma sono sempre fidanzati... Non si sono mai lasciati definitivamente!"-incroció le braccia.
"Astrid, parliamoci chiaro! Gabriele e Barbara non sono fatti per durare a lungo, vedi che Barbara era ritornata alla carica con Daniele? Le voglio un gran bene ma è sempre stata troppo libertina, questo le si è quasi sempre ritorto contro!"
"Si, io ho fatto la stessa cosa,sennò peggio... "
"Tesoro, a parte Antonio e Aisha che sono destinati a stare insieme per l'eternità nonostante mille peripezie, il destino è imprevedibile! È tutto un disegno! Una vita è ritornata a risorgere e un'altra che va via! Barbara ti sta lasciando campo libero, magari sei tu la donna perfetta, l'amore della vita di Gabriele, credo che anche Barbie lo abbia pure capito!"
Finalmente Astrid tiró un sospiro di sollievo.
"In effetti è proprio così..."
L'uomo indicò il vassoio di dolci e Astrid abbozzó un sorriso,erano i suoi dolci preferiti.
"Andiamo a fare merenda,tesoro! I nostri iris aspettano di essere divorati!"
"Amore, sono fortunata ad averti nella mia vita!" la rossa si stava rasserenando.
"Tra te che ti senti in colpa per aver fatto sesso con Gabriele e Aisha che vuole andare in terapia perché dice che fa troppo sesso con Antonio... Sant'Andrea mi devono fare!"
"Siamo le 3 A!Ti ricordi come ci chiamavano a scuola? AAA cercasi!" Astrid scoppió a ridere e poi abbracció l'amico.
Si sentiva sicura e protetta con lui, aveva sempre le parole giuste al momento giusto.

*****

Aprì lentamente gli occhi e vide un soffitto bianco freddo. Si voltó lentamente alla sua sinistra e vide una flebo attaccata al braccio. Decise di guardare anche alla sua destra e vide un letto con sopra un peluche di un gattino e un paio di grandi cuffie rosa.
Barbara cercò di alzarsi e il dolore alle gambe la bloccò immediatamente.
"Chissà da quanti giorni sono bloccata qui a letto!"-pensó.
Cercó di premere il pulsantino per chiamare un infermiere ma entrò una figura in stanza.
"Sei sveglia? Che meraviglia! Chiamo subito qualcuno!"

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora