49. Versione dei ricordi.

557 10 25
                                    

Come un vero professionista del settore, Antonio decise di studiare nuove tecniche di gioco e leggere nuovi libri di psicologia, era sdraiato sul divano con l'outfit sportivo perché aveva accompagnato Vittoria a scuola. Era a piedi nudi, odiava qualsiasi tipo di calzatura e amava camminare scalzo.
Era felice per la sua adorata Aisha che aveva ricominciato a lavorare come interprete.
Era stato proprio lui a stimolarla e Aisha decise di lavorare nuovamente a Torino. Amava troppo il suo lavoro.
Avrebbe pensato lui alla casa e alle loro figlie.
Scrutó l'orario sul cellulare e notó che era quasi mezzogiorno.
Se ne andò in cucina a preparare degli spaghetti cacio e pepe.
Grazie ad Aisha, era diventato un cuoco provetto e persino Vittoria amava la sua cucina.
Si udì un rumore metallico di chiavi e la porta d'ingresso si aprì.
"Amore! Sei a casa?"-Aisha annusó il profumino proveniente dalla cucina e si aprì lo stomaco.
"Eccomi piccola mia! Com'è andato il colloquio?" chiese Antonio speranzoso.
Si fiondó in cucina e vide Antonio con grembiule e mestolo tra le mani che girava i spaghetti. Diede un bacio e assaggió un pezzo di pecorino.
"Amore, ho trovato un cliente che è disposto ad imparare l'inglese e il francese! Avrò una paga di sei mila euro al mese!" strombazzó la donna in preda all'entusiasmo.
"Te li meriti tutti tesoro mio, ma chi è questo cliente?"
Aisha andò vicino al frigo e prese una bottiglia di acqua fresca.
"Lo incontrerai proprio domani pomeriggio! A proposito, lui mi ha detto che ti conosce bene e vuole rivederti!Ci è rimasto male perché non sei andato alla sua partita di addio!"-sorseggió il bicchiere d'acqua.
"Eh?! Partita di addio?" Antonio era sempre più confuso e si voltò lentamente ad Aisha.
"È rumeno, amore! Si chiama George Hagi. Ti manda tanti saluti!"
La mano destra di Antonio incominciò a tremare dal nervoso e buttó il torcione sul piano di lavoro.
"Cosa? Ma porca di quella puttana!"
L'uomo iniziò ad imprecare in tutte le lingue del mondo.
"Tutto bene, Antonio?"-lei non capì la sua reazione.
"No quel rumeno a casa mia non lo voglio! Ancora non riesco a dimenticare quel terribile infortunio nell'Euro 2000! La mia caviglia paga ancora le conseguenze! Avevo il piede che toccava persino il polpaccio a momenti! Quel dolore me lo ricordo ancora!"
Antonio si mise le mani al volto per stemperare la tensione.
La bella mora si avvicinò con dolcezza. L'abbracció da dietro e diede dei baci sulla spalla.
"Scusami amore, non mi ricordavo che fosse proprio quel rumeno, cancello l'incontro, basta!" espresse la donna mortificata.
"Ma no amore! È il tuo lavoro e tu sei una professionista, devi lavorare anche se si tratta di quello stronzo!"
"Però guarda il lato positivo! Un po' è anche grazie a lui se sei venuto ad Acireale nell'albergo dei miei nonni! Non mi sarei concessa a te il giorno del mio diciottesimo compleanno!" enfatizzó la mora maliziosamente.
Riuscì a far sorridere Antonio.

Acireale (CT)
31 Agosto 2000

"Non lasciare farti abbattere da chi non merita la purezza della tua anima, Aisha! Sei bella, bella da morire!"
Espresse un giovane ragazzo biondo di 31 anni con dolcezza.
"Peccato per il tempo che ci rimane, troppo poco! Peccato per la nostra differenza di età e peccato per la tua lontananza!"
La ragazza,in un paio di mesi,si era davvero affezionata ad Antonio.
Tutti i giorni lo aiutava a fare riabilitazione, si occupava di cosa dovesse mangiare e lui le dispensava consigli di vita.
Seduti a parlare a bordo piscina, l'uomo prese il viso della ragazza con il fare nobile e la baciò. Fu un bacio delicato e poi aumentó di intensità e passione, le loro lingue si rincorrevano all'unisono. Lui iniziò ad accarezzarle l'interno coscia, facendosi sempre più spazio tra le sue gambe.
"Antonio... È la mia prima volta, ti prego fai piano!" sussurrò la ragazza un po' spaventata.
"Sei nervosa? Se vuoi mi fermo qui! Io ti rispetto troppo Aisha e non farei mai qualcosa che a te non andrebbe!"
Le accarezzó dolcemente il viso e sorrise.
"No, non sono nervosa perché mi fido di te e ti desidero tanto!"
"Vedrai, sarà bellissimo!"
Si amarono, cullati dall'acqua, Antonio entrò dentro Aisha lentamente per non farle male. La mora tremava, ebbe modo di abituarsi al contatto, Antonio la prese a cavalcioni e iniziò a spingere, furono affondi lenti e profondi.
Quella ragazza lo mandava fuori di testa e il calciatore godeva a vice viva. Aisha si lasciò trasportare da un bacio meraviglioso. Arrivarono al culmine e insieme toccarono il cielo con un dito.
"È stato bellissimo! Chissà quando ti rivedrò ora!" asserì Antonio esausto ma felice.
"È stato bellissimo anche per me! Magari ci rincontreremo tra quindici anni sempre in questo giorno, chi lo sa!" Aisha rispose sorridendo.

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora