Il punto forte della coppia Andrea-Simone era l'altruismo nei confronti di tutti, soprattutto per i loro migliori amici.
Astrid era sempre più stressata e confusa, troppe vicissitudini accadute in un breve lasso di tempo.
La coppia consigliò all'amica una serata relax a casa sua e portare le sue figlie Luna e Ariel in un fast-food.
La criminologa osservò le sue bambine allegre, erano pazze di Andrea e Simone.
Decise di rilassarsi con un bel bagno caldo nella vasca idromassaggio approfittando del silenzio assoluto in casa.
"Mamma noi usciamo!" salutó Luna tutta entusiasta,sistemando la sua amata tracolla della Nike.
"Mi raccomando, fate le brave! Ascoltate sempre gli zii!" la donna diede un bacio sulla guancia a ciascuno di loro e poi abbracció i due ragazzi.
Si diresse verso il bagno e decise di aggiungere nella vasca dei sali da bagno alla profumazione di lavanda.
Si spoglió e, mentre stava per immergersi nell'acqua, suonarono alla porta in maniera insistente.
"Oddio André, non dirmi che ti sei dimenticato le chiavi della macchina!"
Indossó l'asciugamano con aria annoiata e andò a piedi nudi a vedere chi fosse.
Non appena aprì la porta rimase pietrificata, era Gabriele.
Qualcosa istintivamente dentro ai suoi pantaloni iniziava a gonfiarsi e far male. Anche lei desiderava fare sesso con lui ma la razionalità doveva vincere sulla passione.
"Posso entrare?" domandò il Dj.
"Non lo vedi che sono impegnata? Hai interrotto il mio bagno!" rispose Astrid con tono scocciato.
"Sono arrivato in tempo, facciamolo insieme in vasca!"
Amava provocarla ma doveva resistere.
Indietreggió ma lo fece a fatica.
"Quello che è successo tra noi è stato solo un errore! Avevi bisogno di essere rassicurato sulle tue prestazioni sessuali e ammetto che ci sai davvero fare!"
"Non ho mai urlato di piacere puro come ho fatto con te! Mi piaci troppo, Astrid!" asserì l'uomo con la voce divenuta rauca dalla voglia.
"Gabrié finiscila..."-la tentazione di togliere l'asciugamano era tanta.
"Ormai ci siamo dentro fino al collo a questo vortice, Astrid! Mi piace da impazzire! So che anche per te è così!"
L'uomo prese Astrid per i fianchi e spinse la sua intimità contro quella della donna e ansimó.
Gettò il suo asciugamano e la sua intimità pulsó,quel uomo era capace di farla impazzire solo con lo sguardo.
"L'ultima volta, solo un'ultima volta e poi basta, Gabriele!"-gli baciò il collo.
"Lo vedremo se sarà l'ultima volta..."
I loro corpi erano assetati l'uno per l'altro, il musicista riuscì a spogliarsi di scatto da tutti i suoi indumenti, fecero l'amore dentro quella vasca. Ogni affondo che l'uomo dava alla donna erano gemiti a voce viva.
"Dio quanto sei bella, Astrid!"
Ad ogni suo gemito le spinte erano sempre più veloci.
Dalla foga non riuscirono nemmeno a sentire i loro cellulari squillare.
La sessualità per Astrid era sempre stato un tabù ma con Gabriele aveva superato quel limite.
Uscì dalla vasca, si inginocchió davanti all'uomo e gli praticó il sesso orale.
"Dio, C-che piacere mi dai!" gemette l'uomo accarezzando i capelli della rossa.
I loro cellulari erano impazziti come loro.*****
"Papà! Papà! Fai presto, Barbara si è svegliata!" urlò di gioia una bambina di otto anni.
Era bellissima; occhi azzurri vispi, i capelli erano boccolati di quel color biondo caldo o quel poco che ne erano rimasti,per colpa della chemioterapia.
Tirò il padre per camice e non stava più nulla pelle.
"Barbara! Non ci posso credere! Questo è un miracolo! Mi hai fatto sudare sette camicie!" enfatizzó l'oncologo pieno di stupore.
Barbara cercò di alzare il busto dal letto con l'aiuto delle infermiere ed era stordita.
"Dottore? In che anno siamo? Ho dormito così tanto da avere avuto una figlia senza saperlo?"-osservò quella bambina che non stava più nella pelle- "È la mia fotocopia! Gabriele mi ha messa incinta durante il coma?"
Il dottore sorrise, aveva imparato a conoscere Barbara e la sua indole a sdrammatizzare anche nei fatti più tragici.
"No Barbara, lei è mia figlia e siamo sempre nel 2018!"
La bambina si sedette sul bordo del letto e accarezzò il suo braccio con estrema dolcezza. Sapeva bene cosa significava avere dolori anche con un solo abbraccio.
"Mi chiamo Barbara e questo orsetto di peluche è per te!"- diede il gioco alla donna e sorrise commossa.
Pensare che detestava i bambini e le loro urla.
"Mia moglie è Finlandese e ha preso tutto da lei!"-asserì il medico sorridendo alla bambina.
"Grazie piccola! Da quanto tempo sta qui Barbara?"-domandò guardando il dottor Giovannini.
"Da più di sei mesi! Ha un tumore all'occhio sinistro e purtroppo non vede più! Stiamo lottando per far salvare l'occhio destro ma la mia Barbi è una guerriera!"
La donna pianse davanti a quel uragano di bambina.
"Tranquilla Barbara, tu e i Several mi avete salvato la vita! - Confessò la piccola prendendo le sue mani- "In questi mesi mi avete fatto compagnia con le vostre canzoni! Le mie preferite sono Immensity of your eyes e Forbidden! Tu sei il mio idolo, voglio fare la batterista come te e suonare assieme a te un giorno! "
Con delicatezza, Barbara abbracciò la bambina e diede un bacio sulla fronte.
"Certo piccola, suoneremo insieme! Te lo prometto!"
Mentì, quella malattia stava distruggendo ogni centimetro del suo corpo ma non voleva distruggere il sogno della sua piccola ammiratrice.
Pensó al dolore immenso dei suoi genitori, al padre che somministrava la chemio alla propria figlia.
Uno scricciolo di bambina, bellissima, avrebbe dovuto avere una vita davanti a sé e invece il destino era crudele.*****
Il rumore dei tacchi catturó l'attenzione di Giovanni che era seduto sul letto con un libro tra le mani.
La sua cella era piccolissima ed era isolato da tutto e da tutti, per colpa di due persone meschine come Elisabetta e il dottor Belli; diedero le colpe a Giovanni per il tentato omicidio di Aisha e la violenza su Fatima.
L'uomo, dietro le sbarre, vide il duo assieme alla guardia carceraria corrotta.
"Ciao amico!" burló il dottor Belli con un sorriso beffardo.
Giovanni sputó all'uomo "Mi fate schifo! Siete due pezzi di merda!"
Elisabetta guardó la guardia e fece l'occhiolino. Quest'ultimo aprì la cella e diede un pugno sul volto,l'uomo urló dal dolore e si buttó sul pavimento.
"Quindi hai cambiato avvocato e vuoi dire tutta la verità, male male!"-la donna diede un calcio nelle parti basse e lui si attorciglió su se stesso-"Quindi volevi smascherarci, pezzo di merda!"
"Mi dovevi dei soldi, lurida puttana!"-Con la mano destra si pulì dal sangue che usciva dalla bocca.
"Dovevi solo mettere il tuo cazzo nelle luride vagine di quelle turche, chi sbaglia paga!"-ribadì il dottore con occhi vitrei.
"Caro, sii un po' più buono oggi! Deve passare a miglior vita tranquillamente!"-ribadì Betta.
A Giovanni gli si geló il sangue e inizió a tremare tutto. Elisabetta entrò nella cella e si sedette sul letto.
"Tranquillo, stai già morendo..."
"In che senso??"-Balbettó terrorizzato.
"Secondo te, la buonissima colazione con il croissant alla crema e il cappuccino, era un premio per la buona condotta? Povero illuso!"
"Nel gustoso cappuccino ho messo personalmente un mix di barbaturici! Vedendo i tuoi occhi, non manca poco!"-sorrise il dottor Belli.
La guardia richiamó l'attenzione dei presenti.
"Meglio che usciamo, andiamo a procurarci una bella corda! L'impiccagione è un ottimo metodo per chiudere il caso come suicido!"
"Nunzio, tranquillo! Ho già procurato la corda!"-rispose la donna mentre uscì dalla cella.
Fecero il segno della croce e chiusero la cella lasciandolo morire.
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Testa, Cuore, Gambe. La verità.
Fiksi Penggemar𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓲 𝓽𝓸𝓬𝓬𝓪 𝓲𝓵 𝓯𝓸𝓷𝓭𝓸, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓼𝓬𝓲 𝓲𝓵 𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪 𝓮 𝓲𝓵 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮. Antonio Conte e i suoi demoni. Farà i conti con se stesso e lotterà contro u...