Era seduta ad aspettare in quella sala d'attesa ospedaliera così tremendamente fredda, complice anche il reparto in cui si trovava, quello di oncologia.
Con il suo nobile charme, Astrid indossava un abito a tubino in fantasia floreale, accompagnate dalle sue amate Chanel nere.
Si imbatté in una rivista di gossip, il suo sguardo andò proprio in quelle pagine dedicate a Gabriele e Barbara e vide una foto dove sembravano felici e innamorati, durante una serata evento in discoteca con il Dj che era l'ospite d'eccezione.
"Basta! Devo mettere fine a questa situazione assurda!" si ripeté la bella rossa respirando affannosamente. Si alzò e con coraggio decise di andare in stanza a trovare Barbara.
Bussò a quella porta quasi intimorita e, non appena la bionda la vide, la invitò ad entrare in maniera calorosa.
"Astriduccia! Vieni qui, rossa del mio cuore!"
Le due amiche scoppiarono a ridere e piangere al contempo.
"Che bello vederti, Barbi! Mi sei mancata da morire!" enfatizzó la donna felice e tremante.
Non aveva il coraggio di guardare in faccia Barbara e si sentiva anche sporca.
Un sentimento stava nascendo per Gabriele ma doveva reprimerlo il prima possibile, Barbara era e doveva essere l'unica priorità dell'uomo.
Era disposta a farsi da parte.
"Barbi perdonami! Ho scritto tutto quello che dovevo dirti in questa lettera!" - espresse timorosa la rossa, porgendola tra le mani dell'amica- "Sono una fifona, non ho nemmeno il coraggio di dirti in faccia quello che ho commesso! Quando la leggerai, spero vivamente che tu possa perdonarmi. Tu meriti solo di essere felice con Gabriele!"
"Astrid, ascoltami!"
Barbara posò la lettera sul comodino e guardó l'amica negli occhi "Io sto per morire... "
"Barbi non dire così, io... "
"Astrid, io sto per morire!! È la realtà dei fatti! Se qualcuno lassù ha ancora deciso di tenermi in vita è perché ho una missione da compiere!" -la ragazza si fermò per poi riprendere parola- "Devo festeggiare il compleanno di Andrea e Aisha per l'ultima volta e, con la somma di denaro che ho messo da parte, ho deciso di regalare l'abito da sposa ad Aisha e donare la mia cornea dell'occhio destro per cercare di salvare l'occhio della piccola Barbara..."
"Barbara per favore... Basta, tu vivrai!" disse Astrid tra le lacrime e si sedette sul letto singhiozzando.
"Fammi finire, per favore... Un'ultima cosa: io so tutto! So tutto di te e Gabriele!"
Astrid sbiancó e guardò al soffitto; si sentiva una merda ma la bionda la spiazzó.
"Non chiedermi come, nemmeno io credevo a certe cose ma l'ho sognato l'altra notte! Ho sognato te e Gabriele che stavate insieme!"
"Barbara, può darsi che sia semplicemente un sogno..."-mentì ma si sentiva in colpa.
"Gabriele me l'ha raccontato l'altro giorno e ho avuto la conferma!"-abbracciò l'amica- "Gabriele non poteva scegliere una donna migliore dopo la mia dipartita! Dopo il compleanno di Aisha e Andrea, ho deciso che andrò a finire i miei giorni a casa mia a Siena!".
La rossa abbracciò la sua migliore amica forte a sé.
Astrid dovette lottare nuovamente contro un destino bastardo; quando sembrava tutto perfetto, un fulmine distruggeva quella felicità che le era mancata per un sacco di tempo.
Voleva godersi quegli ultimi abbracci.*****
Si sentì una codarda, incapace di affrontare le situazioni più stressanti e tristi.
Con un semplice SMS, Astrid aveva avvisato i suoi amici che voleva allontanarsi un po' e riflettere.
Il lavoro da criminologa era sempre all'ordine del giorno per i numerosi casi da risolvere e voleva lavorare senza essere condizionata da nessuno ma soprattutto da Gabriele.
Se ne andò ad Atene dalla famiglia materna e gli unici che sapevano il posto erano proprio Andrea e Simone.
La donna non aveva più visto e sentito il musicista da quella volta dove fecero sesso dentro la vasca. In realtà tagliò i ponti non rispondendo più alle sue chiamate e ai messaggi.
Nonostante la benedizione di Barbara, lei non doveva innamorarsi dei fidanzati delle sue migliore amiche.
Tutte le sere, al contempo, Gabriele si piazzava a casa di Simone e Andrea, implorando di farlo parlare con Astrid.
All'ottavo giorno, il make-up artist era desolato, voleva tanto aiutarlo ma la l'amica era irremovibile. Gabriele non doveva sempre nulla.
Il musicista era seduto sul divano con le gambe divaricate e dal nervoso si toccava i capelli.
"Ascolta Gabriele, Astrid non c'è a Torino, vorrei dirti dov'è ma non posso, mi capisci? La mia amica mi farebbe fuori!"-Andrea ribadì camminando avanti e indietro per il soggiorno.
Simone era rimasto seduto a tavola, sorseggiando una bevanda fredda.
"André ho bisogno di vederla! Sto impazzendo!"-si alzó di scatto.
"Meglio di no, Gabriele... ragiona! Non creiamo scandali, sei pur sempre un personaggio famoso e tutti sanno che sei il fidanzato con Barbara! Ci mancano solo i paparazzi!" asserì il cosmetologo preoccupato.
Simone guardò il fidanzato dritto negli occhi "Diglielo amore, non lo vedi che sta soffrendo come un cane, poverino!"
il Dj era in piena crisi esistenziale. Aveva sempre voglia di lei, Astrid era diventata per lui come una droga; si sentiva in astinenza non avendola tutta per sé e farla sua ogni notte.
"Giordano mi ucciderà, Simo!"
"Io penso che ti ringrazierà, invece! Questa storia mi ricorda quando Antonio andò ad Istanbul da Aisha!"-sorrise il fotografo.
"Istanbul? Astrid è in Turchia?" chiese Gabriele ancora più confuso.
"No Gabrié, ma lì vicino! Astrid è andata ad Atene! Lei è per metà greca da parte dei nonni materni e calabrese da parte di nonni paterni. È andata lì a meditare e..."
Di scatto, Gabriele abbracciò la coppia e uscì il suo smartphone;voleva prenotare l'aereo per l'indomani e cercare Astrid,aveva troppo bisogno di lei.
" Grazie amici miei, parto subito per la Grecia!"
Non ebbero il tempo di rispondere e il musicista si dileguó con la sua auto gialla.
Andrea lo vide dalla finestra e sospirò.
"Mah... Pure Antonio all'ora disse che partiva subito per la Turchia! Si vede che hanno i soldi, Simone! Questi sono ricchi sfondati, io da Torino per andare a Catania con le ferrovie dello stato, sudo dalla patta dei pantaloni in giù!"
Simone scoppiò a ridere per poi guardare il compagno maliziosamente.
Giró il compagno e morse il labbro inferiore.
"A proposito di patta dei pantaloni... La mia si sta proprio gonfiando!" asserì toccandosi le parti basse e ansimando.
Andrea stava impazzendo e l'abbracció.
"Sappi che stanotte non ti darò tregua! Sei tutto mio!"
Si baciarono e spogliarono sul divano. Approfittano finalmente di un po' di intimità. Si amarono con "L'amour toujours" di Gigi D'Agostino in sottofondo.
"G-Gabry ci p-perdonerà, ma Gigi D'Ag ci fa godere!"
Non riusciva a parlare Simone, ansimava sdraiato sul divano mentre Andrea sopra di lui baciava ardentemente il suo collo, facendogli sentire il suo membro all'apice del piacere, per poi tornare a baciarsi ardentemente sulle labbra.*****
Gli occhi indiscreti del personale ospedaliero erano puntati su Antonio Conte che camminava senza guardare nessuno e rispondeva con un sorriso a chi lo salutava educatamente.
Lunghi sospiri di agitazione per quel incontro delicato con Barbara.
Caratterialmente, Antonio era il più forte di tutti ma anche il più vicino ad Aisha, visto che era il suo compagno.
Decise di portare un mazzo di rose rosse come gesto di affetto, fondamentalmente Barbara era stata l'unica a capire fin dall'inizio che lui aveva sofferto tantissimo per Aisha.
Bussò la porta e vide una Barbara inedita;aveva un caschetto corto e un make up importante ossia smokey eyes nero e labbra rosse.
"Ciao Barbara! Devi uscire per caso? Mi ricordo che dovevamo vederci a quest'ora!"-salutó Antonio porgendo il mazzo di fiori.
"No Antonio, l'ho fatto per me stessa!"-annusó i fiori con un lungo respiro-"Questi fiori staranno bene anche sulla mia tomba!"
"Barbara..."-l'uomo abbassò lo sguardo.
"Dai Antonio, tu sei il primo che dice che bisogna sempre guardare in faccia la realtà!"
"In questo caso è un po' diverso!"-scrutó nuovamente la bionda-"Come mai questo cambio look? Tu fissata con i capelli lunghi?"
"Li ho donati alla mia vicina di letto, si chiama Barbara e ha otto anni! È una fan dei Several!"
L'allenatore si avvicinò al letto della bambina e osservó tutti gli accessori rosa, uguali a quelli di sua figlia Vittoria. I suoi occhi divennero lucidi e la bionda fece una risata sarcastica.
"La mezza età rende più sensibili le persone!"
"Per ora ne ho ancora 49 di anni ma mi sento un ragazzino!"-arricció le sopracciglia.
"Lo so Antonio! Con Aisha faresti una squadra di calcio!"
"Sarebbe bello ma non succederà mai! Aisha ha anche subito un trauma fisico e mi sento sempre in colpa perché dovevo proteggerla quel giorno allo stadio!"
Si avvicinò alla finestra con le lacrime agli occhi e si asciugò con i pollici.
La bionda si sedette sul letto e richiamó l'attenzione di Antonio.
"Provateci! Io sono sicura che diventerete nuovamente genitori! Non mollate!"
"Non è facile, Barbara... È impossibile!"
"Antonio Conte che dice la parola impossibile?! Allora sei davvero rincoglionito!"-si alzò e diede una botta sulla fronte-"L'anno sabbatico non ti fa bene! Conte ti devi sposare e fare un figlio con Aisha!"
Dal cassetto vicino al letto, Barbara uscì una lettera e un paio di voucher. Passò tutto ad Antonio e incominciò a leggere.
Dall'emozione forte, si sedette nuovamente sul letto e incominciò a piangere come un disperato. Guardò nuovamente il voucher e poi Barbara.
"Barbara, ti prometto tutto! Conta sempre su di me!"
Anche lei scoppiò in lacrime e abbracciò il tecnico singhiozzando.
"Grazie Antonio!"Uscendo dall'ospedale, Antonio capì che non bisogna dare tutto per scontato.
Bisogna sempre godersi i momenti e gli affetti più cari.*****
«Francesco Basile, oggi ti meriti un premio!»
«Chi voi? (Cosa vuoi?)»
«Seriamente, ti sei meritato una bella colazione tipica della tua regione!»
«Grazzî assai! (Tante grazie!)»
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Testa, Cuore, Gambe. La verità.
Fanfic𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓲 𝓽𝓸𝓬𝓬𝓪 𝓲𝓵 𝓯𝓸𝓷𝓭𝓸, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓼𝓬𝓲 𝓲𝓵 𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪 𝓮 𝓲𝓵 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮. Antonio Conte e i suoi demoni. Farà i conti con se stesso e lotterà contro u...