7. Sempre più vicini.

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Tutto sembrava andare liscio per Carol, la nuova vita a Torino non era affatto male. Come Aisha, era riuscita ad ambientarsi facilmente ai nuovi posti e fare nuove amicizie.
Ultimamente rideva un po' di più, aveva ripreso gli studi e, quando aveva del tempo libero, andava a fare i test d'ingresso per la facoltà di economia e infine, il lavoro le dava tante soddisfazioni.
La causa non era 'Ciccio Cannila' ma bensì Daniele; da quando avevano posato l'ascia da guerra, il loro rapporto sembrava andare più che bene.
"Buongiorno a tutti!"
Daniele entrò alle 8:30 del mattino al Three-Apples, non era mai successo da quando il locale fu aperto nel 2011.
"Buongiorno Capo!" asserirono in coro Carol e Denise.
"Capo il solito? Pasticciotto alla crema leccese e cappuccino?"- la biondina 'gossippara' non perdeva mai di vista l'imprenditore e lo guardava con la coda dell'occhio.
"Si, grazie Denise!"
L'uomo si avviò verso la bella sicula che puliva i tavoli.
"Ben svegliato, Capo!" ammonì la ragazza mostrando il suo bellissimo sorriso e Daniele ricambió.
"Buongiorno brutta!" burló l'uomo accarezzando il suo mento dolcemente. Carol ebbe un sussulto:dei brividi lungo la schiena la pervasero.
"Cazzo Carol! Riprenditi, razza di ebete! Tu stai con Francesco!" Rimuginó, ma quei due non riuscirono a staccarsi gli occhi di dosso.
"Mi porteresti la colazione nel mio ufficio? Sarei molto contento se lo faresti tu!" chiese lui sorridendo.
"Maledetti denti bianchi e perfetti!" - si ripeté la ragazza- "Mia sorella aveva ragione, questi Conte ti ammazzano con i loro sorrisi! Francesco! Francesco! Cazzo Cannila, scansati!"
Carol era fortemente agitata.
"Carol, stai bene?" Daniele era seriamente preoccupato.
"Si, si, Dan...Ehm...Capo! Tutto bene! Le porto subito la colazione!"
"Bene, grazie!"
L'imprenditore continuò a sorridere ma vennero interrotti da un messaggio di Francesco.
"Dio mio, grazie!"
La ragazza sospiró, aprì whatsapp e vide una foto del suo fidanzato con un camice medico. Carol fece vedere la foto fiera a tutti i presenti.
"Un tamarro!" espose a bruciapelo Daniele, confermando la schiettezza dei Conte.
"Capo, mi ha sempre detto che non bisogna giudicare all'apparenza. Francy vuole laurearsi in medicina, sa?"
"Ah si? In quale specialistica?" chiese l'uomo incuriosito.
"Vuole fare il ginecologo, ecco!" espose il concetto con il petto gonfio di ego.
Daniele scoppiò in una fragorosa risata e Carol rimase basìta e anche un po' offesa.
"Cosa?!"
"Beh certo, il ginecologo! Giusto giusto! Un ginecologo maniaco poi! Visto che ti manda delle foto con la mano sui coglioni!"
La ragazza arrossì violentemente dall'imbarazzo. Incominciò a pensare che non aveva tutti i torti.
Un'altra notifica di messaggio arrivò al cellulare di Carol, stavolta non era Francesco ma un numero sconosciuto.
Aprì l'anteprima del messaggio e le crollò il mondo addosso.
"Maledetto Bastardo!"
Carol scaraventó sul pavimento il cellulare e scappó in bagno tra le lacrime. Ci fu sgomento tra i presenti.
Daniele prese l'apparecchio e lo guardò attentamente: c'era una foto di Francesco Cannila che faceva sesso in macchina con un'altra donna. L'uomo si sentì impotente e capì perfettamente Carol, subire un tradimento era un atto ignobile. Voleva aiutarla ma non sapeva come fare.
Andò verso il bagno e bussò lentamente.
"Carol..."
"Mi lasci stare, Capo! Voglio stare in bagno a disperarmi da sola!!"
"Non merita le tue lacrime quel porco! Ti prego apri, non isolarti che è peggio!"
La ragazza aprì la porta del bagno e il suo volto era rigato dalle lacrime.
"Aveva ragione mio padre! Come sempre, d'altronde!"
"I genitori hanno sempre ragione e se ci vanno contro, è solo per il nostro bene!" asserì Daniele e poi l'abbracció forte a sé.
Decise di darle una giornata libera e calmarsi a casa.

*****

Suo padre Claudio aveva ragione su Francesco Cannila; fin dall'inizio quel ragazzo non stava a genio e sembrava un mascalzone, il classico tipo che amava spezzare i cuori delle ragazze.
Daniele decise di darle una giornata libera e lei voleva stare da sola senza sentir nessuno.
Era una ragazza molto forte e non avrebbe mai pianto per un uomo, ma in quel momento venne in mente sua sorella Aisha e sentì fortemente la sua mancanza.
Era a supino sul letto e guardó il soffitto con le lacrime agli occhi.
"Aisha, perché non sei qui con me?"
Fortunatamente suonó la porta e andò ad aprire senza pensarci.
"Carol, ti disturbo?"-era Daniele, molto preoccupato per la sua situazione.
"Capo?"-sobbalzó dalla vergogna. Scrutó il suo outfit:indossava un semplice pantalone blu e una t-shirt bianca.
"Posso entrare?"
"Certo!"-la ragazza invitò ad entrare e chiuse dietro a sé la porta.
Lentamente l'uomo si avvicinò ad una credenza acquistata da Antonio con i primi soldi da calciatore che non riusciva a sbarazzarsi.
"In questa credenza Antonio mi nascondeva le patatine San Carlo perché ne ero molto goloso, anzi le nascondeva anche perché lui stava a dieta!"-poi osservò Carol che era ancora davanti alla porta-"Davvero, non meriti quel tizio! Sei bella,Carol! Poi sei simpatica, dolce e intelligente! Troverai di meglio!"
Lei alzò lo sguardo e incominciò a piangere. Si morse il labbro inferiore dalla rabbia e non riuscì più a rispondere.
D'istinto, Daniele si avvicinó a Carol e l'abbracció.
"Non sono Aisha, non sono Antonio ma posso essere un grande amico!"
"Grazie capo!" La sua voce era rotta dal pianto.
"Chiamami Daniele! Anzi il tuo caro Daniele ti ha portato una cosa golosa!"
Uscì dal suo zaino da passeggio, una pacchetto di orsetti Haribo e Carol rimase esterrefatta:non aveva mai visto una busta da un chilogrammo.
"Come facevi a saperlo?"-contempló la busta.
"Chi lo sa!"-iniziò a canticchiare-"Poi Haribo è una bontà che si gusta ad ogni età!"
La ragazza scoppiò a ridere e poi si imbarazzó senza capire il motivo.
"Mi hai strappato un sorriso... Daniele!"
"Aspetta aspetta! Ripeti!"-l'uomo si avvicinó con la mano sull'orecchio.
"Daniele, non ti chiami Daniele?"-rispose con le braccia conserte ma sempre con il sorriso a pieno volto.
"Miracolo!"-esultó felice.
Oramai gli abbracci erano all'ordine del giorno e la giovane si avvinghió a Daniele.
Lo guardó dritto negli occhi ed era emozionata:aveva due occhi di un celeste limpido e per un attimo capì a pieno sua sorella Aisha: lei asseriva di quanto fossero belli gli occhi del suo Antonio. Non erano solo belli morfologicamente ma aveva occhi buoni e sinceri.
"Grazie Daniele!"
"Grazie a te, Carol!"

*****

Era un pomeriggio particolare, Paul Graham dovette partire velocemente in Italia per una questione urgente e decise di mandare a casa Fatima per una giornata di riposo.
Parcheggió la sua auto a cento metri dalla villa di Carlo. Osservò attentamente una donna assieme a Carlo davanti al cancello e non capì se l'avesse baciata sulla guancia oppure sulle labbra.
Appena la donna se ne andò via, l'infermiera fece un applauso sarcastico verso di lui. Iniziò a spiegare bene la situazione e Fatima si bloccó.
"Amore, ti devo parlare! È arrivato il momento giusto!"

*****

«È bella, hai visto?»
«È meraviglioso, giusto?»
Lacrime lungo il viso e un forte sospiro.
Uscì da quella camera velocemente. Non poteva credere ai suoi occhi.

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora