Seconda parte.
Le prime luci dell'alba illuminavano i volti di Aisha e Carol, addormentate una di fianco all'altra ai sedili posteriori.
Antonio decise di guidare lui per prima, non voleva che Aisha guidasse in piena notte. Gianluca era seduto di fianco e il suo stomaco incominciò a brontolare dalla fame, facendo ridere al fratello.
"Ho capito, ci fermiamo a questo autogrill!"-burló il tecnico mettendo la freccia a destra per uscire dall'autostrada e andare in autogrill.
"Dai, compra le candeline e festeggiamo il tuo compleanno!"
"Gianlù, sono 49 di anni! No no, sono troppi!"
"Ma sei impazzito!? Ok, sarà la stanchezza!"-roteó gli occhi pensando che l'età era sempre stato un cruccio di Antonio fin da ragazzo.
"Voglio essere giovane per Aisha!"
L'uomo decise di non rispondere al fratello e indicò un parcheggio di fianco all'area di servizio.
"Dopo facciamo il pieno di benzina! La macchina di papà consuma tantissimo!"
"Ci credo! È più vecchia di Aisha e Carol messi assieme!"-Antonio ammonì scendendo dalla macchina e andò ai sedili posteriori a svegliare le donne.
Aprì la portella dal lato di Aisha e le accarezzò dolcemente il viso.
"Pulcina, svegliati..."
Lei aprì lentamente gli occhi e abbozzó un sorriso. Si stiracchió tutta e scese dall'auto abbracciando l'uomo.
"Ora ti riposi, mio bel festeggiato!"
"Se per caso non festeggio il compleanno, non valgono gli anni, giusto?"
"Dai Antonio, non sei vecchio anzi!"
Gianluca si avvicinó e diede un scappellotto al fratello che fece una smorfia di dolore.
"Antó, dai! Avrai 365 giorni per avere le paranoie! Io ho fame! Andate tu e Aisha all'autogrill?"
"Si Gianluca, andiamo noi!"-rispose Aisha.
Anche Carol si svegliò grazie all'urlo di Antonio e uscì dal veicolo.
"Buongiorno ma è successo qualcosa?"-tartaglió Carol con occhi gonfi dopo aver pianto per diverse ore nella serata precedente.
"No Carol, ogni tanto Antonio impazzisce!"-Gianluca sghignazzó abbracciando il fratello.
"Tesoro? Vuoi qualcosa da mangiare?"-domandò Aisha.
"Si! Voglio un pacco di patatine all'erba cipollina, un brioche al cioccolato e un cornetto Algida!"
"Cosa?"-Antonio currugó la fronte confuso.
"Antonio, non puoi capire! Si chiamano voglie! Andiamo a prendere la colazione, finché ti fai le foto con qualcuno si perde tempo!"
Aisha prese Antonio per la mano e se ne andarono dentro la struttura.
Il volto di Carol era come un libro aperto: il suo sguardo era perso nel vuoto e si appoggió all'auto sul lato passeggero. Gianluca si posizionó di fianco e offrì una bottiglietta d'acqua.
"Grazie Gianluca!"
"Vedrai che andrà tutto bene! Da fratello di Daniele, ti confesso una cosa: lui è innamorato perso di te e non pensava mai di perdere la testa per una donna!"
"Sai, quel video mi ha destabilizzata tanto! Forse, non ci avrei pensato all'accaduto perché eravamo ancora agli inizi ma quel video mi fa soffrire terribilmente..."
"Carol, hai perfettamente ragione ma per lui è stato solo sesso! Con te è diverso! I suoi occhi si illuminano appena parla di te e non ha mai pianto per una donna, nemmeno per le sue ex!"
Carol e Gianluca non si erano mai confrontati e per la ragazza fu una piacevole scoperta, Gianluca era un uomo molto saggio e mansueto.
Stranamente, la ragazza si placó e parló di tutto e di più.
Il sole divenne alto nel cielo e il caldo incominciò a farsi sentire.
L'uomo osservò l'orologio e notó che Antonio e Aisha mancavano da più di un'ora e non c'era nemmeno questa grande affluenza di gente, visto che molti scendevano al sud Italia per andare al mare.
"Ora lì chiamo! Sarà successo qualcosa!"
Appena Gianluca uscì il suo smartphone dalla tasca posteriore, finalmente Antonio e Aisha uscirono dall'autogrill ma Carol serró gli occhi e notó le loro t-shirts messe al contrario.
"Hai capito perché ci hanno messo tanto a venire! Anzi loro sono già arrivati!"
"Dovevo immaginarlo fin da subito, Carol! Non possono stare un attimo da soli che si ritrovano già nudi!"-ribatté Gianluca.
Antonio, tutto sudato, appoggió il vassoio del cibo sulla scocca dell'auto e guardó i presenti.
"Scusatemi ma abbiamo avuto un imprevisto!"-aprì il vassoio e offrì ai presenti-"Ho preso qualche brioche in più!"
"Oddio, Antonio! Le candele!"-avvertì Aisha mettendo le mani sulla faccia.
"Tranquilla tesoro..."-disse Antonio ma venne interrotto da Carol.
"...hai già spento la candela principale! Quella importante!"
I volti di Aisha e Antonio divennero rossi come un peperone. Mangiarono in silenzio e Gianluca era morto dalle risate.*****
Finalmente Antonio e Aisha intravidero il cartello stradale con su scritto "Piemonte" e tirarono un sospiro di sollievo.
Decisero di fare una lunga sosta per mangiare qualcosa ma gli unici che dormivano beati erano proprio Gianluca e Carol.
Antonio si stupì della guida di Aisha:si rilassó tanto.
"Aisha, metto un po' di musica! Per tenerci svegli!"
Nell'auto di suo papà Cosimino, aveva ancora la musicassette e schiacció il tasto play.
Partì la canzone "Mille lire al mese"; suo padre raccontò che al suo primo compleanno, gliela cantò suo nonno ma era mezzo brillo, grazie al vino appena fatto in giornata.
Era nato nel periodo in piena vendemmia.
L'auto era una vecchia Fiat 131 degli anni '70, era tutta azzurra e con i sedili in pelle e Cosimino l'aveva tenuta in buone condizioni.
Non aveva né aria condizionata,né salva sterzo e né l'airbag.
Andava massimo a 100 all'ora, quel viaggio duró tantissimo.
Verso mezzanotte, decisero di sostare nel parcheggio di un autogrill per cercare di dormire qualche ora.
Gianluca stava già nel mondo dei sogni sul sedile posteriore del lato passeggero, ogni tanto russava e, per farlo smettere, bisognava girarlo di fianco e Carol dormiva con la testa appoggiata al finestrino, di fianco a Gianluca.
Aisha decise di sedersi sul cofano anteriore della macchina fumando una winston blu. Antonio uscì dall'area di servizio con dei cornetti caldi e cappuccino in mano e si avvió verso l'interprete.
"Pulcina, il fumo fa male!" esordì il tecnico.
"Antonio per favore! Non ho la testa per affrontare una ramanzina da mister Conte."
"Scusa, non volevo! Anzi, non sono nessuno per dare lezioni di vita..." rispose mentre passava la bevanda.
Ci fu un'attimo di silenzio e poi l'uomo riprese la parola.
"Pulcina,posso fare un tiro, dai!"
"Cosa??" -Aisha sgranó gli occhi- "Ma sei davvero sicuro, Antonio?"
"Si, si! Sono serio!"
"Ok, ok.." la donna incredula diede la sigaretta in mano al tecnico.
Fece i primi due tiri e poi incominciò a tossire forte.
"Aiuto Aisha, sto morendo!"-Antonio diventó paonazzo.
La donna andò in panico ma cercó di aiutarlo, dando qualche colpetto sulle scapole e poi porse un bicchiere d'acqua. L'allenatore iniziò a calmarsi ma Aisha scoppiò a ridere di gusto.
"Scusa Antonio, ma non ridevo così tanto da una vita!"
"E lo vuoi fare sulla mia pelle?" scoppiò a ridere anche lui.
Si sedette anche Antonio sul cofano di fianco ad Aisha, si guardarono intensamente e sorrisero.
"Guarda che compleanno! Mi ritrovo a festeggiare 49 anni in un'area di servizio, da disoccupato e..."
"...un compleanno strano, ma lo stiamo festeggiando insieme stavolta!"-sorrise la mora.
Il tecnico sospirò guardando il cielo stellato.
"Faccio soffrire sempre le persone che amo! Saresti più felice lontana da me! Non faccio altro che causarti problemi!"
"Preferisco essere felice con te affrontando mille ostacoli, che non aver problemi e vivere nell'infelicità!"-Aisha prese il suo viso e lo accarezzó.
Le loro fronti erano una contro l'altra e le loro labbra si sfiorarono, ardevano le loro lingue, desiderose di volersi incontrare.
Fu un bacio mozzafiato, respiravano a fatica ma provavano piacere, solo con quel bacio emanavano gemiti e ansimavano.
Si staccarono a fatica ma erano veramente felici.
Si sdraiarono sul cofano abbracciati. "Guarda Antonio! Una stella cadente! Esprimi un desiderio!"
L'uomo la guardò con dolcezza "Già fatto Aisha!"
Il più grande desiderio di Antonio era solo uno:vivere per sempre con la sua Aisha.
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Testa, Cuore, Gambe. La verità.
Fanfic𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓲 𝓽𝓸𝓬𝓬𝓪 𝓲𝓵 𝓯𝓸𝓷𝓭𝓸, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓼𝓬𝓲 𝓲𝓵 𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪 𝓮 𝓲𝓵 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮. Antonio Conte e i suoi demoni. Farà i conti con se stesso e lotterà contro u...