Chi avrebbe mai detto che avrei perso la testa per uno degli allenatori più forti della storia del calcio e lui ricambiasse il mio stesso sentimento?
Pensare che il mio papà, grande appassionato di calcio, era un suo grande stimatore e aveva persino la sua maglia autografata.
Io di calcio non ci capivo nulla, amavo solo il basket e l'NBA.
Ci siamo sfiorati un sacco di volte in passato ma finalmente io e Antonio siamo diventati NOI.
Voglio viverlo con tutta me stessa!
Voglio costruirmi un futuro con lui!
Voglio realizzarmi con lui!
Non capisco perché in passato è stato così detestato o odiato, è l'uomo più dolce e sensibile al mondo.
La sua timidezza mi fa andare letteralmente in escandescenza.
Si imbarazza ogni volta che dico che è bello come il sole.
Lui è il mio king e ha lottato per conquistare la mia fiducia.
Ero sicura di questo!
Sei il mio polmone e le nostre figlie sono il nostro ossigeno.
Senza di te sono incompleta.
Ti amo Antonio.Era ipnotizzata nel vederlo concentrato alla guida.
Per mancanza di aria condizionata, avevano i finestrini abbassati, facendo muovere il ciuffo ribelle di Antonio.
Aisha sorrise e gli accarezzò la nuca.
Il crepuscolo fece illuminare i loro volti innamorati e decisero di accostare in una spiaggia deserta, prima di rientrare in autostrada.
Guidare una FIAT 131 era una vera impresa; Antonio era quasi certo che, giunti nel Salento, avrà dei bicipiti peggio di un pugile, visto che l'auto non aveva lo servosterzo.
La donna si avvicinó a lui e lo guardó dolcemente, i suoi occhi nocciola risaltavano ancor di più grazie ai colori del tramonto.
Si diedero un bacio e Aisha morse il suo labbro inferiore, facendolo impazzire.
Antonio aveva vissuto la sessualità in due modi indifferenti; da single semplicemente come sfogo fisico e da impegnato come da prassi, posizione del missionario e via.
Con Aisha era diverso, amava osare con lei e lo facevano con naturalezza.
Con la mano destra, la donna abbassava il sedile con la manovella e con la sinistra torturava il membro del tecnico, facendo ansimare senza aver avuto nessun contatto.
Appena il sedile era abbassato totalmente, Aisha si mise a cavalcioni su di lui, togliendosi gli indumenti della parte superiore e i suoi capezzoli erano già turgidi dal piacere.
Antonio portò il suo busto vicino alla sua bocca e circoncise l'areola.
Gemette a voce viva senza preoccupazione,quel posto era deserto.
A fatica, Aisha tolse la sua t-shirt e accarezzò il petto.
La macchina incominciò ad essere scomoda e Antonio aprì la portella senza staccare le sue labbra con Aisha, l'adagió sul capote e poi premette la sua patta del pantalone contro l'intimità della donna. Era dolorosa e voleva farla godere come no mai.
Tolse gli ultimi indumenti rimasti e i loro corpi sudati erano illuminati dal sole.
Gli affondi erano veloci, l'adrenalina di essere scoperti lì facevano eccitare ancora di più.
Erano i trenta minuti più intesi di quella giornata fino all'arrivo di entrambi.
Antonio appoggiò la testa sul petto di Aisha, erano fracidi ma felici.
Erano finalmente una coppia libera di amarsi senza essere condizionati da nessuno.
Decisero di farsi un bagno in quel mare meraviglioso lungo la costa abruzzese.
Aisha si avvinghiò su Antonio coccolando.
"Amore,voglio stare con te per sempre! Non posso più vivere divisa da te!"
"Voglio viverti fino alla fine dei miei giorni, amando come il primo e goderti come fosse l'ultimo!"-rispose Antonio appoggiando la fronte contro quella di Aisha.
"Ti amo!"
"Ti amo anch'io!"*****
Milano
27 Maggio 2021
Le luci soffuse adornavano le grandi vetrate del salotto di Antonio e Aisha. Il City Life di notte risultava ancor più affascinante e d'altri tempi, nonostante fosse un quartiere moderno.
Antonio se ne stava lì, affacciato alla sua terrazza a contemplare il panorama milanese ancora per pochi giorni.
In silenzio e con gli occhi chiusi, si lasció avvolgere da quella brezza di vento che accarezzava i suoi capelli.
Aisha era in cucina, non riusciva mai ad addormentarsi senza aver bevuto prima le sue amate tisane alla frutta. Si avvicinò lentamente al suo adorato marito, lo abbracciò da dietro e diede un bacio delicato sul collo.
Il tecnico sorrise dolcemente, inclinando la testa verso la sua amata. Non parlarono e si godettero quel momento.
Antonio prese le sue mani minute e le strinse forte a sé sul suo petto.
"A cosa pensi, amore mio?" asserì la donna guardando negli occhi, quegli occhi magnetici di cui se ne innamorava giorno per giorno.
"Penso che sarebbe potuto andare diversamente..." rispose l'allenatore con una vena malinconica.
"Antonio..."-sospirò dispiaciuta.
"Li ho voluti davvero bene e continuerò a voler bene a quei ragazzi come se fossero fratelli miei! Avremmo potuto fare ancora grandi cose assieme, chi lo sa? O forse no. Ma una cosa è certa; avrei tanto desiderato continuare la mia avventura con loro, difendendoli a spada tratta a mezza stampa e riprenderli in privato quando sarebbe servito! Non li avrei mai lasciati soli e invece..." -iniziarono a farsi spazio delle lacrime sul viso di Antonio- "Lascio l'Inter e dovremmo affrontare nuovamente un altro trasloco! Avrei tanto voluto dare a te e ai nostri figli un futuro solido qui a Milano..."
Aisha sciolse l'abbraccio e si diresse davanti al marito accarezzandolo per il viso.
"Sei tu il mio futuro solido, amore mio! Sei tu la mia roccia, sei tu la mia casa e il mio porto sicuro! Sei il principe e l'eroe dei nostri figli! Sei il nostro Re!"
"Non sei stanca di girare per il mondo?"
"Sono una donna di mondo, ho fatto l'hostess per dieci lunghi anni! Tu sei stato la mia terra ferma!"
Antonio sorrise, Aisha era capace di alleviarlo da qualsiasi angoscia o dolore, riusciva a farlo ridere di gusto anche nelle situazioni più avverse ed estreme.
Lei restava incantata da quel bellissimo sorriso e da quegli occhi così belli che cambiavano colore a seconda del tempo, di giorno erano di un verde smeraldo e di notte un azzurro chiaro glaciale.
Dannatamente belli, due gemme preziose.
"Ti amo amore mio!" Sussurrò il tecnico baciando Aisha sulla fronte.
"Ti amo anch'io vita mia!"
Si guardarono, i loro occhi erano calamite che si attraevano a vicenda.
Si baciarono.
Un bacio lungo, bramoso e passionale. Non finivano mai di corteggiarsi e di amarsi.
"Anch'io ti amo tanto papino!" si sentì una vocina di una bimba tutta boccoli castani e occhi celesti.
I coniugi si staccarono da quel bacio un po' imbarazzati e scoppiarono poi a ridere.
"Vieni qui, principessa mia!"
Antonio la prese in braccio e la piccola Jasmine abbracciò forte i suoi genitori.
"Papino? Mammina? Vi voglio tanto bene, posso dormire con voi stasera?"
A quel faccino furbetto e tenero non si poteva resistere.
Senza dire nulla, Aisha spense le luci e andarono a dormire.
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Testa, Cuore, Gambe. La verità.
Fiksi Penggemar𝓠𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓼𝓲 𝓽𝓸𝓬𝓬𝓪 𝓲𝓵 𝓯𝓸𝓷𝓭𝓸, 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓼𝓬𝓲 𝓲𝓵 𝓿𝓮𝓻𝓸 𝓼𝓮𝓷𝓼𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓿𝓲𝓽𝓪 𝓮 𝓲𝓵 𝓼𝓲𝓰𝓷𝓲𝓯𝓲𝓬𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪 𝓪𝓶𝓪𝓻𝓮. Antonio Conte e i suoi demoni. Farà i conti con se stesso e lotterà contro u...