22. Ménage à trois.

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Per Antonio Conte quella vacanza era sinonimo di gelosia e tormento; si immaginò la sua Aisha in balia di tanti uomini marpioni in spiaggia.
Il suo viaggio in aereo fu devastante.
L'atterraggio all'aeroporto "del Salento" a Brindisi andò a gonfie vele e poi si diressero alla località marittima di Porto Cesareo.
Cosimino e Ada erano lì ad aspettare i propri cari con enfasi e gioia.

«Se nu te scierri mai de le radici ca tieni
Rispetti puru quiddre de li paisi luntani
Se nu te scierri mai de du ede ca ssa ieni
Dai chiù valore a la cultura ca tieni
Simu salentini de lu munnu cittadini.»


Sulle note dei Sud Sound System, la famiglia Conte giunsero all'abitazione e rimasero incantati da quella cittadina sul mare che attraeva miriadi di turisti italiani e stranieri.
"Finalmente aria di casa!" sospirò Annalisa contemplando quel meraviglioso mare cristallino.
Richiamò l'attenzione di Aisha, anche lei era meravigliata dal litorale Salentino.
"Aisha cara! Resterai affascinata dalla nostra cultura che molto simile alla tua! Ricca di storia, clima pazzesco, cibo superlativo, gente umile e, ribadisco gente umile, e... " - La bionda alzò il tono della voce guardando in cagnesco Elena che stava uscendo dall'auto- "Tutto questo racchiuso in un'unica parola:Salentu!"
La bella interprete scoppiò a ridere guardando la faccia di Annalisa.
"Non ne dubito, cara Anna! Sento proprio che mi farà bene! Mi piacerà!"
"Così ti voglio, bellezza!"

Uscì Antonio dalla sua auto e la parcheggió nei pressi dell'abitazione.
Elena indossó un outfit piuttosto bizzarro, suscitando ilarità tra i presenti; aveva un vestito bianco con dei limoni sopra, un cappello di paglia azzurro e una Chanel color verde menta. Guardò l'allenatore sorridendo.
"Antonio, amore mio, porteresti le mie valigie in stanza? Ho paura che il mio smalto possa rovinarsi! A proposito, letto matrimoniale per noi due, vero?" asserì con antipatia. Annalisa vorrebbe prenderla a testate o peggio commettere un'omicidio ma Aisha la calmó.
"Anna, non ne vale la pena cedere alle sue provocazioni! Vuole solo istigare, non diamogliela vinta!".
"Hai ragione COGNATA MIA" urlò Annalisa.
Elena non fece in tempo a risponderla per rime che Antonio sparì.
"Antonio?Antonio? Mah..."
Sbattete i piedi quando vide Antonio avvicinarsi ad Aisha. .
"Stanze divise!" urlò Antonio senza voltarsi.
"La odio quella sicula-turca di merda!!!!" Farfuglió mentre prese le valigie.

Oltre agli occhi, il sorriso di Antonio era così bello e contagioso. Aisha non riuscì a rimanere seria e ricambió il sorriso.
"Aisha, hai bisogno di una mano? Ti aiuto io con le valigie! "
"Grazie Antonio ma posso farcela benissimo da sola! "
"Dai, lasciati aiutare! Hai nostra figlia in braccio! Se vuoi, vi accompagno io in camera!"
La mora acconsentì. Le loro mani si sfiorarono e i loro sguardi erano calamite; la loro forte attenzione andava oltre ai disguidi.
Ebbero un sussulto davanti ad una voce acuta e si voltarono verso la strada.
"GEEEELAAATIIII!!!" urlò un venditore ambulante con il suo camioncino di gelati artigianali.
"Papà! Papà! Me lo compri un gelato?" corse subito Vittoria, adorava il gelato pugliese, soprattutto i gusti nocciola e fior di latte.
Vittoria lì fece scendere dalle nuvole.
"Certo amore mio!Aiuto Aisha e sarò subito da te!"
Appena la bambina vide Aisha in difficoltà, si avvicinò a lei e prese la sua borsa.
"Aisha, sono così felice che sei qui con noi! Tu e Jasmine insieme, che bello!"
"Tesoro mio, anch'io sono tanto felice!"-diede un bacio sulla fronte.
"Mi insegnerai a fare le coroncine di conchiglie, vero?"Vittoria la guardó dolcemente.
"Certo amore! Faremo coroncine di conchiglie e di fiori!"

In Antonio scaturì ancor di più la voglia di ricostruire la famiglia con la sua Aisha.
Quel sorriso ricambiato dalla sua amata, capì che nulla era perduto.

*****

Aveva bisogno di una bella doccia rinfrescante Antonio, dopo una giornata trascorsa in spiaggia immerso nel suo mare, iniziavano a intravedersi i primi segni di un'abbronzatura, segnata da rossori e da un po' di bruciore.
"Aisha mi avrebbe spalmato come pane e philadelphia con tutte le sue creme dalla protezione solare alta!" pensò l'uomo con un sorriso amaro.
Ogni volta che la sua mente vagava sulla bella mora, l'intimità del tecnico andava in visibilio. Quella donna era capace di farlo impazzire ed eccitare anche solo col pensiero.
Decise di darsi del piacere fisico pensandola, stava godendo come non mai.
"Se ti avessi tra le mie mani Aisha, Dio solo sa cosa ti farei!"
Venne interrotto da un forte boato, alla porta bussavano in maniera incessante, l'allenatore iniziò ad imprecare in tutte le lingue del mondo.
Si mise l'asciugamano attorno alla vita e andò ad aprire. Era Elena in accappatoio.
"Antonio non c'è acqua calda nella mia stanza,potrei usufruire della tua doccia?" asserì la bionda maliziosamente facendo cascare a terra l'accappatoio.
Si avvicinò e accarezzò il suo petto bagnato con i residui di bagnoschiuma.
"Visto che ci siamo, approfittiamone! Antonio dammi questa gioia! Ti desidero da morire! Ti voglio dentro di me! Voglio il tuo pene dentro di me!" disse sfacciatamente mentre tentava di sflilare l'asciugamano al tecnico.
"Ma che cazzo fai? Rivestiti immediatamente Elena!"
"Dio mio che verginella impaurita" -rimarcó la donna annoiata- "Non è che hai bisogno della pillola blu e hai paura di dirlo?"
L'uomo prese l'accappatoio e glielo mise sulle sue spalle.
"Vestiti Elena che non ho voglia di discutere!"
"Sei una checca isterica, Antonio!"
"Tu una troia che desidera solo di essere tappata i buchi!"
Antonio non ne poté più.
La bionda si scagliò contro volendo schiaffeggiare ma l'uomo la bloccò.
"Non vali niente, Conte! Aveva ragione Elisabetta!"
"Siete solo due donne psicopatiche e pazze! Siete solo voi due che non me lo fate alzare! Chissà perché Aisha mi manda in visibilio anche solo con il pensiero!"
L'ossessione di Elena fece rabbrividire l'uomo.
"Se per fare sesso con te, ci deve stare la lurida turca, ti propongo un ménage à trois! Un sesso orale praticato da me ma ti prego amore, ti voglio non lo capisci?"
"Tu sei una malata disperata! Sei peggio della mia ex moglie! Pur di avermi, sei disposta ad un rapporto a tre! Quell'altra pazza che mi chiedeva di masturbarmi davanti ad una foto di Aisha! Voi siete da manicomio e buttare via la chiave!"
Invitó ad Elena di uscire dalla stanza. “Odiate Aisha ma avete bisogno di lei per avere un rapporto con me! Aisha non ha bisogno di pazze come voi! Sono io che corro da lei! Ora fuori da qui o ti sbatto a calci nel sedere!"
"Me la pagherai cara, maledetto!"
Se né andò là bionda sbattendo la porta.

*****

Si faceva notare da tutti; si voltarono per vederla.
Aisha aveva una bellezza ipnotica e Annalisa sorrise pensando ad Antonio. Geloso com'era, avrebbe lanciato un'occhiataccia e magari avrebbe risposto anche per rime.
Quella mattina decisero di fare un giro nel centro storico di Lecce e la bella interprete pensó ai momenti passati con Antonio.
Divenne scura in volto e Annalisa lo notó. Non fece in tempo di domandarle come stesse che si avvicinò un uomo sulla cinquantina di bella presenza:moro con due grandi occhi tendenti al verde.
"Ciao Annalisa!"-la salutó con un bacio sulla guancia-"Quando siete arrivati?"
"Ciao! Ieri pomeriggio! Come stai?"-domandò sorridendo.
"Bene Anna!"-poi si voltó verso Aisha, che rimase in disparte-"Non mi dire che questa bella ragazza è Aisha?"
"Si, è Aisha!"
La donna arricció il naso confusa e l'uomo allungò la mano.
"Piacere Antonio!"
"Oh santo cielo, lo stesso nome"-rimuginó quasi annoiata.
Aisha ricambió la stretta di mano.
"Piacere mio!"
"Devo ammettere che Antonio è proprio un deficiente! Lui non è abituato ad avere rapporti con la gente!"
"Cosa?"-Annalisa guardó male Antonio e quest'ultimo scoppiò a ridere.
"Sto scherzando! Tanto i fatti parlano chiaro! Siamo cresciuti insieme e..."
Squilló il cellulare e le donne tirarono un sospiro di sollievo.
Quell'uomo non aveva fatto una buona impressione ad Aisha. Nel suo inconscio, odiava chi insultava Antonio.
"È il mio datore di lavoro! Devo andare... Domani vengo a casa di zio Cosimino!"
"Ok, a domani allora!"-asserì Anna con occhi vitrei.
"Ciao Aisha! Mi raccomando, qui a Lecce siamo dei buongustai per quanto riguarda le donne e tu sei molto bella!"-si morse il labbro.
"Grazie e ciao!"-non voleva dargli confidenza.
Appena se ne andò via, l'interprete scrutó Annalisa nervosa.
"Zio Cosimino? Chi è?"
"Figlio del fratello di mio suocero, Aisha!"
"Aspetta aspetta! Non mi dire che si chiama anche lui Antonio Conte?"-spalancò gli occhi dallo stupore.
"Si, si chiama Antonio Conte e hanno solo un anno di differenza!"
Si incamminarono verso il bar di fiducia di Annalisa e, nel mentre, ricevette un messaggio.

«Amore, sono Gianluca. Non vi posso più raggiungere perché Antonio deve accompagnare Elena ad acquistare una borsa Gucci a Bari! Lei non è abituata a prendere i mezzi!»

Annalisa sbattette i piedi e implicó in tutte le lingue del mondo.

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora