15. La verità assoluta. (parte due).

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Suonó la porta per tre volte. Giovanni annuì, guardó i presenti e, senza dire nulla, andò ad aprirla. Ada tentò di avvicinarsi all'infisso ma l'anziano bloccò.
"Ada, vado io! So chi è!"-asserì facendo il gesto con la mano di rimanere seduta.
Entró Astrid e sorrise al Trap.
Antonio non capì il motivo di quella visita e si alzò per vederci più chiaro.
"Cristina, cosa ci fai qui?"
"Antonio, ti devo parlare!"-gli occhi della rossa divennero lucidi.
"Ecco il primo miracolo di Paul Graham!"-puntualizzó il Trap con voce rauca.
"In che senso?"-Antonio ansioso indietreggió.
"Antonio, io non sono Cristina Macaluso. Io sono Astrid, Astrid Giordano!"
"ASTRID?"-i volti dei Conte erano scioccati e Antonio si mise le mani tra i capelli.
Giovanni prese la ragazza per la spalla e si sedettero sul divano.
Raccontò minuziosamente il suo calvario.
Ada, da mamma chiocciola, pianse a dirotto e pensó a quanta sofferenza abbia potuto subire.
Il viso del tecnico divenne pallido e guardó il suo maestro.
"...il secondo miracolo invece?"
Anche Giovanni non riuscì a rimanere lucido e scoppiò in lacrime. Astrid accarezzò la sua spalla destra e guardó Antonio.
"Si chiama Aisha Sorrentini ed è viva!"
La rossa raccontó il calvario della giovane interprete e del piano losco della sua ex moglie.
Ebbe un mancamento ma i fratelli lo presero in tempo.
Cosimino ebbe le palpitazioni e sua moglie cercó di calmarlo.
L'allenatore aprì gli occhi e non riuscì a parlare. Uscì da casa senza dire nulla.

Era completamente sparito, nessuno riusciva a trovare Antonio.
Aveva scoperto tutti gli imbrogli e gli inganni subìti ancora una volta per colpa di Elisabetta.
Aveva finto un tumore per tenerlo separato dalla donna che più aveva amato in vita sua: la sua Aisha.
"Cuore stupido e maledetto" si ripeté tra sé e sé.
Ancora una volta si era fidato ma scoperta della verità, si sentì uno stupido.
Ebbe la sensazione di essere stato preso in giro da tutto e da tutti: dalla vita, dal fato e persino da quelle persone che riteneva parte integrante della sua vita.
Si sentì preso in giro da Carlo, dal Trap e persino da lei, Aisha.
Era sfinito fisicamente e mentalmente. Si sedette su una panchina di legno del Hyde-Park. Il volto era stanco, rigato dalle lacrime. Aveva persino vomitato dal forte senso di nausea.
"Antonio caro, finalmente ti ho trovato!"-Giovanni riuscì a trovarlo ma Antonio non riuscì a tranquillizzarsi-"Cosa hai fatto alla mano? Mio Dio, stai sanguinando!"
La mano destra era coperta di sangue.
"Ho dato un pugno alla panchina dalla rabbia!"-proferì il tecnico volgendo lo sguardo verso l'anziano maestro-"Cosa ho fatto di male nella vita? Quale altro debito dovrò ancora pagare da essa?"
Pronunciò quelle parole singhiozzando.
Giovanni l'abbracció forte ma Antonio era rigido dall'ansia e dagli attacchi di panico.
"Caro, ti prego ascoltami! Se mi vuoi davvero bene come un padre, lasciami spiegare! Non immagini quanto mi sia costato nasconderti la verità assoluta su Aisha! I sensi di colpa mi hanno logorato per un anno intero! Dio e Paola ne sono testimoni. Perdonaci se puoi, ti prego!"
Antonio alzò lo sguardo tremante.
"Dov'è lei adesso?"
"Qui a Londra, te la senti di vederla?"
Un turbine di emozioni invase Antonio, perdendo il senso della ragione.
"Aisha è qui al parco. È nascosta dietro a questi grandi alberi! Aspetta solo il tuo consenso..."
Antonio si alzò, si avvicinò lungo la riva del fiume, fece un lungo sospiro e acconsentì. Il Trap cercó con lo sguardo la donna e trovandola, fece cenno di farsi avanti.
"AMORE MIO!"
Antonio cadde in ginocchio, sentire quella voce fu un colpo al cuore.
Pianse.
Era bella da morire, una dea greca. Non era una visione ma era proprio Aisha.
La donna corse dolcemente da lui, cercó di abbracciarlo ma l'uomo si scostò non riusciva a guardarla negli occhi.
"Cazzo Aisha! Perché? Perché proprio ora che iniziavo ad essere felice? Perché maledizione!?" ribatté l'allenatore scuotendo la donna per le spalle.
Aisha era spaventata, non aveva mai visto Antonio così arrabbiato.
"L'unica cosa che ricordo era lo stadio pieno. Io che correvo verso di te per abbracciarti, ma Elisabetta ti baciava con ardore.
Ricordo l'aggressione, ricordo i colpi al pancione, ricordo la paura, ricordo il dolore, ricordo il sangue e poi il buio più totale!"
"Ti sei voluta vendicare di me! Di aver fatto entrare nelle nostre vite, ancora una volta, la mia ex moglie! Ti sei vendicata del bacio sparendo del tutto!"
"Che cazzo dici, Antonio! Io ho subìto un trauma! Sembravo una bambola di plastica! La testa mi barcollava avanti e indietro! Non parlavo, non riuscivo a reagire ed ero del tutto immobile! Ero balbuziente, comunicavo con lavagnetta e gessetto, ho avuto un esaurimento nervoso, credendo che mia figlia fosse morta e che tu te ne fossi andato per sempre da me! Questo io sapevo, Antonio! Lo capisci, cazzo! Questo io sapevo, dannazione!"
"Antonio..." il Trap scalpitó davanti a quella litigata.
"Non si intrometta maestro, per favore! Io adesso sono felice, Aisha! Ho un'altra donna che si chiama Elena! L'amo con tutto me stesso!Non c'è più posto per te nel mio cuore!"
Antonio sapeva benissimo di mentire a se stesso ma ormai non poteva più tirarsi indietro.
Aisha deglutì e trattenne le lacrime. "Capisco, è giusto che sia così! Sapevi che io fossi morta! Hai fatto bene a rifarti una vita e meriti di essere felice! Questa Elena è davvero una donna fortunata. Non sono come Elisabetta che ci ha reso la vita impossibile e ha sfasciato la nostra relazione. A differenza di questa persona, io vi do la mia benedizione. Ti chiedo solo una cosa..."
Dalla sua borsa uscì una fotografia della piccolina e la strinse forte a sé.
"Antonio, fammi vedere Jasmine! Dammi la possibilità di poterla crescere,ti prego! Fammi essere sua madre in tutto e per tutto!"
Aisha era esasperata, si morse il labbro inferiore dal nervoso.
"Buona vita, Antonio! Ti auguro ogni bene!"
La donna si girò, non riuscì a trattenere le lacrime e corse via.
Il Trap la seguì a ruota.
Antonio rimase solo in riva al fiume a mangiarsi le mani.
Strani pensieri si stavano impossessando della mente dell'uomo e fissó il fiume pentito.

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora