52. Il cerchio della vita.

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Ernesto Giovannini aveva rassicurato la famiglia e gli amici di Barbara, con pacatezza ed educazione, che si sarebbe preso cura della donna ospitandola a casa sua.
Il medico insistette per avere Barbara con sé; ne approfittó di prendere le ferie arretrate e soprattutto voleva trascorrere del tempo con la bionda.
I sentimenti dell'uomo crescevano di giorno in giorno e, la cosa che lo rendeva ancora più felice, era il fatto di essere ricambiato da lei.
Erano passate due settimane da quando Barbara si era sottoposta all'intervento chirurgico alla testa per rimuovere la massa tumorale, Fatima aveva fatto un lavoro eccezionale.
La convalescenza proseguiva a gonfie vele, reagiva bene alla cura terapeutica e poi Ernesto la viziava con il suo amato sushi e tanta cioccolata, amava viziarla in tutto e per tutto.
Quella mattina se ne stava in piedi davanti alla grande vetrata del salotto a contemplare il cielo di Torino che era di un azzurro limpido, socchiuse gli occhi e il dottore la raggiunse, abbracciando da dietro e lei si sentì protetta.
"A cosa pensi birbante?" Esordì l'uomo dando un bacio sulla nuca.
"A quanto sia bella la vita, Ernesto! È proprio vero che quando sei sul punto di toccare il fondo e poi hai la forza di rialzarti, vedi tutto in maniera diversa! Aprire gli occhi la mattina e svegliarsi diventa un miracolo e fare una semplice passeggiata diventa vitale!"
Il medico girò Barbara verso di lui e la guardó ammaliato.
"Sei bellissima! Poi l'ho sempre saputo che tu sei speciale e sensibile! La gente ti ha sempre etichettato come una mangia uomini ma in realtà hai solo bisogno di essere amata! Lasciati amare, Barbara!"
"Non so ancora! Non so se sono del tutto scampata alla morte, vedi Ernesto io..."
La bella bionda non terminò di parlare che Ernesto la baciò. Si lasciarono trasportare da quel bacio che diventava sempre più passionale.
"Sei la donna della mia vita! Siamo fatti per stare insieme, cucciola mia! Ti amo!" asserì Ernesto ansimando e riprendendo a baciare la donna.
In men che non si dica erano nudi, avevano voglia l'uno dell'altra e i loro corpi ardevano di passione.
La virilità di Ernesto era ormai alle stelle, premendo contro il basso ventre della donna che andò in tilt.
Il dottore prese Barbara a cavalcioni, l'adagió di schiena al muro e la penetró immediatamente. Insieme emanarono gemiti a voce viva.
Si guardarono negli occhi.
Avevamo ormai aspettato troppo a lungo, ancora un altro bacio ardente per poi dar vita alla danza dell'amore.
Gli affondi di Ernesto erano lenti e profondi, alternati da spinte veloci e forti.
Barbara non riusciva a soffocare i suoi gemiti di piacere.
"Urla per... me... piccola mia!" disse l'uomo con la voce spezzata.
Fu la mezz'ora più bella della loro vita. La bella bionda si lasciò andare ad un gemito forte e gridò di piacere più che poteva. Ernesto lasciò andare tutto il suo piacere dentro Barbara. Arrivarono insieme, sfiniti, sudati ma felici. Sdraiati sul divano, con l'uomo supino e Barbara sopra di lui, si diedero diedero un bacio mozzafiato.
"È stato tutto perfetto,proprio come immaginavo! Ho toccato il cielo con un dito!" sussurrò Ernesto felice e appagato.
"Te l'avevo promesso che sarebbe stato bellissimo!" fece da eco Barbara con il suo bellissimo sorriso.
Si addormentarono abbracciati, erano felici e innamorati.

*****

L'appartamento al quarto piano in via Giuseppe Garibaldi a Bari, era il luogo dove un gruppo di amici avevano fondato un gruppo musicale chiamato "Several".
Il destino aveva unito i ragazzi non solo grazie alla passione per la musica, ma anche grazie alle loro crisi esistenziali per gli esami da dare o non passati nella facoltà di lingue.
Dopo quindici anni di amicizia, si ritrovano tutti assieme a pochi giorni dal matrimonio di Antonio e Aisha.
La coppia decise di festeggiare alla baita, al loro nido d'amore.
Erano intorno al camino acceso, i Several erano in compagnia con i loro partner ma l'attenzione era tutta su Barbara e Ernesto, visibilmente imbarazzati.
Andrea con la sua ironia, incalzó la bionda con un sorrisetto.
"Se Lombardo è diventata rossa come un peperone, è arrivata veramente la fine del mondo!"
"Cannizzà, almeno io non chiamo Simone suino!"-rispose facendo il dito medio.
Antonio e Aisha scoppiarono a ridere forte, ricordando la scena accaduta tre anni indietro.
Astrid guardò la coppia incuriosita.
"Una domanda... Come avete scoperto questa baita?"
Gli occhi azzurri di Antonio si illuminarono e guardò il fuoco "Così, puro caso! L'ho nominata la baita dell'amore perché in questo luogo ci siamo lasciati andare da innamorati certi!"
"Bravo amore, innamorati certi!"-continuó Aisha abbracciando il suo futuro marito.
"Certo, perché al compleanno di Giulia Mancini, nel 2015, era già successo qualcosa!" burló Barbara.
La sua pungente schiettezza non era affatto cambiata. Paolo scosse il capo.
"Barbara, sei proprio sicura?"
"Certo, Aisha rientró a casa nera ma soddisfatta! Andò a dormire vestita talmente era distrutta!"
"Confermo le parole di Barbie, sono testimone!" appoggió Andrea ridendo sotto i baffi.
Paolo fece spallucce e guardò Aisha.
"Scusami Aisha perché hai deciso di andartene via prima?"
"Rispondo io, perché c'ero io alla festa!"-affermò Antonio.
La bella interprete si alzó e andò vicino al camino scrutando i suoi amici.
"Ho avuto subito un colpo di fulmine per mio marito ma anche per lui era la stessa cosa! Eravamo solo troppo orgogliosi!"
La parola marito suscitò in Antonio gioia e commozione, ripensó a quel strano 27 dicembre ma per lui era stato il giorno più bello della sua vita.

27 dicembre 2015
Ore 00:15

Camminó con passo deciso sul ciglio della strada imprecando contro gli uomini, non importava della loro posizione economica ma per Aisha erano tutti dei casi umani.
L'ultima volta che aveva visto Antonio era stato in Turchia a casa dei suoi nonni materni.
La strada era buia ma Aisha accese la torcia del cellulare per farsi luce durante il tragitto.
Un auto di grossa cilindrata attivó gli anabbaglianti per richiamare la sua attenzione, lei si voltò ed era Antonio. Sbatté i piedi e incominciò a sbruffare.
"Cosa vuoi? Non sono più l'eterna seconda scelta ma la terza? Sono retrocessa ai preliminari della tua Champions league, Conte?"
Il tecnico roteó gli occhi "Non vedi che è pericoloso?"
"È molto più pericoloso incontrare i casi umani!"
"Dai su, qui siamo fuori città!"
Antonio aprì la portella del lato passeggero e, con il muso, Aisha salì.
Per cinque minuti abbondanti, non voló mezza parola. La mora evitó persino di guardarlo.
"Aisha, possiamo parlare come persone adulte? Mi sono espresso male!"
Lei era inerme e non rispose. Si voltò verso il finestrino, mettendogli le spalle.
"Hai perso la lingua? Ne sai parlare dieci e non mi rispondi nemmeno con una?"
"Ich sage es dir auf Deutsch, du bist ein Idiot! (Te lo dico in tedesco, sei cretino!)"-ammonì senza voltare le spalle.
"Cosa hai detto?"
"Tu hai detto di rispondere con qualsiasi lingua e ti ho risposto, signor modesto!"
"Forse meglio che mi fermo..."
Il CT si fermò in una strada serrata per nulla illuminata e accese le luci.
"Voltati! Sei una persona adulta o sei coetanea a mia figlia?"
Finalmente Aisha si voltò e lo guardò negli occhi, fortunatamente era un bel spettacolo da vedere.
Cercò di non farsi distrarre e continuò a guardarlo malissimo.
"Sicuramente avrà più cervello del padre!"
L'uomo si avvicinó con il busto senza rispondere, era un palmo dal volto di Aisha.
Lei deglutì, si sentì nuda davanti a quello sguardo carico di passione.
"Ora sei tu a non rispondermi, devi rispondermi in dialetto leccese?"
"La mia interprete... ete propiu beddhra!"
"Eh? Vedi che lo capisco e..."
Antonio prese il viso di Aisha e diede un bacio mozzafiato da togliere letteralmente il respiro.
Lei non riuscì a reagire perché nessun uomo l'aveva baciata con tanta passione.
Il tecnicó abbassò il sedile del lato passeggero e si mise sopra di Aisha.
Entrambi avevano la nominata di essere abbastanza riservati ma quella sera la passione prese il sopravvento.
Tolsero gli indumenti velocemente ed erano già completamente nudi.
Antonio desiderava Aisha fin dal primo giorno.
La baciò continuamente finché la penetró. Gemetterro come forsennati, senza badare che erano in un luogo pubblico.
Fu la mezz'ora più bella della loro vita fino a che arrivarono entrambi.
Antonio tornó al suo posto e appoggiò la testa sul sedile con l'affanno. Aisha si stava già vestendo e iniziò anche a lui a vestirsi.

L'imbarazzo si tagliava con il coltello fino a quando Aisha vide un'insegna stradale con su scritto Torino. Si schiarì la voce.
"Hai sbagliato mestiere, dovevi fare il porno star ma siccome sei stupido, meglio di no!"
"Cosa? Ah si? Guarda, sei una bomba a letto e sei sexy da morire ma come insegnante sei proprio acida!"
"Acida? Ah si? Se il tuo cervello fosse grande quanto il tuo membro, staresti il numero uno in inglese!"
"Mi stai dicendo che sono una testa di cazzo?"-sbraitó Antonio.
"Oltre al porno attore, potresti fare il mago! Sei perspicace, Conte!"

Tutti i several, compresi i loro compagni, scoppiarono in una risata generale. Antonio si alzó e andò vicino alla sua Aisha.
"Amo il lato comico di mia moglie! Non vedo l'ora di portarti sull'altare, amore mio!"
"Amore, manca poco e sarò presto la signora Conte!"
Si diedero un dolce bacio a stampo ma Andrea strilló.
"Un attimo, non è che avete un rapporto davanti a noi?"
"Tranquillo Andrea, mi è bastata la tua esperienza con il tuo suino Simone!"

Testa, Cuore, Gambe. La verità. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora