23. Un Conte di troppo.

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L'essere mamma portò Aisha ad essere molto più razionale e non ragionare più di pancia; in quella strana vacanza nel Salento cercó di evitare Antonio il più possibile e stare solo in compagnia della bambina.
Con Annalisa, erano sedute sulle sdraio a prendersi il sole e le loro piccole si erano addormentate assieme sul lettino abbracciate.
"Aisha"-Annalisa notó la donna in tutto il suo splendore,era davvero bellissima-"Finalmente hai indossato questo costume! Sei una dea greca!"
"Lo so che avresti rotto le scatole, tesoro!"-rispose scherzosamente, alzandosi gli occhiali da sole.
"Vai a farti un tuffo!"
Le due donne scrutarono Antonio e Gianluca in riva al mare. Elena era sul lettino al cellulare con la sua migliore amica.
"Ma c'è Antonio, Anna!"-Aisha era perplessa.
"E quindi? Non è il padrone del mare!"-si avvicinò con il busto facendo un sorriso beffardo-"Cazzo Aisha, è il tuo ex e deve rosicare come un matto!"
Non rispose ma andò in spiaggia senza pensarci. La sua razionalità si era già fatta fottere.
Entró in acqua sensualmente facendosi notare dai ragazzi, rimasti ammaliati dalla sua bellezza eterea.
Indossava un bikini nero dove evidenziavano le sue forme e i lunghi capelli raccolti in uno chignon alto.
Gianluca notó Antonio nervoso; iniziò a mangiarsi le unghie e si toccó continuamente la punta del naso.
"Antó, che ti prende? Per caso Elena è incinta?"-burló. Voleva provocarlo.
"Tutti la guardano! Tutti! Ora ammazzo tutti! 'sti depravati!"
"Ma no! Elena è al cellulare!"-si voltó sulla spiaggia e guardó la ragazza al cellulare.
"Gianlù, non capisci un cazzo! Aisha! Dico Aisha!"-lo prese per la testa, facendo voltare su Aisha-"Vedi! Ha messo la brasiliana! Anzi non la guardare!"
"Antonio, sei fidanzato! Lei ha il diritto di rifarsi una vita! È giovane e bella!"
"Non sono fidanzato! Non lo sono più!"-urlò guardando Aisha tuffandosi.
"Da quando?"-Gianluca ebbe la conferma che Antonio fosse geloso e innamorato di lei.
"Da quando è arrivata Aisha!"
Come una sirena, Aisha uscì dall'acqua e si tolse l'elastico dei capelli.
Un ragazzo sulla trentina, moro, fisico palestrato e barba incolta fece un applauso e si avvicinò ad Aisha, intenta a sistemarsi i suoi lunghi capelli.
"Ciao! Non so se è più bello il mare di Porto Cesareo o te!"
"Molto probabilmente il mare!"-abbozzó un sorriso, pensó al consiglio di Annalisa.
"No, tu sei una sirena! Non ho mai visto una donna più bella di te! Piacere, Charly!"-allungò la mano e sorrise mostrando la sua dentatura perfetta.
"Piacere Aisha!"
Gianluca socchiuse gli occhi, contó fino a tre e poi li aprì:vide il volto di Antonio ricco di collera, non l'aveva mai visto così arrabbiato e nervoso.
"Che bel ragazzo! Assomiglia a Maluma!"-azzardó, la bomba era stata innescata.
"Vieni con me e non fiatare! Devo sentire cosa dice quel figlio di puttana!"
Prese il fratello con forza dal polso e vide sua moglie Annalisa sbellicarsi dalla risate.
Charly Hatley era un modello di origine francese ma residente a Milano.
Sapeva parlare cinque lingue, suonare il basso elettrico e amava la letteratura classica.
Lavorava per Giorgio Armani come modello e si trovava a Porto Cesareo per alcuni scatti.
Antonio era furibondo perché quel ragazzo era perfetto.
"Dai basta inseguirli! Stanno parlando del più e del meno!"-Gianluca bloccò Antonio per la mano-"Guarda, si stanno salutando!"
Con educazione e gentilezza, Charly salutó Aisha con due baci sulla guancia.
Il tecnico non disse più nulla e decise di farsi una nuotata.
Se ne pentì di essere andato al mare quella mattina.

*****


Le sere d'estate a Porto Cesareo erano davvero stupende, la brezza marina e il cielo stellato con qualche nuvola, rendevano il tutto bello ma anche malinconico.
Così si sentivano Antonio e Aisha; vicini ma al contempo divisi.
Le cene al falò erano d'obbligo per i Conte e, in quella sera del 15 Luglio, ancor di più; si festeggiava il compleanno della piccola Emma, terzogenita di Gianluca e Annalisa.
"Le pizzeee! Le pizzeee!" urlarono in coro Martina, Chiara e Vittoria felici come non mai.
"Che bello si mangia!" asserì Aisha contenta come una bambina, accarezzando dolcemente i riccioli della sua piccola Jasmine.
"Beata te, Aisha! Puoi mangiare di tutto e non ingrassare mai! Quanto sei fortunata!" ammonì Annalisa mentre sistemava i viveri sui tavolini bassi.
"Già... Proprio fortunata..." farfuglió la bella mora col capo chino, osservando Antonio seduto di fronte a lei, era intento a chiacchierare con Adriano, l'amico di sempre. Anche il tecnico la osservava con la coda dell'occhio.
"Che buon profumino! Avanti diamoci dentro! Queste squisitezze aspettano solo di essere mangiate!" sottolineó Gianluca con enfasi.
I presenti presero un colpo quando videro una figura in lontananza perché gli invitati erano tutti all'appello.
"Buonasera a tutti! Ecco a voi l'unico e l'originale Antonio Conte da Lecce, essendo nato prima poi! L'altro è solo una fotocopia!" esordì l'omonimo cugino sghignazzando.
"Che cazzo ci fai qui?" Antonio stava iniziando ad innervosirsi.
"Il solito scassacazzo sei, cugino... Calmati!" si diresse verso Aisha e poi si sedette accanto.
"Ciao meraviglia delle meraviglie! Dea greca.. Ops! Dovrei dire Dea turca semmai!" scoppiò a ridere solo lui mentre tutti gli altri erano nauseati.
"Io lo prendo a calci in culo, Adrià"
"Calmati Antó, lo sai che tuo cugino gode a provocare il tuo sistema nervoso"
"Lo ammazzo se la tocca! Giuro che lo riempio di botte!" il tecnico era in preda alla collera più totale ma non voleva far scenate per rispetto e per amore di Aisha. Sarebbe caduto lui in torto e non suo cugino.
Per fortuna quella sera non c'era Elena, era rimasta in camera a cenare e smanettare su Instagram.
Aisha posò lo sguardo su Antonio e sorrise e l'allenatore ricambió il sorriso, avrebbe tanto desiderato scappare via con lei, lontano da tutto e da tutti.
"Cugino fotocopia, è vero che hai baciato la tua ex moglie dentro ad una Smart?"
Aisha era veramente allibita. Quel Antonio Conte era davvero una serpe. Non era per niente "un Conte".
"Ammetto che è stata la sfortuna più grande della mia vita! L'unica cosa bella che ho avuto da lei è stata mia figlia Vittoria!" rispose l'allenatore cercando di mantenere la calma.
"Adriano, racconta alla bona dea turca il rapporto tra Antonio "numero due" e le macchine:pessimo, come quello che ha con le donne!" strombazzó l'uomo odorando i capelli di Aisha con sfrontatezza.
Persino l'amico si sentì totalmente in imbarazzo.
"Mi ispiri tanto sesso..." gli sussurrò all'orecchio dell'interprete.
Lei si stava seriamente innervosendo, ma preferì subire, altrimenti Antonio l'avrebbe ammazzato di botte, anche se avesse tutte le ragioni del mondo per farlo.
"Sapete, mio cugino, l'allenatore migliore al mondo, aveva una Porche e, durante un forte maltempo, mentre guidava, pioveva così forte che ebbe paura di annegare!". Rise di gusto, era davvero ignobile.
"Sei disgustoso Antonio! Ora basta!!" Gianluca era uno che non perdeva mai le staffe ma quella volta era lui che voleva prendere il cugino a calci nel sedere.
"Scusate, mi è passata la fame! Tolgo il disturbo, non mi sento tanto bene!" il tecnico preferì andare via.
Era l'umiliazione più grande della sua vita.
"Anna, mi terresti Jasmine?"
"Certo cara, vai!" la bionda capì tutto e Aisha si alzò andando verso il suo amato.
Antonio gettò il suo cappello di paglia sulla sabbia, Aisha lo riprese e corse verso di lui.
"Antonio, aspetta!" D'istinto, lo abbracciò forte e lui si lasciò andare in un pianto.
Antonio non stava più bene mentalmente e, la sicurezza che l'aveva sempre contraddistinto, non esisteva più.
Viveva di ansia e di paura.
"Non sono un mostro, Aisha! Sono stanco! Stanco di essere deriso, insultato e sbeffeggiato!" disse sìnghiozzando.
"Tu sei forte Antonio, ricordatelo!"
"Sono stanco di essere forte! Voglio essere debole ogni tanto, senza essere giudicato!"
"Chi ti giudica vuole essere come te ma tanto non ci riusciranno mai! Tuo cugino ha solo una vita vuota! Non è arrivato dove sei arrivato tu! Guardati dentro, Antonio! Non te ne accorgi, ma tu sei una bellissima persona!"
Aisha sentì tutte quelle parole e gliele proferì accarezzando dolcemente il suo viso.
Ci fu un dolcissimo bacio a stampo, spontaneo.
La tentazione di andare a letto insieme era alta ma decisero di dividersi e di andare ognuno nelle proprie camere.

*****

L'aria salmastra, l'alba dai mille colori, il mare del Salento che virava dall'azzurro fino al verde acqua, c'era una bellissima donna che, la sera prima, si era baciata con l'uomo che amava tanto ma non poteva starci insieme perché c'era sempre qualcuno che metteva il bastone tra le ruote.
Aisha passeggió sul bagnasciuga e contempló il mare.
Sulla spiaggia non c'era nessuno, nemmeno un'anima viva e decise di cantare "Stay with me" di Sam Smith.
Il canto era la sua valvola di sfogo e stava attraversando uno dei periodi più brutti della sua vita.
In lontananza, vide un grosso tronco vicino alla riva e si sedette.
Socchiuse gli occhi e incominciò a piangere per frustrazione, per sofferenza e per rabbia; mancava Antonio, mancava il suo Antonio, l'uomo che amava con tutta sé stessa, ma doveva dimenticarlo e sembrava impossibile.
Lungo il braccio sinistro percepì una mano ma non si spaventò, continuó a cantare con tutto il tormento che aveva dentro.
La mano lentamente andò sul suo viso minuto umido e Aisha aprì lentamente gli occhi...era proprio Antonio.
Lei rimase impassibile, continuò a cantare e l'uomo era emozionato.
I loro occhi erano due calamite, non potevano vivere senza i loro sguardi e senza il contatto fisico.
Aisha accarezzò il suo viso e si avvicinò a lui.
Antonio, al contempo, appoggiò la sua fronte contro la sua e ansimó.
Lei terminó la canzone sfiorando le sue labbra e Antonio la baciò dolcemente.
Era tutto perfetto, era tutto un sogno e sembrava che il tempo fosse tornato indietro di un anno.
Lei si mise sulle sue gambe e lui prese il suo viso tra le mani.
Il baciò si trasformò ardente e si sdraiarono sulla sabbia.
Quando l'uomo cercó di scostare il bikini, il suo cellulare incominciò a squillare.
"Tranquillo Antonio, rispondi..."-prese parola Aisha con un tono malinconico.
"Aisha..."
Il cellulare era sulla sabbia e lesse il nome di Elena.
Decise di alzarsi e andarsene via senza proferire parola. Antonio dalla rabbia, chiuse la chiamata e la guardó in lontananza.
"Aisha, perché non capisci che io ti amo più della mia stessa vita? Perché non lo capisci?"
Non voleva inseguirla e non voleva discutere con lei.
"Oramai non ha più senso, devo parlare con Elena! Se ne deve andare via da qui!"
Se ne andò dal lato opposto, si voltó ogni tanto per vederla e sorrise:Aisha decise di farsi un tuffo in acqua.
La sua bellezza era ammaliante, era incantevole, era una Dea.
Camminò velocemente verso la villa con un solo pensiero:tornare insieme in maniera definitiva con Aisha.

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