MEGAN'S POV.
"Megan!" urlò Alfred abbracciandomi.
Ricambiai il suo abbraccio titubante. Anche la regina corse e a salutare me e Heahmund. Senza aver bisogno di parole stavano ponendo le basi per un matrimonio già stabilito in passato. Io e Headmund avevamo alleanze importanti che favorivano gli inglesi soprattutto in guerra.
"Sei salva. Credevo ti avessero uccisa!" Mi salutò Alfred facendomi strada nel castello.
"Sì, in realtà Bjorn e il suo esercito mi hanno salvata." Mentii.
"Devo tutto a Björn allora..." sussurrò piano.
Lo fece avvicinare e si rivolse a lui:
"Björn, tu hai salvato la mia più cara amica. È ora che ricambi. Tu , tua madre, tuo fratello e Torvi resterete sotto la mia protezione. Sentitevi anche a casa vostra. Con il mio rispetto, mia lady Megan di Sherborne..." mi salutò baciandomi una mano.
Avevo le guance di fuoco. Dovevo inchinarmi io dinanzi a lui e non viceversa!
Si allontanò con alcuni consiglieri. Quasi dispiaciuto di non poter intrattenersi di più.
Respiravo un aria familiare, ma era una sorta di cella per me. Stavano per richiudermi in gabbia. E un vuoto nel mio petto, non faceva che farmi pensare ad Ivar.
"Si è messo contro il suo popolo per te. Penso che con due parole abbia superato Ivar di una spanna. Poi non so..." si intromise Björn provando a calmarmi ma ero persa nei miei pensieri.
"Sì, forse hai ragione." Sussurrai.
"Qui ti amano tutti, i norreni ti odiavano. Credo che sia questo il motivo per cui abbia scelto Freydis. Tiene troppo al trono per far nascere dispute per il suo matrimonio con una cristiana." Mi agitò Björn.
Lo sapevo ed era vero. Ma il fatto che non me ne avesse parlato ! Quello mi feriva. Mi aveva illusa e aveva agito alle mie spalle."Stai dicendo questo soltanto perché odi tuo fratello e perché vuoi salvarti sotto la protezione di Alfred." insinuai.
"Attenta! Non sono un codardo. Se sono qui è soltanto per prendermi il trono che mi aspetta una volta guarito, non per paura di mio fratello. Non è colpa mia se ti sei venduta ad Alfred soltanto per ripicca nei confronti di Ivar." mi provocò. E ci riuscì, eccome se ci riuscì.
"Non mi sono venduta a nessuno. Forse sei abituato a cambiare così tante mogli che non sai più cosa sia l'amore. Ma io sì, ed amo tuo fratello. Non me ne vergogno. Se la sua felicità è Freydis allora me ne farò una ragione e farò a meno di entrambi. Alfred è sempre stato un buon amico per me, nonostante mio fratello e il matrimonio forzato me lo abbiano fatto odiare alcune volte. Ma definire una vendita il mio ritorno qui, sarebbe un'offesa alla nostra amicizia." risposi mantenendo la calma.
"So cosa provi per Ivar e mi dispiace essere stato brusco con te. Il mio primo amore mi ha abbandonato lasciandomi soltanto nostra figlia come ricordo. Come pensi che sia stato? E' scappata senza dirmi nulla. Io lo considero un tradimento a tutti gli effetti, proprio come il tuo. Se tocchi qui..." iniziò posandomi una mano sul petto, "esiste ancora un cuore che batte. Non è spezzato come credi che sia."
Mi sbilanciai troppo e non lo lasciai terminare che lo abbracciai. Quella conversazione mi stava dando un barlume di speranza. Non mi sarei lasciata scalfire da attimi di debolezza.
"Mi dispiace aver detto che ti sei venduta. Lo stai facendo per tuo fratello, magari anche Ivar facesse lo stesso con me." continuò guadagnandosi il mio assenso.
"Non preoccuparti. Solo... vorrei che tu mi aiutassi..." proposi agitata.
"Certo... in cosa?"
"Ad indagare su Heahmund e Lagertha!"
E così iniziarono le mie ricerche... Mi chiedevo solo cosa stesse facendo Ivar in quel momento.
IVAR'S POV.
"Non sei riuscito a convincerla. Solo un pazzo come te avrebbe accettato la tua offerta." mi rinfacciò Hvitserk credendo non lo sapessi.
"Hvisterk, soltanto perché a te lei piace, non vuol dire che debba restare qui per sempre!" gli urlai contro sperando di reprimere così la rabbia che provavo.
"Lei ti amava, Ivar. Tu l'hai lasciata per una schiava che come ha tradito lei potrà farlo benissimo con te!" mi rinfacciò.
Freydis non poteva tradirmi, l'avrei uccisa con le mie stesse mani.
"E' così testarda. La detesto!" urlai riferendomi a Megan. Se n'era andata e non sapevo bene ancora dove. Speravo tanto non fosse né con Björn né con Alfred. Loro l'avrebbero appoggiata contro di me.
"Devi smetterla di allontanare le persone che ami." sospirò.
Amare... amavo davvero Megan? Si può mai amare una persona e scegliere di sposarne un'altra? In realtà diverse volte avevo immaginato Megan con il futuro re di Kattegat tra le braccia e non Freydis.
"Domani mi sposo, amerò qualcun altro." mentii appoggiandomi al tavolo dinanzi a noi.
"Non credo, Ivar. Megan ti perseguiterà, e la sua assenza qui non farà che peggiorare la situazione. La vedrai ovunque, proverai a sfiorarla ma non sarà che un fantasma..." iniziò.
Basta, basta, basta...
"Magari tornerà. Tornerà con l'anello di Alfred al dito e conquisterà Kattegat... e tu non sarai che un giocattolo tra le loro mani e osserverai come Alfred la sfiora, la bacia... perché allora sarà solo sua..."
Basta, basta, basta...
"Basta!" sbraitai buttando all'aria tutto ciò che c'era sul tavolo.
"Jakob! Ti ordino di andare a York e riportare Megan qui. Parti ora!" urlai a Jakob che ormai la conosceva bene.
"Non puoi, Ivar. Così la ferirai soltanto. Non puoi essere così egoista da voler anche il suo male.", Hvitserk non aveva tutti i torti. Non potevo farle del male. Non più di quel che già le avevo causato.
"Allora se ne resti lì ma giuro, che non appena avrò notizie del suo matrimonio con Alfred, manderò Jakob a prenderla."
"Va bene. Meglio che tu le dia un pò di tempo." sussurrò Hvitserk quando improvvisamente il suo sguardo si spostò verso la porta e il suo volto si incupì contrariato.
"Cosa è successo?" urlò Freydis guardando il casino che avevo combinato.
"Ansia per il matrimonio, tranquilla Freydis. Muore dalla voglia di sposarti." ci provocò Hvitserk .
Freydis stava vivendo chiaramente la tensione. Complice il suo chiaro ed effettivo tradimento. Hvitserk non si fidava di lei. E , per quanto strano e assurdo, Jakob era dalla parte di Megan.
"Prometto che riuscirò a fartela dimenticare." sussurrò al mio orecchio rabbrividendomi. Non mi piaceva il paragone azzardatissimo con lei.
Mi staccai dal suo tocco e mi allontanai.
Mi chiedevo solo cosa stesse facendo Megan in quel momento.
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Love and Fear
Historical FictionMegan ha 17 anni ed è la sorella del vescovo Heahmund di Sherborne. Siamo nel IX secolo dopo cristo e i Pagani attaccano il Wessex e invadono York. Megan è così forte e testarda da manipolare e prendersi gioco di chi le sta attorno. Non a caso riesc...