MEGAN'S POV.
Finalmente il giorno del ballo arrivò. Tutto era perfetto. Dalle luci delle candele ai lampadari, ai colori dei banconi che avevo fatto porre ai lati della navata lasciando il centro libero per i balli.
Katherine, di cui non mi fidavo per nulla, mi aveva aiutato a prepararmi. L'abito dorato mi calzava a pennello, nonostante lei volesse sistemarmi i capelli in due trecce laterali, la convinsi a lasciarli sciolti e lisci come piacevano a me.
"Sei incantevole" si complimentò.
"L'ultima persona che me lo ha detto mi ha tradito, quindi meno lusinghe se vuoi restare al mio fianco." La redarguii rattristandola.
Odiavo comportarmi in quel modo. Al momento era la mia unica difesa.
Andrà tutto bene Megan.
Continuavo a ripetermi fino all' esasperazione. Tutto nella mia vita stava andando a rotoli ed io mi preoccupavo di uno stupido ballo. Purtroppo anche la mia unica distrazione.
Mio fratello mi portò una collana di perle. Gli mentii dicendogli di aver perso quella precedente. In realtà l'avevo regalata a quella misera donna. Ivar gliene avrebbe sicuramente regalate altre cento.
"Le perle portano lacrime..." profetizzai come sempre. Eppure mio fratello continuava a prendermi in giro chiamandomi credulona, "una vera cristiana non crede alle dicerie."
Gli credetti e mi lasciai convincere dalle sue belle parole.
Arrivammo alla sala per il ballo. Ero accompagnata da mio fratello. Stranamente c'erano delle guardie a sorvegliare le porte, non mi spiegavo il perché.
"È soltanto per sicurezza. Ci proteggeranno da eventuali attacchi." Risolse i miei dubbi Alfred poco dopo.
"Non ti fidi di Björn?" Domandai incredula ma mi sbagliavo.
"Sì, ma non mi fido di Ivar. Potrebbe essere sulle tracce del fratello." Rivelò.
Aveva ragione. Ivar era sulle tracce di Björn e probabilmente anche sulle mie.
"Ma non accadrà nulla. Tranquilla. Non ti catturerà di nuovo. Non ora che sei sotto la mia protezione." Sussurrò dolcemente posandomi un bacio sulla guancia.
Quel gesto mi provocò una sensazione spiacevole allo stomaco. Mi voltai in cerca di Björn o mio fratello ma non vidi nessuno dei due.
"Posso chiedere un ballo alla più bella di tutto il Wessex?" Mi domandò poi prendendomi per mano. Mi trascinò al centro della sala e con le braccia mi strinse a sè per ballare la canzone improvvisata dal trovatore col liuto. Era in provenzale, non capivo ciò che stesse cantando ma ero certa fosse una canzone d'amore.
Odiavo essere considerata soltanto per la mia "bellezza". Speravo almeno Alfred non lo facesse. E invece... lo faceva anche per i miei possedimenti. Sapevo che anche per lui io ero soltanto un'amica. La madre, come mio fratello, stava dando le giuste pressioni per questo matrimonio.
La sala era piena, tutti gli ospiti si accingevano a noi per non perdersi neanche un momento del nostro innamoramento. Quando la prima canzone finì, mi apprestai a prendere qualcosa da bere quando la mano di Alfred mi bloccò.
Tutto mi aspettavo tranne di vederlo inginocchiato, ai miei piedi, con un anello di fidanzamento tra le mani.
"Vuoi essere la mia regina? E che possa durare in eterno..."
Gli ospiti aspettavano emozionati una mia risposta.
Avevo il fiato bloccato, non riuscivo a respirare e mi voltai a cercare l'appoggio di Björn che non arrivò.
Dov'era finito?
Sussurrai un flebile sì che spinse Alfred a baciarmi e la folla in un tumulto di grida e applausi. Osservai il volto entusiasta della regina Judith e trattenni le lacrime a quel gesto così forzato.
Mi convinsi a bere del vino, e ci riuscii , dopo una lunga fila di spintoni degli ospiti che si congratulavano con la futura regina.
Bevvi tutto il vino in un sorso... e ancora un altro bicchiere.
"A quanto pare i tuoi amici norreni non sono così garbati e fedeli come credevi, Megan. Nessuno di loro è qui in questo momento." Mi provocò la regina Judith.
Mi voltai e notai che neanche mio fratello aveva assistito alla proposta di matrimonio. Mancavano tutti.
Abbandonai la regina senza degnarla di una risposta e mi allontanai da quel ricevimento che si stava rivelando orribile.
Corsi nelle stanze di Björn e quando lo trovai a petto nudo, al centro della stanza, mi arrabbiai da morire.
"Non ti sei neanche degnato di vestirti! Era questa la promessa?! Cos'era? Una provocazione alla corona inglese? Bene. Grandioso. Allora sappi che è stato anche un affronto nei miei confronti!" gli urlai mentre sentivo le guance andare a fuoco per il vino.
"Megan, dimmi che stai scherzando?! Mi sono appena spogliato perché il tuo amico ha lasciato le guardie all'ingresso per non farci entrare!" Urlò a sua volta spiazzandomi.
Mi bloccai dinanzi alle sue parole. Ora tutto quel tumulto aveva più senso.
"È impossibile! Io non avrei mai accettato di sposarlo se lo avessi saputo." Gli rivelai con le lacrime agli occhi.
"Ti ha chiesto di sposarlo?" Domandò improvvisamente calmo agitando me.
"Sì. Vi cercavo e mi sono ritrovata sola dinanzi a quella situazione. Credevo mi aveste abbandonata!" Sussurrai piano.
Björn si avvicinò piano e accarezzò la mia mano. Sentivo il cuore uscirmi dal petto. Per l'agitazione, quel poco vino che avevo bevuto... la presenza di Björn a dorso nudo non mi facilitava di certo la situazione.
"Mi dispiace, Meg. Avrei voluto esserci e supportarti. Ho combinato un casino pur di entrare ma non ci sono riuscito." Rivelò provocando un sussulto nel mio cuore.
"Mi sembra un sogno. Appena mi ha chiesto di sposarlo mi sono voltata a cercarti e tu non c'eri. Anche dopo aver accettato, tu continuavi a balenarmi nella testa e non riesco a capire perché... che mi sta succedendo?" Gli domandai confusa mentre Björn attirò il mio corpo al suo mozzandomi il respiro.
"Shh. Non parlare più, Meg."
Mi baciò. Fu una cosa così improvvisa che impiegai qualche attimo per realizzare cosa stesse accadendo. Attirò il mio volto al suo facendo incastrare le nostre lingue perfettamente. La maestria con cui lo faceva mi procurò la forza di continuare. Mi aiutò a salirgli in braccio e si accostò al suo letto senza staccarsi dal mio volto.
Non riuscivo a dare un senso a tutto ciò o a capire perché ogni suo bacio ne richiedesse subito un altro. Era la prima volta che mi succedeva qualcosa di simile.
Björn riuscì a sfilare i lacci della mia tunica mentre ad ogni suo tocco tremavo e attendevo impaziente il prossimo movimento. Avevo il cuore che martellava fortissimo nel petto. Ogni volta che Björn mi sfiorava per spogliarmi il suo ritmo aumentava.
Mi posò baci lascivi sul collo che mi provocarono un formicolio piacevole al ventre mentre le mie mani provavano timidamente a sfiorare il suo corpo tonico.
Mi abbassò la sottoveste lasciandomi senza corazze dinanzi a lui.
I suoi occhi vagarono il mio corpo mentre io, timorosa, mi obbligai a voltarmi verso la parete.
Quando Björn se ne accorse, mi accarezzò il volto spostando i miei occhi nei suoi.
Mi trasmettevano una sicurezza incredibile. Ecco perché lo stavo iniziando a cercare ovunque.
"Io non... l'ho mai..." iniziai a sussurrare ma Björn mi capì al volo.
Mi posò un bacio sulle labbra e invertì le posizioni, lasciando che lui prendesse il comando sopra di me.
Mi posò altri baci sul mento, sul collo e sul petto mentre si apprestava a spogliarsi completamente.
"Sicura, Megan?" Domandò un'ultima volta avvicinando il suo volto al mio.
Non riuscivo più a governare il mio corpo che agiva istintivamente ad ogni mossa di Björn.
Gli risposi con un bacio. E Björn ebbe il mio consenso.
Fu così dolce e gentile che non provai assolutamente dolore. Accompagnava ogni suo movimento con baci e carezze che alleviavano qualsiasi pensiero e qualsiasi sofferenza.
E fu in quel momento, in cui tutto il mondo intorno a me era sparito, che mi accorsi che tutto il mio mondo stava per andare a rotoli.N.A. Non uccidetemi!🙃
STAI LEGGENDO
Love and Fear
Historical FictionMegan ha 17 anni ed è la sorella del vescovo Heahmund di Sherborne. Siamo nel IX secolo dopo cristo e i Pagani attaccano il Wessex e invadono York. Megan è così forte e testarda da manipolare e prendersi gioco di chi le sta attorno. Non a caso riesc...