Capitolo 31: Fame or Fail?

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MEGAN'S POV.

Stavo sistemando l'attrezzatura di Luna quando qualcuno mi chiamò da lontano.
Ancora una guardia di Alfred. Già immaginavo il motivo della sua presenza.

"Mi dispiace, lady Megan.Re Alfred mi porta da voi per scusarsi della sua assenza. Rimanda la vostra passeggiata a cavallo a domani." rivelò confermando la mia ipotesi.

Erano giorni che rimandava. Ed erano giorni che provavo l'abito da sposa con le lacrime agli occhi. Il matrimonio non era voluto ma Alfred non si sforzava nemmeno di provare ad essere un fidanzato oltre che un amico. Stavamo per sposarci e nonostante stessi da mesi in Inghilterra, ci eravamo incontrati solo due o tre volte eliminando i pasti. Più lui si allontanava e più io mi avvicinavo a Björn che ricambiava piacevolmente ogni mia attenzione nei suoi confronti.

Stavo per tornare da Luna e continuare da sola il mio cammino quando qualcuno, nella stalla di Luna, mi catturò tappandomi la bocca e trascinandomi sul terreno bagnato. Riuscii a mordere i guanti neri che mi stringevano e riconobbi all'istante chi fosse, prima di ascoltare il suono della sua voce.

"Calmati! Sono io..." sussurrò Ivar allentando la presa su di me.

Mi voltai e le parole mi mancarono nel riconoscere nuovamente i suoi occhi. Non poteva scegliere momento meno opportuno per ricomparire.

"Cosa stai combinando? Cos'è questo matrimonio con Alfred?" mi domandò senza giri di parole.

Si sforzava di sembrare senza cuore, come sempre, ma riuscivo a percepire il suo cuore battere forte come il mio. E le sue parole tremavano...

"Sul serio? Sei sposato, aspetti un figlio e attraversi un mare, rischiando la vita, per chiedermi se sto per sposare Alfred? Sì. Era deciso da prima che ci conoscessimo." gli rinfacciai guardinga. Le sue mani si avvicinarono al mio collo e mi strinsero a sé.

"Ho fatto una cosa davvero stupida, Mae. Credevo che Kattegat fosse più importante di te, e invece ogni volta che guardo gli occhi di Freydis vorrei diventassero dorati come i tuoi ed i suoi capelli scuri... e ... vorrei ci fossi tu. Il solo pensiero di Alfred al tuo fianco mi sta distruggendo il matrimonio. Eh si! Lo so che è soltanto colpa mia." si difese confondendomi.

Il solo sentir nominare Freydis, mi ridiede la sensazione di vomito che credevo di aver perso quando rividi Ivar dopo tanto tempo.

"Non si può più rimediare adesso..." sussurrai con il mio viso riscaldato dal suo collo. Ivar non sapeva che poteva giocare benissimo con i miei sentimenti per Alfred. Ma Björn stava mettendo in discussione tutto... e non glielo avrei mai rivelato.

"Sì, invece. Ripudierò Freydis. Diventa mia moglie e se il mio popolo non lo accetterà scapperemo insieme. Lascerò tutto a Hvitserk e costruiremo una nuova vita insieme..." propose mozzandomi il fiato. Mi aveva appena chiesto ciò che desideravo da quando ero approdata nell'esercito nemico, ed era incredibile che lo facesse proprio nel momento in cui non c'era più nulla da fare, che il mio matrimonio con Alfred era alle porte e avevo un segreto grande da rivelare...

"Scappa con me!" mi implorò provando a baciarmi ma mi scansai.

"Ivar, devo rivelarti una cosa..." iniziai cambiando idea sulla mia iniziale intenzione di non parlargli di Björn.

"Tutto quello che vuoi..."

Stavo per rivelargli tutto quando qualcuno mi chiamò richiamando la nostra attenzione.

Era Björn. Se i due fratelli si fossero incontrati, sarebbe nata una guerra all'istante.

"Cosa vuole mio fratello da te?" mi domandò scettico facendo accelerare il mio cuore.

"Shh" gli intimai, " vado da lui prima che ti scopra".

E così feci. Andai da Björn sperando che non mi baciasse.

Eppure quando mi vide il suo sguardo si illuminò. Inconsapevole di avere il proprio nemico ad un passo da lui, mi abbracciò e attirò il mio viso al suo per posarmi un bacio.

"A quanto pare Alfred è impegnato anche oggi... che ne dici di passare la giornata con me invece?" domandò con calore mentre posavo le dita sulle labbra che aveva appena baciato.

"Non mi sento molto bene oggi, Björn." sussurrai piano allontanandomi ma Björn non abbandonava la presa.

"Ehi, cos'hai?" mi accarezzò il viso e alzò il mio sguardo nel suo. Con quel gesto Björn fece crescere le insicurezze dentro di me. Possibile che provassi qualcosa per entrambi? No, era impossibile. Quel che era certo era il mio matrimonio con Alfred, fino ad allora non avrei avuto bisogno di pormi quel tipo di domande.
"Solo un po' di mal di pancia e sonnolenza... una bella dormita e passa tutto." Lo tranquillizzai con un sorriso.
Lo ricambiò e mi ribaciò. Tremai nuovamente a quel gesto.
Sapevo che volesse restare con me , in camera mia o sua, ma con la presenza di Ivar lì, non mi sentivo di restare sola con nessuno dei due.
"Ti aspetto domani allora. Rimettiti presto." Sussurrò con un occhiolino.
Gli strinsi una mano e se ne andò silenziosamente.
Quel silenzio durò poco.
Ivar avrebbe scatenato una guerra intera se avesse potuto in quel momento.
Uscì fuori la stalla di Luna e si apprestò ad andarsene quando lo fermai.
"Ivar, fermati, cazzo!" Urlai per la prima volta.
I suoi occhi si voltarono inferociti verso di me.
"Non mi sfiorare , non mi parlare, non mi toccare! Hai fatto l'unica cosa che sapevi non ti avrei perdonato. Tu non esisti più, Megan. Sparisci dalla mia vita e resta in quella di Björn, il fratellino coraggioso, saggio..." cercò di colpirmi e ferirmi.
"Tu hai iniziato tutto ciò. Hai sposato la mia migliore amica! Ed ora vuoi incolpare me? Come puoi?" Gli urlai.
"Björn è mio nemico! Tu sei diventata l'amante della persona che mi vuole morto e che ha il mio stesso sangue! Come faccio a perdonarti?! Come?! Non voglio più vederti..." sentenziò freddamente.
Provai a fermarlo per un braccio ma si scansò.
"Avevi ragione. Ho rischiato la mia vita per nulla. Tu sei il niente più assoluto."
"Va bene. Se vuoi andare vai." Sibilai aspettando una sua reazione che non tardò.
Se ne andò, senza rivolgermi la parola. E lo sapevo che sarebbe accaduto. Forse quella volta lo persi per sempre...

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