Capitolo 36: I'm so tired

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MEGAN'S POV.

"Megan, siedi qui con me..." mi incitò Alfred permettendomi di sedere al suo tavolo.
"Permettimi di rifiutare il tuo dolce invito, re Alfred. Sederò con mio fratello e i nostri amici, almeno per oggi." Declinai con dolcezza l'invito sedendo accanto a mio fratello.
Tra me e Ubbe c'era un posto vuoto. Sperai con tutto il cuore che sarebbe stato occupato da Björn.
E invece... Björn preferì sedersi accanto alla madre di fronte a noi, lasciando il posto vuoto a Torvi.
"Sono contenta che tu stia meglio..." sussurrò quest'ultima guadagnandosi un mio sorriso sommesso.
"Avresti dovuto accettare l'invito del re..." mi redarguì mio fratello ignaro dell'impossibilità del matrimonio con Alfred.
Non avrei mai ingannato Alfred sulla mia gravidanza e non volevo. In quel momento tutto ciò che desideravo era crescere mio figlio con Björn ma non potevo. Lui però sembrava del tutto indifferente nei miei confronti.
"Volevo restare con voi... voglio godervi questi ultimi giorni che resterete qui in Inghilterra..." rivelai a malincuore.
Gli occhi di Lagertha si spostarono cupi nei miei, poi tornarono ad osservare le portate ai tavoli.
Quel cibo mi provocava un mal di stomaco e un senso di nausea fortissimo, che provai a trattenere per non spaventare ulteriormente mio fratello.
Non riuscii neanche a provare il primo Boccone che un conato di vomito mi costrinse ad allontanarmi dalla sala da pranzo.
Corsi più che potei nel giardino, Katherine mi raggiunse di corsa.
Vomitai tantissimo , nonostante avessi provato solo un boccone.
"Devi dirglielo subito." Mi supplicò Katherine mentre mi tratteneva i capelli in una crocchia .
"Assolutamente no, Björn non deve saperlo. Ho deciso." Rivelai provando a sedermi sul marmo della fontana.
"Mio figlio deve saperlo..." si intromise una terza voce.
Era Lagertha. "Puoi prendere in giro re Alfred, tuo fratello, e anche mio figlio... ma non me. Sono una mamma. So che aspetti un bambino. Mi sono sentita proprio come te quando aspettavo Björn. Mio figlio deve assolutamente saperlo..." sussurrò accarezzandomi i capelli che avevo risciolto.
"Non mi ascolta. Glielo dico da tempo..." rivelò Katherine mentre la fulminavo con lo sguardo.
"Lagertha, tu sai l'affetto che provo per tuo figlio. Björn non deve saperlo. Ha già dei progetti. Non voglio che per colpa mia siano infranti. Troverò una soluzione ma Björn non sarà obbligato a stare con me o portarmi con sé. Non mi parla, mi ignora, mi odia..." sussurrai asciugandomi una lacrima.
"Björn ti ama, Megan. Nessuno comprende il proprio figlio meglio di una madre. Sono sicura che questa notizia lo renderà l'uomo più felice al mondo. Io in questo momento lo sono. Sto per diventare nuovamente nonna e grazie ad una delle donne più belle che abbia mai incontrato in vita mia. Sei speciale piccola Megan. Perciò mio figlio ti adora." Rivelò accarezzandomi la pancia.
L'abbracciai. Era emozionata ed io ero contenta di aver l'appoggio di qualcuno, soprattutto lei, che era la mamma del padre di mio figlio e amante di mio fratello, che mi avrebbe uccisa nel giro di pochi giorni.
"Mio fratello mi ucciderà..." mi confidai prendendo le sue mani.
"Penserò io ad Heahmund. E insieme penseremo ad Alfred, ma ora dovrai dirlo a Björn." Sussurrò accarezzandomi i capelli.
Annuii sommessamente.
"Cosa dovresti dirmi?" Si intromise Björn facendo tacere tutte noi.
Katherine si dileguò dopo avermi implorato con gli occhi di dirgli la verità.
Lagertha accarezzò docilmente il figlio con un sorriso e lasciò entrambi soli.
"Andiamo in un posto più isolato..." gli ordinai mentre la voce e le gambe mi tremavano.
Lo portai nell'edificio abbandonato che gli avevo mostrato quando arrivammo lì.
Il cielo scoperto mostrava un'atmosfera cupa. Speravo che almeno la nostra conversazione non lo fosse.
"Björn... prima di rivelarti ciò che ho da dire vorrei tanto sapere cosa hai intenzione di fare con me..." sussurrai a bassa voce avvicinandomi a lui.
Volevo tanto che i suoi occhi non mi osservassero con tanta indifferenza. E invece... era come se non gli importasse più nulla di me.
"Te l'ho già detto, Megan. Salperò per Kattegat. So che ti avevo promesso di restare qui fino al tuo matrimonio ma la data tarda sempre ad arrivare e i miei uomini odiano aspettare." Rivelò facendo battere velocemente il mio cuore.
"Non hai risposto, Björn. Che intenzioni hai con me? Ti giuro che se solo tu mi dicessi di volermi al tuo fianco, rinuncerei ad Alfred all'istante..." gli rivelai fissando i miei occhi nei suoi.
I suoi evitavano di guardarmi.
"Sto per sposarmi... è troppo tardi ormai." Bisbigliò mandando a pezzi il mio cuore.
Non sapevo come trattenermi per evitare di rivelargli tutto.
Non potevo farlo, non più. Avrei taciuto fino alla morte.
"Non farlo, Björn. So che stare con me non sarà così vantaggioso per me o per te o per il tuo popolo... ma se tu provi qualcosa per me... perché rinunciare?" Domandai ancora. Non avrei mai fatto qualcosa del genere, non avrei mai implorato qualcuno. In quel momento mio figlio e i miei sentimenti diventarono più importanti del mio orgoglio.
Björn mi si avvicinò, mi accarezzò una guancia e sussurrò guardando altrove:
"Stai ancora male, Megan. Non sai ciò che dici e credo che la mia presenza qui sia soltanto una distrazione per te. Perciò ho scelto di andarmene tra domani e dopodomani. Sposerai Alfred, ti renderà felice. Sarà un buon re e sicuramente un ottimo marito, anche migliore di me... ma tu sarai una regina raggiante. Ad Essex, non a Kattegat."
Scossi la testa con forza.
"Non puoi, Björn. Ti prego. Portami con te..." lo implorai per l'ultima volta.
Non avevo più fiato, ero sicura che mi stesse distruggendo in quel momento.
"Non posso, Megan. Non sarebbe giusto nei confronti della mia futura sposa. È tutto già deciso ormai. Ci rivedremo quando collaboreremo ancora con Alfred. Spero quel giorno di vedere anche il frutto del vostro amore... sperando che prenda la tua bellezza..." sussurrò.
Avrebbe visto il frutto del nostro amore.
"Allora perché fulmini me e Alfred ogni volta che siamo insieme?" Lo provocai sperando in un ultimo miracolo.
Evitò ancora di guardarmi.
"È soltanto impressione. Non è assolutamente vero. Anzi, credo voi due siate perfetti per stare insieme..." bisbigliò uccidendomi completamente.
"Addio allora, Björn." Sussurrai andandomene.
Non attesi neanche una sua risposta.
Non gli rivelai nulla. Björn non avrebbe saputo che aspettavo il nostro bambino.
Volevo soltanto sparire, e trovare una soluzione adeguata alla mia situazione, anche se mi avrebbe reso infelice.

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