12.

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Ero da più di tre ore in pronto soccorso e il lavoro che c'era da fare oggi era sublime, in tutti gli aspetti.
Avevo passato un'ora con Callie sotto ordine di Arizona e mi ero divertita tantissimo nel vedere il modo in cui sistemava le ossa ai pazienti.
In questo preciso istante stavo osservando il suo intervento dalla galleria prendendo appunti e al mio fianco avevo il mio amatissimo libro di Anatomia.
Rovinato da cima a fondo per come lo aprivo ogni giorno per studiare.
Fissai Callie fare un'incisione a dir poco impeccabile e sorrise ad Arizona che le mandò un bacio dalla galleria.
Vidi la scena in pieno e sorrisi come un'idiota nel mentre che i miei amici si misero subito seduti nel vedere Zulema entrare, per vedere la sua collega.
Ero talmente concentrata nel vedere la donna operare che non prestai minimamente attenzione alla mora, che mi stava guardando come suo solito.
"Perché non vi vedo prendere appunti? Calliope è primario di chirurgia ortopedica e ha il compito di interrogarvi quando vuole!" esclamò indicando alcuni ragazzi e tremai sul posto per il suo tono di voce.
"Maca?" disse una voce a me conosciuta e mi alzai di poco nel vedere Amelia che mi regalò un sorriso.
Zulema sbuffò leggermente ed era vestita veramente bene, se pensavo al modo in cui mi aveva dato lo schiaffo e a come mi aveva offerto il caffè, rabbrividivo.
"Hey, dimmi." mormorai senza fare nessun rumore dato che tutti stavano seguendo l'intervento e la mora mi fece cenno di avvicinarmi.
Chiusi il libro lasciando le mie cose a Lexie e mi avvicinai sorpassando Zulema che aveva la mascella tanto contratta.
"Guarda questo caso, il paziente é arrivato poco fa in pronto soccorso. Lo risolviamo insieme, che dici?" disse regalandomi un sorriso e annuii estasiata.
Zulema si appoggiò nel vetro toccandosi i capelli senza staccare gli occhi da noi e Amelia strinse il mio braccio, accarezzandomi piano la guancia destra.
"Sei pallida, stai bene?" sussurrò la donna davanti a me e annuii arrossendo di colpo, i suoi occhi azzurri erano stupendi e avevano tanta forza.
Qui dentro tutti i chirurghi erano così.
", tutto ok." dissi mordendomi il labbro e Amelia seguì quel gesto mettendomi poi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.
Lanciò un'occhiata strana a Zulema che non smetteva di fissarla e sembrava quasi che la stesse sfidando.
"Andiamo? Vorrei studiare dopo." dissi mettendomi in mezzo e Amelia mi guardò dritta negli occhi annuendo piano.
Non degnai di uno sguardo a Zulema perché sapevo che mi avrebbe letteralmente disintegrata.
E andava bene così.
Seguii la donna in questione con passo veloce e andammo in pronto soccorso, dove c'erano già Jackson con April.
"Avery, presenti tu?" disse Amelia e prestai attenzione, erano quasi le nove di sera e percepivo un pochino di freddo.
"." disse il mio amico facendomi un cenno di saluto che ricambiai dato che non ci eravamo visti praticamente niente.
"Uomo di 65 anni, alla guida, causa un lieve incidente e riferisce di avere mal di testa, tanto da non riuscire a vedere molto bene. Qualche settimana, forse qualche mese prima aveva iniziato ad avere disturbi della vista e spesso emicrania, ma li aveva attribuiti al periodo particolarmente stressogeno tanto da avere ripercussioni anche a livello sessuale." disse il mio amico con un tono di voce pacato e il nostro paziente ci sorrise nervoso gemendo poi dal dolore dovuto alla testa, aveva già le flebo in corpo e un braccio ingessato.
"All'E.O. neurologico si evidenzia emianopsia bitemporale mentre tutti gli altri apparati sembrano nella norma. L'incidente per fortuna non ha causato gravi lesioni se non appunto per il braccio rotto ma il resto è tutto okay." aggiunse Jackson vedendo le ultime cose nel tablet e Amelia mi guardò di lato, divertita.
"Ed è qui che vi voglio, innanzitutto voglio sapere da cosa è affetto il paziente, Macarena hai qualche idea?" disse la donna al mio fianco e in lontananza vidi Saray parlare con Zulema facendole vedere alcune lastre.
La gitana mi fece un cenno e ricambiai, ultimamente parlavamo spesso.
Senza fare nessun accenno dell'araba che in questo momento mi osservava ma distolse subito lo sguardo.
"Posso vedere le ultime tac?" dissi timidamente e Amelia annuì facendomele vedere, le guardai attentamente e feci mente locale riordinando le idee.
"Secondo me, dato i valori che mostrano gli esami e le tac fatte, il paziente potrebbe avere l'Adenoma Ipofisario. Sono tumori benigni intracranici che interessano la ghiandola pituitaria o ipofisi e qui, si vede chiaramente una piccola chiazza appena visibile." dissi ingrandendo la tac e April imprecò perché a quanto pare non l'avevano notata ma io sì.
"Continua, approfondisci." disse Amelia sorridendo e mi fece capire che avevo c'entrato in pieno la diagnosi.
"Si presentano a tutte le età con una incidenza maggiore tra la terza e la quarta decade e nelle donne fertili danno spesso irregolarità del ciclo mestruale e sono per questo più facilmente diagnosticabili. Non è ancora del tutto chiara la fisiopatologia: pare che alla base dello sviluppo di queste cellule tumorali vi siano modificazioni genetiche, nella maggior parte dei casi, di tipo acquisito." dissi restituendo il tablet alla donna al mio fianco che mi guardò divertita per il fatto che sapessi queste cose.
"Questo tumore può essere solo e unicamente asintomatico?" disse Richard ad una certa mettendosi affianco al paziente e sussultai notando la sua autorità.
Domanda a trabocchetto.
"No, questi tumori non possono essere completamente asintomatici e in questi casi la diagnosi di "incidentaloma ipofisario" avviene per caso oppure sono sintomatici, dando sintomi da compressione quali difetti della vista più o meno debilitanti, mal di testa e squilibri ormonali fino a panipopituitarismo se il tumore dovesse andare incontro a ischemia o emorragia." gli risposi con tono pacato e guardò Amelia che gli sorrise complice.
Amavo il loro rapporto.
"Per la diagnosi invece?" disse Saray mettendosi in mezzo non appena sentì di cosa stessi parlando e Zulema era al suo fianco, guardando alcuni fogli seria.
"La diagnosi si può avvalere di diversi strumenti: l'imaging è molto utile per individuare la presenza della massa intracranica, la RM è generalmente l'esame di scelta anche se la TC può dare più informazioni sulle strutture ossee eventualmente coinvolte e la presenza di calcificazioni che farebbero virare la diagnosi verso tumori maligni." le risposi seria ma stavo fissando la mora al suo fianco, alzò lo sguardo percependo i miei occhi verdi su di lei e balbettai appena in panico.
Cazzo.
"La terapia può essere chirurgica o medica o radioterapica. Si riserva la chirurgia ai pazienti con deficit del campo visivo o altri disturbi neurologici dovuti all'effetto compressione che il tumore ha sulle strutture circostanti. Spesso è seguito da radioterapia per la prevenzione di eventuali recidive mentre è eseguita come terapia di prima scelta se la chirurgia è controindicata." aggiunsi poi finendo di spiegare la diagnosi e presi un lungo respiro profondo osservando Amelia.
"Quindi dovete operarmi?" domandò il paziente in panico e la donna al mio fianco andò a rassicurarlo subito.
", ma guardi il lato positivo: se lei non avesse avuto questo incidente noi non avremo potuto notarlo. È giusto alla fase iniziale quindi non sarà un'intervento complicato, posso farlo benissimo ora senza problemi." disse Amelia decisa e sorrisi notando tutta la sua forza e ambizione.
Zulema intanto venne alle mie spalle e afferrò piano il mio camice facendomi indietreggiare di qualche passo per non farci vedere dagli altri.
"Balbetti in mia presenza?" sussurrò divertita e mi morsicai il labbro piano, non riuscivo a mantenere bene il controllo quando si trattava di lei.
"No, mi sono distratta un attimo." dissi a bassa voce e il suo profumo era una droga bellissima per me.
"Ti sei distratta, a causa mia?" mi stuzzicò ancora la mora facendomi cedere come niente e tremai sul posto.
"No, io-" dissi balbettando appena e imprecai sotto voce facendole scappare una risatina assai divertita.
"Attenta che svieni, ma siamo in pronto soccorso quindi puoi farlo." sogghignò parlando piano e ovviamente doveva provocarmi come al solito.
"Spero tanto che mi assista Amelia." dissi ad una certa e il sorriso che aveva sulle labbra sparì di colpo.
Che stava succedendo?
Mi voltai piano e i suoi occhi neri erano di fuoco, inarcai un sopracciglio confusa vedendo come fosse tesa e non riuscivo a capire cosa avessi fatto di male.
Era una semplice battuta.
"Mi hai chiamata bionda?" disse Amelia sorridendomi e Zulema la guardò un pochino male, mettendo poi il viso di lato dato che si stavano uccidendo a sguardi.
", stavo appunto dicendo che mi piacerebbe assisterla all'intervento." dissi nervosa e Amelia sorrise, annuendo.
"Ovviamente vieni con me, ormai sei nel mio team nonché braccio destro." disse guardandomi dritta negli occhi e notai la mascella di Zulema contrarsi.
"April, Jackson venite anche voi. Mentre riguardo a lei si rilassi, un'infermiera verrà a prenderlo ora." disse sorridendo al paziente e si dileguò mentre Zulema rimase ancora dietro alle mie spalle, quindi mi voltai verso di lei incredula e Saray ci guardava da lontanano, facendo un sorrisetto strano.
"Tutto bene?" dissi guardando l'araba e mi sorrise autoritaria annuendo, mi diede le spalle e se ne andò con passo veloce.
"Ma che cazzo." mormorai incredula e Richard che era rimasto ancora affianco al paziente, notò tutta la scena.
"La regina araba, è un po' tesa." disse venendo al mio fianco e mi incamminai in sala operatoria per raggiungere Amelia.
"L'ha visto anche lei, no?" dissi togliendomi il camice insieme allo stetoscopio e mi legai i capelli.
L'uomo al mio fianco si fermò e mi regalò un sorriso quasi compassionevole, come se ci fosse già passato davanti a queste situazioni così disastrose.
"Io vedo tante cose, ma talvolta il silenzio è l'unica soluzione a tutto." disse stringendomi amichevolmente la spalla e se ne andò, lo fissai incredula e più stavo dentro a questo posto più uscivo fuori di testa per tutto quanto.
Se pensavo a come gli occhi azzurri di Amelia si erano scontrati con quelli neri di Zulema mi veniva la nausea.
Era stata una cosa atomica, troppo.
Che diavolo era successo tra loro due?

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