two weeks later.
Se dovessi descrivere la mia vita con un solo aggettivo userei: confusione.
Totale.
Stavo evitando l'araba come la peste e mi rifugiavo nel reparto di neurochirurgia imparando tantissimo da Amelia.
Nessuno sapeva della nostra situazione e ogni dubbio era stato tolto dalla mia vita.
Avevo superato Kayla e chiudere la nostra relazione era stata la scelta più giusta che potessi fare, in un certo senso la ringraziavo per avermi tolto il compito di doverla lasciare io.
"Queste cellule al microscopio sono fantastiche, non trovi Maca?" disse Amelia sorridendomi e annuii, alzando leggermente la testa per osservarle.
Ero in laboratorio da quasi un'ora e affianco a me avevo una montagna di libri, avevo ripreso con lo studio nonostante stessi pensando a ciò che era successo nell'ufficio della mora.
Il suo tocco era stato impeccabile ma ora non sapevo nemmeno io cosa eravamo.
La stavo evitando per il semplice fatto che non riuscivo a starle accanto senza desiderarla con tutta me stessa.
Dopo alcuni secondi bussarono alla porta ma ero talmente concentrata nello studio che non mi accorsi della presenza della mora, grazie alla sua voce mi risvegliai.
"Hai un codice blu in trauma uno, ferita d'arma da fuoco sulla testa." disse Zulema e Amelia si alzò di scatto correndo via, speravo che l'araba se ne andasse ma invece prese posto al mio fianco, osservandomi incuriosita.
"Buonasera." sussurrai regolando la lente del microscopio e ricambiò facendomi un semplice cenno, non la guardai e presi appunti velocemente.
Sostituii il dischetto e con cautela iniettai un liquido sopra di esso, osservando un'altro gruppo di cellule.
Eravamo in silenzio e lo sapevo che prima o poi sarebbe capitata una situazione del genere, me lo sentivo.
"Mi stai evitando?" disse ad una certa e sospirai, annuendo appena.
Sbuffò incredula dopo mezzo secondo ma non avevo il coraggio di guardarla.
"È perché ti ho detto quelle cose due settimane fa? O per altro? Lauren é addirittura partita in America." disse spiegandomi e sussultai appena.
"Non mi interessa nulla di Lauren, può fare ciò che vuole è irrilevante." sbottai con un tono di voce geloso e arrossii appena, mordendomi il labbro.
"Ovvio che faccio ciò che voglio." disse l'araba con un tono di voce autoritario e a quel punto la guardai, allontanandomi dal microscopio.
Era stupenda ed era truccata veramente da Dio, la squadrai attentamente e indossava un vestito stupendo con sopra il suo camice bianco impeccabile.
Zulema Zahir del cazzo.
"Finito la tua radiografia?" disse notando il mio sguardo sognante e mi alzai non riuscendo a stare vicino a lei.
Stavo per saltarle sopra e starle lontana mi rendeva tanto nervosa.
Mi stavo abituando ai suoi baci, troppo.
"Scusi." dissi rossa in viso e mi appoggiai al tavolo toccandomi i capelli nervosamente per poi legarmeli.
"Le solite scuse del cazzo, bambina." disse alzandosi in tutta la sua altezza e i suoi tacchi facevano tanto rumore.
Era altissima e venne davanti a me.
"Ti ho vista al locale, ieri." incominciò seria e sgranai gli occhi, non credevo che ci fosse anche lei e tremai appena.
"E oggi hai fatto tardi, dimmi un po', sei andata a letto con quella?" disse riferendosi alla ragazza con la quale stavo parlando e arrossii di colpo.
Aveva visto tutto quanto.
"Sì." risposi semplicemente, speravo di avere una reazione da parte sua ma invece, scoppiò a ridere divertita.
"Brava! Sono contenta, quindi non hai più nulla contro di me?" mormorò regalandomi un sorriso meraviglioso e stavo per piangere per quanto fosse bella, mi rendeva così vulnerabile.
E non stava facendo nulla.
"Non ho mai avuto nulla contro di lei." risposi facendo spallucce ed era vero.
La mia era attrazione fisica nei suoi confronti perché era troppo affascinante.
E ci eravamo appunto baciate.
"Benissimo." disse allontanandosi da me ma l'afferrai per un polso di scatto, ero stata impulsiva e la portai vicina.
Di nuovo.
"Io, ieri notte non ho provato nulla." dissi riferendomi a quella ragazza e non avevo avuto neanche un'accenno di brividi, niente di tutto ciò.
"Non per forza devi provare qualcosa, se ti andava di farlo hai fatto bene." disse la mora e staccai la presa dal suo polso, tremando quasi come una foglia.
"Non lo so, Dio." dissi afferrandomi il viso tra le mani e sospirai pesantemente.
Stavo provando ad andare avanti ma ogni qualvolta che ci provavo ricadevo nel buio totale a causa sua.
"Che?" disse Zulema imprigionandomi con il suo corpo e strinse i bordi del tavolo, per porgersi verso di me.
Era vicinissima al mio viso e fissai le sue labbra, rendendomi conto che non volevo baciare quelle di nessun altra.
Ma solamente le sue.
Volevo appartenerle al 100%.
Ma avevo paura da una parte.
"Perché mi stai evitando? Lo vedo che cambi direzione ogni qualvolta che mi vedi e non capisco il perché." sussurrò un attimo dopo togliendomi una ciocca ribelle dal viso e la guardai dritta negli occhi cercando la sua mano, la strinsi e sospirò appena.
"Bionda." mi richiamò capendo che lo stavo facendo apposta e appoggiai teneramente la testa sulla sua spalla.
Mi accoccolai a lei come se fossi una bambina piccola ed ero stanca perché stavo lavorando e studiando tanto.
"Mi è mancata, ma ho dovuto farlo." sussurrai inalando il suo profumo e l'afferrai piano per la vita.
"Ti sono mancata quindi?" disse ridendo piano e mi sfiorò la schiena, ma ovviamente non mi avrebbe mai abbracciata perché era troppo per lei.
"Sì, tantissimo." sussurrai con vocina esile e rise appena, allargai le gambe e capí al volo infilandosi in mezzo in modo tale che potessi aderire ancora di più il mio corpo con il suo.
"Cosa ti è mancato principalmente?" sussurrò con voce sensuale e mi eccitai come niente, sentendola parlare così.
"Baciarla." dissi chiudendo gli occhi e l'abbracciai delicatamente voltando il viso per accoccolarmi contro al suo collo.
"Dio." disse imprecando e i suoi muscoli erano rigidi come non mai prima d'ora.
"Non mi interessa se sto esagerando ma deve sapere che sto male e la causa è lei, ma principalmente io." dissi con le lacrime che mi rigavano il viso e a quel punto mi afferrò per la mascella non appena singhiozzai piano.
Che figuraccia assurda.
"Che ho fatto?" disse asciugandomi le lacrime e tentai di baciarla ma mi fermò, scuotendo piano la testa.
Non l'avrebbe mai capito.
"Per favore, ne ho bisogno." mormorai con il volto innondato di lacrime e sospirò, negandomi tutto quanto.
Non voleva cedere mai con me.
E la odiavo per questo.
"No." rispose semplicemente e mi diede un piccolo bacio sulla fronte, staccandosi da me con il viso serio come non mai.
La guardai attentamente negli occhi ma mi voltò le spalle e se ne andò lasciandomi da sola, fregandosene di me.

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anatomy
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) L'anatomia è una scienza che studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi, secondo che abbia per oggetto l'uomo, gli animali o le piante, si divide in: - a. umana, a. comparata, a. vegetale. Zulema Zahir è il capo di...