Il cambiamento richiedeva costanza.
E se non hai la costanza come pretendi di cambiare così da un momento all'altro?
Camminai nervosamente attorno al tavolo in laboratorio e non avevo intenzione di vedere nessuno, chiusi gli occhi e alzai la testa cercando di respirare.
La gola mi faceva male.
Stavo reprimendo tutto quel dolore cercando di non piangere, qui da sola.
"Che stupida." mormorai maledicendomi mentalmente, era ovvio che Zulema Zahir non poteva stare con me al 100%.
Mi ero davvero illusa che una donna del genere potesse volere una come me?
Le sue erano solamente delle botte e via senza nessuna importanza, e mi odiavo ancora di più per questo.
La porta si aprì di scatto e mi asciugai le lacrime velocemente, ero stata in pronto soccorso e l'avevo evitata come la peste.
Non volevo vederla assolutamente.
"Bionda." mi richiamò la sua voce inconfondibile e subito afferrai un fazzoletto asciugandomi il trucco colato.
"Vattene." sbottai serrando la mascella ma non appena mi afferrò il braccio la spintonai, ero veramente arrabbiata.
"Possiamo parlare?" disse con la sua solita voce pacata e scossi la testa, appoggiandomi nella finestra.
"Ti sei scopata un'altra e poco fa mi hai fatto una scenata di gelosia. Sei una psicopatica del cazzo." dissi ridendo tra le lacrime e la mora mi afferrò il viso tra le mani, molto forte.
"È stato un'incidente." disse sfiorando le labbra con le mie e mi veniva la nausea nell'immaginarmela con un'altra.
Ero senza parole.
"Sei accidentalmente inciampata tra le sue gambe?" sbottai mettendo le mani sulle sue spalle e l'allontanai di scatto.
"Perché ti importa così tanto, eh?" disse guardandomi dritta negli occhi e le sue vene erano gonfie, dalla rabbia.
Perdeva subito la pazienza quando una persona le sbatteva la verità in faccia, era una cosa che avevo notato subito.
"Ci tengo a te e onestamente dopo tutto quello che abbiamo passato, non mi sei irrilevante!" urlai furiosa e mi toccai il viso nervosamente con delle nuove consapevolezze in più.
Mi sentivo maledettamente strana.
"Abbiamo solamente scopato, sai con quante altre donne mi sono vista?" disse ad una certa e mi paralizzai sul posto, letteralmente senza fiato.
La distruzione è un danno così grande che le cose non possono essere aggiustate, possono solo essere sostituite.
I tornado spesso lasciano dietro di sé una scia di distruzione, danneggiando centri abitati e abbattendo tutto quello che trovano sulla loro strada.
C'è distruzione ogni qual volta che qualcosa viene abbattuto, come le case nel caso di calamità naturali, o i barattoli di sugo negli scaffali di un supermercato nel caso di un acquirente maldestro.
Alcune persone, una volta che le hai amate, diventano tue per sempre.
E se tenti di lasciarle andare fanno solo un giro e tornano da te.
Diventano parte di te, o ti distruggono.
Quindi per lei ero un giocattolo.
"Buono a sapersi." sussurrai mordendomi il labbro per non piangere e mi incamminai verso l'uscita.
Ma mi bloccai di scatto, tesissima.
"Voglio solo sapere se ti è piaciuto, scoparti un'altra che non sono io." dissi arrivando ad un centimetro dal suo viso e l'istinto era quello di darle uno schiaffo ma non potevo farlo, era il mio capo nonostante tutto.
"Sì, mi è piaciuto." disse guardandomi dritta negli occhi e annuii, seria in viso.
Che stronza del cazzo, il suo tono di voce era una sfida bella grande.
"Perfetto, Zulema." dissi accennandole un sorriso distrutto e andai in pronto soccorso, con il cuore a pezzi.Amelia non appena mi vide mi raggiunse ma ero talmente concentrata a mettere i punti che la lasciai perdere.
"Tesoro." sussurrò stringendomi il braccio e non le risposi, finii il mio lavoro e mi tolsi i guanti gettandoli nel cestino.
"Amy, non mi va per favore." dissi con voce debole e mi toccai il viso nervosamente, sbuffando incredula.
Ero davvero distrutta.
"Devi riposarti, okay? Non so cosa ci sia tra te e Zulema ma devi lasciarla stare, non è una persona sicura e te lo ha dimostrato poco fa." disse con quei suoi occhioni azzurri che amavo da morire ma purtroppo il danno era fatto.
Il petto mi faceva veramente tanto male, il respiro era pesante e il mio cuore era infuocato talmente stavo provando rabbia, non connettevo più.
Ero innamorata?
Cosa provavo realmente?
"Perchè dite tutti la stessa cosa? Io sono sicura che lei è più di questo, me lo ha dimostrato, si stava aprendo con me e.." dissi con le lacrime agli occhi e camminai con le mani sui fianchi, sembravo una pazza isterica ma quella donna mi stava facendo uscire fuori di testa come non mai, era incredibile il modo in cui volevo licenziarmi e andarmene da questo posto di merda.
"Senti ragazzina, non ti sto dicendo nessuna stronzata! Zulema non mi sopporta perchè pensa che voglia prendere il posto di suo marito essendo primario, ma la verità è che io non ho niente contro di lei e onestamente tante volte ho provato a parlarci. Mi ha assunta solamente per il mio talento, ma posso dirti che la conosco molto bene e ho visto cosa ha fatto." mi spiegò abbassando la voce per non farsi sentire da nessuno.
L'afferrai per un polso senza farmi vedere da nessuno e la trascinai lungo il corridoio del secondo piano, chiudendoci poi in una stanza a caso del medico di guardia per avere la giusta privacy.
"Dimmelo." sbottai perdendo la pazienza ed ero stanca di essere presa in giro, ne avevo abbastanza di tutto quanto.
A partire dal tradimento di Kayla, dalle sue stronzate infinite e infine lei.
"Zulema sfrutta la sua potenza per ottenere quello che vuole, conoscevo Hanbal perché era un chirurgo abbastanza brillante, famoso per tutti i suoi interventi andati a buon fine. Lei cerca l'eccezione, quello che le fa uscire fuori di testa e ha veramente fatto tante stronzate." disse appoggiandosi sulla scrivania e mi guardò dritta negli occhi.
Amelia Shepherd studiava tutto ciò che era davanti a lei, ecco perché sapeva maledettamente tutto di me.
Ero davvero una persona così trasparente senza nessuna corazza?
"Ci sono andata a letto, un paio di volte e credimi se ti dico che voglio quella donna più di ogni altra cosa al mondo. Già dal primo momento in cui l'ho vista mi ha catturato fin da subito." dissi serrando la mascella e la mora sospirò a lungo, pensando a cosa dire.
"Non sei la prima che mi dice queste cose, vuoi una cosa seria con Zulema? Rassegnati, perché non te le darà mai, ha ancora troppa strada da fare." disse guardandomi amorevolmente e una lacrima mi rigò il viso, era assurdo tutto questo ma ancora di più il fatto che io ci ero cascata come una stupida.
"Vieni qui." disse aprendo le braccia e mi attirò a sé abbracciandomi forte, lasciai uscire altre lacrime e ricambiai l'abbraccio perché ne avevo bisogno.
Troppo.
Volevo cambiamento, crescere sotto ogni aspetto e dovevo fare solo una cosa che mi avrebbe dato grande vittorie.
Mi si illuminarono gli occhi e ingoiai il grosso groppo che avevo in gola nel mentre che ero tra le braccia del neurochirurgo più eccellente che avessi mai visto in tutta la mia vita."Amelia, verrò a Boston con te."
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anatomy
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) L'anatomia è una scienza che studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi, secondo che abbia per oggetto l'uomo, gli animali o le piante, si divide in: - a. umana, a. comparata, a. vegetale. Zulema Zahir è il capo di...