zulema's pov.
Non riuscivo a muovere un muscolo.
Zero.
La bionda era sopra di me in tutto il suo splendore ed era incredibile come fosse estasiata, quando le avevo appena regalato un orgasmo a dir poco atomico.
Non parlò e tolse i miei tacchi, porgendomi poi la mano per farmi alzare.
Mi morsicai il labbro inferiore sentendo già il respiro farsi pesante ma ascoltai attentamente i consigli di Marcus.
Le sue mani abbassarono timidamente la zip del mio vestito e si avvicinò, lasciandomi dei baci sulle spalle in modo tale da farmi rilassare un pochino.
Era così piccola.
Le stavo davvero dando questa opportunità? Non potevo crederci, il mio vestito scese come una piuma lungo il mio corpo e sgranò gli occhi notando l'intimo perfetto che portavo.
Ecco l'effetto che facevo alle donne: uscivano fuori di testa per il mio corpo.
"Sei stupenda." sussurrò la ragazza accarezzando ogni centimetro della mia pelle e mi baciò, infilando piano la lingua tra le mie labbra.
Le diedi l'accesso e la baciai nel mentre che mi slegava i capelli facendoli ricadere lungo le mie spalle.
Indietreggiai e mi fece sdraiare nuovamente in tutta la mia lunghezza, mi guardò estasiata squadrando ogni centimetro del mio corpo e si tolse le scarpe molto piano.
La vedevo nervosa e le stracciai letteralmente il vestito di dosso, lanciandolo sopra al mio.
Anche lei era stupenda e si sciolse lo chignon facendomi quasi sorridere per quanto fosse bella, giovane e perfetta.
Ritornò sopra di me combaciando i nostri seni e gemetti molto piano.
Stavamo facendo tutto con calma e sembrava la mia prima volta, al 100%.
Ci baciammo lentamente e non ci credevo nemmeno io che le stavo facendo fare questa cosa, ma non importava perché la desideravo.
Averla qui nel mio letto.
Per tutta la notte.
Tra le mie gambe.
Ed è qui che emersero i problemi.
I miei muscoli erano tesi e avevo lo sguardo rivolto verso al soffitto, la bionda mi stava baciando il collo e non mi era passata nell'anticamera del cervello aprirle le gambe.
Solo con Hanbal lo facevo davvero.
Chiusi gli occhi stringendo il lenzuolo e abbassò piano le bretelle del mio reggiseno, baciandomi dolcemente.
Era così delicata.
Anche Hanbal lo era con me.
Non avevo nemmeno le palle di toccarla come avrei voluto o peggio ancora, possederla con forza come avevo fatto ma mostrare il mio corpo così mi prelevava ogni forza possibile.
Sganciò il mio reggiseno sfilandomelo piano, feci per coprirmi ma strinse in modo dolce i miei polsi rassicurandomi con lo sguardo, con quei suoi occhioni verdi che mi facevano impazzire.
"Stai bene? Hai un corpo meraviglioso Zulema, sei veramente bellissima." sussurrò baciandomi le labbra piano e ricambiai appena, stava cercando di rassicurarmi con le piccole cose e aveva capito che per me non era facile.
Per niente.
Lasciò una scia di baci spostando i miei capelli lisci da davanti e leccò piano i miei capezzoli facendomi rilasciare dei respiri strozzati, colmi di piacere.
Con una mano le strinsi i capelli e serrai la mascella lasciandola fare, chiusi gli occhi e ricordai di quando Hanbal baciava ogni centimetro del mio petto.
L'amore della mia vita.
Aprii un'occhio e la bionda scese lungo il mio addome, il mio respiro accelerò a dismisura ed era così docile.
Così delicata.
Aveva paura di spezzarmi in due.
Non pensavo che sarebbe stato così difficile, ero qui inerme nel mio letto, nella mia bellissima camera con una ragazzina che mi stava facendo sua.
Non potevo crederci.
Si alzò piano dal mio corpo e si tolse il reggiseno sotto al mio sguardo di fuoco ma colmo di dolore, stavo per morire.
Ritornò sopra di me combaciando i nostri seni e gemetti, perché in un modo o nell'altro Macarena mi eccitava tanto.
La volevo per davvero altrimenti non sarei mai arrivata a questo punto qui.
Con l'altra mano aprii piano le mie gambe e si infilò in mezzo, mi maledii mentalmente ma ormai era troppo tardi.
Il suo corpo era caldo e le sue labbra erano attaccate al mio collo.
"Se vuoi mi fermo, okay?" sussurrò con un tono di voce preoccupato e annuii piano, non riuscivo a toccarla.
Incredibile.
Mi desiderava con tutta se stessa ma stava mettendo me al primo posto.
Era veramente una persona matura e anche se mi duole dirlo, aveva capito tutto il mio dolore.
Baciò piano il mio viso e lo tracciò con un dito, accarezzando i miei lineamenti.
Hanbal diceva che la mia bellezza era rara, amava tracciare le mie labbra per poi sussurrarmi un attimo dopo che mi amava da morire.
"Sei bellissima." sussurrò la bionda accennandomi un piccolo sorriso e mi stampò un bacio casto che mi fece tranquillizzare un pochino.
Il tono con cui lo diceva, nient'altro che veritiero mi faceva male all'anima.
Ci teneva davvero.
Riprese a baciarmi il collo e ansimai un po' accarezzandole la schiena, avevo lo sguardo perso nel vuoto e la lasciai fare.
Giocherellò con l'elastico dei miei slip ma non appena feci per fermarla li aveva già fatti scivolare lungo le mie gambe.
Sgranai gli occhi e mi morsicai il labbro con il fiato corto, mi ero sempre mostrata forte nei suoi confronti ma questa volta ero un pochino vulnerabile.
Mi odiavo da morire.
"Tutto bene?" sussurrò mordendosi il labbro in panico e annuii, alzai di poco il lenzuolo percependo un gelo assurdo scavarmi le ossa e sembrava che l'anima di Hanbal stesse afferrando la mia.
"Dimmi qualcosa." disse la bionda infilata piano tra le mie gambe e aveva le lacrime agli occhi, forse aveva paura.
La più grande ero io e dovevo in qualche modo rassicurarla ma non ci riuscivo.
Ero letteralmente fatta di ghiaccio.
"Continua." dissi serrando la mascella e annuì rilassandosi un pochino, mi accarezzò il viso e alzò di poco la testa per osservare il paesaggio alle nostre spalle in tutto il suo splendore.
Era notte fonda e avevo desiderato andare a letto con lei, qui, in mezzo a tutto questo bosco che ci circondava.
Il problema ero io.
Ero sempre stata io il problema di tutto.
Macarena baciò ogni centimetro della mia pelle e strinsi le sbarre del letto chiudendo gli occhi con forza, baciò la mia coscia nuda dolcemente e sentivo il suo sguardo scavarmi piano la pelle.
Forse non sapeva nemmeno lei cosa fare, dovevo guidarla in qualche modo.
Afferrai piano il suo braccio portandola sopra di me nuovamente e la baciai intrecciando piano la lingua con la sua.
"Sii te stessa, con me." sussurrai contro la sua bocca e annuì, sfilai piano i suoi slip e li lanciai a terra.
Era bellissima.
Vederla nuda sopra di me era stupendo, non mi piaceva molto sottomettermi ma lei era veramente stupenda vederla da questa prospettiva.
La guardai colma di desiderio e avrei tanto voluto farle determinate cose ma non avevo la forza necessaria.
Stavo combattendo contro me stessa e questa povera ragazza era finita accidentalmente sul mio letto.
Si portò i capelli all'indietro leccandosi le labbra e a quella vista andai in iper ventilazione come niente, era così bella con tutto quel trucco colato.
Le labbra gonfie.
Stava bene sul mio letto e quasi sorrisi.
Afferrò i miei fianchi facendomi distendere meglio lungo il materasso e con le mani aprì piano le mie gambe.
"So che non riuscirò a toglierti tutto il dolore che provi, ma voglio provarci." sussurrò accoccolandosi nell'incavo del mio collo e menomale, così non avrebbe visto tutto il mio dolore sui miei occhi.
Entrò dentro di me subito dopo e afferrai il suo polso bloccandola, serrai le labbra con forza e chiusi gli occhi.
Cazzo.
Presi un lungo respiro profondo e la bionda mi lasciò dei piccoli baci sul collo per addolcirmi ed ero tesissima.
"Zule, lascia la presa avanti." sussurrò dolcemente baciandomi la guancia e la lasciai andare piano, si mosse con cautela dentro di me e strinsi le sbarre del letto fino a farmi sbiancare le nocche.
Girai il viso di lato per non guardarla e la mia mente era bloccata nel mio passato, pensando a quanto stavo bene con l'uomo che un tempo amavo con tutta me stessa.
Non era giusto, maledizione.
Rivedevo la me felice di un tempo, spensierata senza nessun tipo di problema addosso.
Volevo una famiglia con lui perché l'amavo talmente tanto che avrei voluto tranquillamente un figlio.
Ma invece uno stupido incidente stradale l'aveva strappato via da me inaspettatamente senza darmi nemmeno il tempo di realizzare che l'avevo perso.
Avevo staccato io stessa la spina.
Hanbal era scivolato via da me come se fosse stato una piuma leggerissima.
Odiavo il destino.
Odiavo me stessa più di ogni altra cosa al mondo per sentirmi molto spesso vulnerabile, dal mio stesso dolore.
Cercai di lasciarmi andare e ansimai un pochino spalancando la bocca provando un piacere che mi fece quasi tremare.
La biondina, ci sapeva fare.
Il suo tocco era deciso, vedevo che con me non scherzava assolutamente.
Strinsi la sua vita esile con le cosce e assecondai i suoi movimenti con il bacino cercando di provare più piacere.
Il dolore che stavo provando dentro la mia anima era sublime e chiusi gli occhi con forza cercando di non ricordare tutte quelle volte che avevo fatto l'amore con l'uomo della mia intera vita.
"Dio." sussurrai mordendomi il labbro e con una mano affondai le unghie sulla sua schiena facendola gemere dal dolore, lacerando la sua pelle delicata.
Aumentò l'intensità delle spinte e ricordai Hanbal che mi sussurrava un "ti amo" baciandomi subito dopo, felice.
Eravamo felici per davvero.
Una lacrima mi rigò il viso distrattamente ma sapevo che era il dolore mischiato insieme al piacere, la bionda aveva il viso nascosto nell'incavo del mio collo e fortunatamente non mi vide.
Era impegnata a sussurrami che andava tutto bene, ma non andava bene proprio un emerito cazzo dentro di me.
Strinsi le sbarre con più forza ricordando di quando lo facevo con Hanbal nel mentre che mi faceva sua e stavo per vomitare, non potevo pensare a lui nel mentre che ero a letto con un'altra persona, ma mi sentivo di tradirlo.
Mi stavo donando a Macarena Ferreiro.
Percepii le gambe tremare dopo vari minuti e mi meravigliai per come la bionda aveva una presa ben salda sul mio corpo esile, voleva che fossi sua.
Forse in gran parte lo ero.
L'orgasmo mi colpii in pieno e soffocai le mie urla, non le avevo regalato nessun gemito, niente di tutto questo.
Ero stata il più silenziosa possibile e continuò a toccarmi con dolcezza.
Uscì da me, con la mascella contratta e mi baciò un ultima volta prima di crollare al mio fianco esausta.
Mi allontanai mantenendo una distanza di sicurezza e non volevo che pensasse di non essere all'altezza con me.
Per niente.
Sentivo il suo corpo rigido da qui e mi coprii subito con il lenzuolo, vergognandomi quasi di aver fatto una cosa del genere.
Infatti le diedi le spalle e il mio corpo era ricoperto di brividi da cima a fondo, mi morsicai il labbro fino a farlo sanguinare e la biondina sospirò pesantemente.
Macarena Ferreiro mi aveva appena toccato il cuore, incoscientemente.
E dopo anni, l'unica persona che era riuscita ad avermi per davvero al 100% era proprio lei, ancora non ci credevo.
L'avrei realizzato presto?
STAI LEGGENDO
anatomy
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) L'anatomia è una scienza che studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi, secondo che abbia per oggetto l'uomo, gli animali o le piante, si divide in: - a. umana, a. comparata, a. vegetale. Zulema Zahir è il capo di...