32.

1.5K 94 36
                                    

Il mio camice era sporco di sangue e afferrai delle garze per tamponare una gamba con una lacerazione grandissima.
"L'osso è fratturato, devo andare in sala il più presto possibile altrimenti la perderà." disse Callie e per poco non svenni, stavo lavorando veramente tanto e a Zulema la vedevo a stento.
Erano passati alcuni giorni e mi ero rimessa in pari con lo studio.
Mi venne la nausea nel vedere tutto quel sangue addosso e mi trattenni nel rigettare tutto quanto.
Callie portò il paziente d'urgenza e tutto il sangue venne ripulito da terra, ero pallida in viso e mi tolsi il camice andando nella sala dei specializzandi.
Mi guardai allo specchio e i pantaloni erano puliti da cima a fondo, menomale.
Mi sedetti di scatto e imprecai, il livido che mi aveva fatto Zulema stava guarendo e mi era quasi del tutto passato ma faceva un gran male.
Sospirai chiudendo gli occhi e mi massaggiai il collo teso, avevo tutti i muscoli doloranti e se pensavo al modo rude in cui l'araba mi aveva fatto sua uscivo letteralmente fuori di testa.
Già mi mancava.
Indossai una maglia pulita e ritornai in pronto soccorso infilandomi lo stetoscopio al collo, abbastanza tesa.
Ad una certa mi venne un capogiro e mi mantenni al muro, prima che potessi sbattere contro il letto di ferro Zulema mi afferrò in tempo per la vita.
Mi vennero i brividi e percepivo il suo fiato caldo solleticarmi il collo, era la prima volta che la vedevo dopo giorni.
"Il tuo turno é finito già da molto, che ci fai qui?" sussurrò severa e mi lasciò andare leggermente.
Mi voltai guardandola dritta negli occhi e il pronto soccorso era quasi del tutto vuoto, la mora aveva i capelli raccolti e anche il suo volto era abbastanza stanco.
"Volevo vedere più cose." dissi facendo spallucce e Zulema sorrise, si guardò attorno autoritaria ed era incredibile la voglia che avevo di baciarla.
"Ti offro qualcosa al bar, devi mangiare e il colorito della tua pelle non mi piace proprio per niente." disse facendo un cenno alla sala bar e annuii, non mangiavo praticamente da tante ore.
"Va bene." dissi felice dato che si stava prendendo cura di me, dopo giorni.
Mi fece sedere in un tavolo appartato e notai che la notte era ormai inoltrata, chiusi gli occhi prendendo un respiro profondo e notai l'araba parlare con la cameriera ordinandomi un panino.
"Non riesco a mangiarmelo tutto." dissi ridendo dato che era grande e la mora rise, intimandomi di fare silenzio.
"Bambina, mangia." disse severa e lei mangiò una semplice insalata, chiusi gli occhi gemendo per quanto fosse buono e lo divorai, tanto affamata.
"Che hai fatto in questi giorni?" le domandai curiosa e gemetti non appena mi mossi, Zulema mise la testa di lato e sorrise maliziosamente capendo al volo.
"Sono andata due giorni a Valencia." mi spiegò bevendo l'acqua contenente nella sua bottiglia e sorrisi curiosa.
"Che hai fatto?" dissi curiosa e già sentivo il panico invadermi, avevo il terrore che si potesse essere vista con qualcuna.
"Ricerca sulle cellule staminali, congressi e interviste varie." disse facendo spallucce e annuii curiosa, era sensuale pure mentre parlava di cose mediche, volevo baciarla da morire.
"Ah bene." dissi buttando le cartacce del panino ormai finito, l'araba mi guardò intensamente e fissai le sue labbra.
"Sei venuta in macchina?" mi domandò subito dopo e scossi la testa, avevo preso il tram dato che ieri avevo il turno di notte.
"Bene, ti accompagno a casa." disse alzandosi e sorrisi, volevo stare con lei.
Mi accompagnò nella sala dei specializzandi e mi guardò nel mentre che mi cambiavo sotto al suo sguardo.
"Oh ma guarda, bel livido." disse divertita e arrossii alzando gli occhi al cielo senza farmi vedere, le diedi le spalle e mi infilai i miei jeans stretti a vita alta.
Le sue mani calde finirono sulla mia vita e mi spinse dietro all'armadietto senza farsi vedere da nessuno.
Avevo i capelli raccolti e mi fece mettere la testa di lato per potermi baciare il collo molto piano, dio quanto mi era mancata.
Chiusi gli occhi e mi strinse il seno da dietro, sovrastandomi con il suo corpo.
"Zulema, potrebbe entrare qualcuno." le sussurrai eccitata e la mia faccia era appoggiata contro il ferro gelido dell'armadietto davanti a me.
"Sono il capo." sussurrò baciando la mia spalla nuda e il suo telefono vibrò, si staccò imprecando e rispose a Saray.
Ne approfittai e finii di vestirmi, strinsi la mia borsa in spalla e l'aspettai.
"Tieni le chiavi, aspettami in macchina arrivo subito." disse la mora con ancora il telefono tra le mani e annuii, sapevo dove parcheggiava e dopo aver percorso il parcheggio entrai senza farmi vedere da nessuno.
Mi rilassai sentendo il suo profumo riecheggiare nell'aria e dopo vari minuti la vidi in tutto il suo splendore raggiungermi, aveva un capotto lungo e i suoi capelli lisci erano perfetti.
Quanto volevo che fosse mia.
Aprì lo sportello sedendosi al mio fianco e mi accennò un sorriso sincero, le porsi le chiavi e mise in moto subito dopo.
Durante il viaggio non parlammo e la sua mano strinse la mia coscia facendomi sussultare, la lasciai fare e accarezzai le sue nocche molto dolcemente.
Guardai il suo profilo perfetto e svoltò a destra senza togliere la mano dalla mia coscia che strinse, possessivamente.
Arrivò a casa mia dopo alcuni minuti ed ero veramente stanca, volevo dormire ma allo stesso tempo desideravo la mora.
"Vieni?" sussurrai mordendomi il labbro e lei seguì quel gesto, sospirando.
"." disse guardandomi dritta negli occhi e sorrisi uscendo dalla macchina, l'araba mi seguì e i suoi anfibi facevano rumore nel mentre che mi raggiungeva.
Era vestita in un modo che non avevo mai visto ma mi piaceva molto, entrai dentro e accesi le luci sospirando.
"Cazzo sono stanca." dissi buttandomi sul letto e gemetti, togliendomi il capotto.
Zulema mi raggiunse con la mascella
contratta e sorrise appena, le feci cenno di sdraiarsi affianco a me e sbuffò.
"Bionda, me ne vado se vuoi." disse sul vago camminando verso di me ma le afferrai un polso, facendola sedere.
"Non ti vedo da giorni, per favore." sussurrai implorandola e la vidi togliersi gli anfibi, borbottando sottovoce.
Finalmente era tutta per me.
Si sdraiò al mio fianco mantenendo una distanza di sicurezza ma mi accoccolai nell'incavo del suo collo.
Ma il suo corpo era rigido.
Da morire.
"2 minuti, voglio te." sussurrai lasciandole un piccolo bacio e la mora cercò le mie labbra, mi baciò dolcemente e intrecciai la lingua con la sua.
Mi era mancata tantissimo.
Si alzò appena e presto era infilata tra le mie gambe, si tolse il capotto rimanendo con solo la camicia addosso e presi a sbottonarle i bottoni piano per poterle lasciare dei baci caldi sul suo petto.
"Posso farti una domanda?" dissi ad una certa e la donna sopra di me si bloccò, annuendo autoritaria.
"Sei stata con qualcuna in questi giorni? La mia é solo una curiosità." sussurrai con vocina esile e alzò gli occhi al cielo, ritornando poi a guardarmi.
"No, con nessuno bionda." disse nervosa e rilasciai un respiro di sollievo.
Ancora non mi fidavo di lei al 100%.
Era una donna troppo potente e poteva avere chiunque ai suoi piedi.
"Tu invece?" disse con un tono di voce un pochino infastidito e sorrisi, alzai di poco la testa e le rubai un bacio.
"Nessuno, volevo te." dissi imbarazzata e Zulema rise divertita per il mio rossore alle guance, si inchinò e mi lasciò dei teneri baci sul collo.
"Anche io, ti ho pensata un minimo ma non montarti la testa okay?" sussurrò severa e sgranai gli occhi estasiata.
Mi aveva pensata.
"Okay, tranquilla." dissi circondandole il collo con le mie braccia esili e l'attirai a me, mordendole piano il labbro.
Intrecciai la lingua con la sua e chiusi gli occhi rilassandomi completamente.
Ero in estasi con la mora che mi baciava il viso piano e mi accarezzò i capelli mettendosi poi al mio fianco autoritaria.
Mi accoccolai a lei appoggiando la testa sul suo petto e inspirai il suo profumo meraviglioso, lasciandole un bacio casto.
E poi.. mi addormentai tra le sue braccia.
Per la prima volta.

anatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora