35.

1.6K 95 73
                                    

hey december,
guess i'm feeling unmoored,
can't remember what
i used to fight for.


Villa a due piani.
Piscina.
Giardino enorme.
Casa di Zulema era a dir poco fantastica, per non parlare di quanto fosse moderna.
Mi fece entrare e davanti a me c'era un salotto enorme stile rustico, tutto era lucente da cima a fondo.
I mobili si intonavano tantissimo con i colori delle pareti e la casa era addobbata con dei quadri tanto particolari, forse arabi oserei dire.
"Ti piace?" disse togliendosi il capotto appendendolo e fece la stessa cosa con il mio, facendomi sentire a mio agio.
Mi guardai attorno e una libreria enorme occupava un'intera parete, mi avvicinai e c'era qualsiasi libro ma in particolare quelli di anatomia e medicina.
La cucina era enorme perfettamente in ordine e una tv a maxi schermo era impiantata davanti al divano in soggiorno.
Zulema Zahir era ricca da far schifo ma era la cosa più eccitante che ci potesse essere al mondo.
", è bellissima." dissi sorridendole e mi offrì da bere, afferrai il bicchiere ma la mia schiena andò a sbattere piano contro il bancone della sua cucina enorme.
"Zulema." la richiamai appoggiando il bicchiere e la strinsi a me nel mentre che le sue labbra, si posavano sul mio collo.
Chiusi gli occhi e le sue mani vagarono nella mia coscia nuda sollevandomi la gonna a vita alta che portavo.
Intanto strinsi i suoi glutei sganciandole piano la camicia e gliela tolsi staccandomi di poco per guardare il suo seno, non l'avevo mai vista così spoglia.
"Sei meravigliosa." mormorai tracciando le sue clavicole evidenti e afferrò la mia mano, trascinandomi sul divano enorme.
Il mio corpo esile ci stava tutto quanto ed era di color nero, rivestito in pelle vera.
Mi fece sdraiare e avevo il suo seno in faccia che baciai molto piano, non avevo mai visto questa parte del suo corpo.
Era un piccolo passo in più.
"Hai voglia di me?" sussurrai eccitata nel mentre che alzava la mia gonna e si infilò, tra le mie gambe snelle.
"E se ti dicessi di sì?" disse sorridendomi e tolse i miei slip di scatto, sgranai gli occhi e li fece scivolare lungo le mie gambe con uno sguardo severo.
"Mi chiedo, com'è il tuo sapore." sussurrò dandomi un bacio sulla coscia e un brivido mi percorse, la spina dorsale.
"Assaggiami." dissi guardandola dritta negli occhi e senza farselo ripetere due volte, si abbassò e mise la mia coscia sopra alla sua spalla.
Si leccò le labbra e a quella vista andai in iper ventilazione, ma prima che potesse farlo sganciò la mia gonna e me la tolse per avere un migliore accesso.
"Stai ferma." mi ordinò autoritaria e prese a baciarmi il mio ventre piatto molto piano con baci umidi e caldi.
Chiusi gli occhi rilassandomi e le accarezzai i capelli facendola mugugnare, glieli strinsi forte e scese nel mio interno coscia molto piano.
"Dimmi che sei mia." sussurrò con voce rauca e la guardai dritta negli occhi.
"Sono tua." sussurrai mordendomi il labbro e sorrise inchinandosi nuovamente verso la mia intimità, lasciò un lieve bacio e tremai come una foglia.
Rossa in viso.
Zulema invece rise lasciandomi altri baci caldi nel mio confine e sapevo cosa voleva perché lo stava facendo apposta.
Voleva che la implorassi.
"Dio Zulema, per favore." sbottai aprendo le gambe e l'araba ridacchiò, ma smise subito accontentandomi.
Mi scappò un gemito non appena sentii la sua lingua calda entrare dentro di me e non avevo mai provato nulla del genere.
Inarcai la schiena con le vene del collo gonfie dal piacere e gemetti ad alta voce, spingendo la mora con forza tra le mie gambe affinché mi appagasse.
Stavo per svenire.
La sentii gemere di approvazione e si mosse più velocemente, provocandomi degli spasmi enormi al corpo.
Portai gli occhi all'indietro e alzai di poco la testa nel vederla infilata lì in mezzo, divorando il mio punto sensibile.
Affondò le unghie sulle mie cosce per tenermi ferma e strinsi la sua mano urlando il suo nome non so quante volte.
Era tutto nuovo per me.
Mi vennero le lacrime agli occhi talmente mi stavo dimenando e le strinsi i capelli spingendola ancora più forte.
La sua lingua era veloce e sapeva toccare ogni punto possibile, appagandomi come non mai in vita mia.
"Dio, Zulema." sussurrai buttando la testa all'indietro e in sua risposta gemette piano, stringendomi saldamente.
Ecco quello che stavo cercando.
Sentivo il fuoco diffondersi in tutto il mio corpo come non mai prima d'ora, era assurdo quello che mi faceva provare questa donna.
L'orgasmo mi colpii come una secchiata d'acqua gelida e l'araba alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere il mio volto contorcersi dal piacere, grazie a lei.
Urlai il suo nome ma ovviamente lei non si staccò fino a quando non mi fui calmata, la guardai rossa in viso e si leccò le labbra facendomi quasi svenire per il gesto così sensuale.
"Senti, come sei buona." sussurrò ritornando sopra di me e mi baciò, gemetti piano nel sentire il mio sapore in tutta la sua lingua e le morsicai il labbro stringendole piano il seno.
Mugugnò contro la mia bocca ma non appena feci per sganciarle il reggiseno mi fermò inchiodandomi i polsi nel divano.
"Tu sei mia, solo mia." disse scandendo bene ogni parola e annuii mordendomi il labbro guardandola dal basso.
Era bellissima.
Strinse la mia gola piano e mi baciò con passione facendomi gemere, la sua cintura premeva sul mio interno coscia e il suo ginocchio era in mezzo alle mie gambe, apposta.
Zulema ci sapeva troppo fare.
Ed io mi sentivo insignificante.
Scesi di poco e mi strusciai appena gemendole in bocca, l'araba rise leggermente e mi morsicò il labbro.
"Non hai detto che ti eccitava farlo sul divano? Ti ho accontentata." sussurrò scendendo lungo il mio collo e mosse appena il ginocchio sulla mia intimità facendomi gemere ad alta voce.
Che figlia di puttana.
"Mi ecciti tu, in questo divano." dissi ansimando e spinsi la sua gamba in mezzo alle mie cosce.
Zulema rise leggermente e aumentò di scatto il ritmo facendomi urlare, non ne avevo mai abbastanza con una come lei.
"Ti prego, portami a letto." sussurrai mordendomi il labbro sotto al suo sguardo e mi leccò il collo mordendolo con una possessione unica.
Doveva sempre marchiarmi.
"Se ti dovessi portare a letto, ti incatenerei lì a vita biondina." disse stringendo il mio fianco e continuò a stuzzicarmi, con il suo ginocchio.
"Fallo, legami." dissi provocandola per vedere cosa faceva e smise di baciarmi, con un sorrisetto in viso malizioso.
"Vuoi questo?" disse guardandomi dritta negli occhi e annuii, eccitata da morire.
"Voglio te." risposi decisa e si mise a cavalcioni sopra al mio corpo, si portò i capelli all'indietro e fece scorrere una mano lungo il suo collo.
Che cazzo stava facendo?
Sgranai gli occhi e la mano scese lungo il suo seno che tracciò con l'indice, scendendo poi sul suo addome piatto.
Che visione paradisiaca.
Mi alzai sui gomiti per baciarla ma mi rimise al suo posto, la sua mano scese lungo l'orlo dei suoi pantaloni e si fermò nella cintura costosa che portava.
La sganciò togliendosela e gemetti eccitata da morire per aver visto una cosa del genere, era tutto nuovo per me.
Kayla non aveva mai fatto nulla di tutto ciò.
Afferrò i miei polsi e li legò stretti con la sua cintura portandomi le braccia all'indietro, non potevo muovermi.
"Stai ferma." disse alzandosi dal mio corpo e prima di andarsene tolse la mia camicetta insieme al reggiseno, ero letteralmente nuda sotto al suo corpo.
E lei quasi del tutto vestita.
Stavo per morire.
La vidi gironzolare in cucina con un sorrisetto bastardo in viso e alzai gli occhi al cielo, che idiota.
Afferrò nuovamente il suo bicchiere e ci mise del ghiaccio, bevendolo piano.
Ritornò davanti a me e si inginocchiò in tutta la sua bellezza.
"Sei bellissima nuda, piccola." sussurrò facendo scorrere una mano sul mio petto e successivamente nel mio addome.
La guardai estasiata e bevve piano il suo drink, volevo sentire la sua pelle a contatto con la mia e stracciarle quell'intimo mozzafiato che portava.
E poi fece una cosa mai vista prima.
Afferrò il cubetto di ghiaccio e lo succhiò tenendolo tra le labbra, inchinandosi verso al mio viso.
Porca troia.
Percorse la mia bocca con esso e mi vennero i brividi, scese lentamente con uno sguardo di fuoco e lo passò attorno al mio capezzolo turgido facendomi gemere, era una sensazione bellissima.
Lasciò una scia di acqua ghiacciata e scese lungo il mio addome stringendomi i fianchi con forza, mi spalancò le gambe e lo passò intorno al mio interno coscia.
Inarcai la schiena mordendomi il labbro e imprecai dato che non potevo muovermi, la figlia di puttana mi aveva stretta bene.
Zulema continuò il suo giochetto ancora per un bel po' e ritornò sui miei capezzoli, se avesse continuato così minimo sarei venuta come niente.
Afferrò il bicchiere e rimise il ghiaccio apposto per poi bere il suo drink, credevo che avesse finito invece fece cadere un po' di alcool sparso in tutto il mio corpo in modo che potesse leccarlo.
"Cazzo!" esclamai non appena leccò il mio collo magro e quasi piansi, intanto la sua mano era infilata tra le mie gambe e stuzzicò il mio clitoride con l'indice.
La sua lingua scese nel mio seno e leccò il tutto anche da lì, continuando a massaggiare il mio centro molto piano.
Questa donna era incredibile.
E non aveva fatto ancora niente, se fossimo nel suo letto chissà quante cose mi avrebbe fatto provare.
"Zulema." la richiamai in estasi ma non mi ascoltò marchiandomi forte come suo solito, stava stuzzicando la mia entrata senza entrare e stavo per piangere.
Da morire.
"Come sei mia, non trovi?" sussurrò mordendosi il labbro e mi guardò dritta negli occhi, ansimai sotto al suo sguardo e sorrise continuando a massaggiare.
Volevo toccarla da morire ma non potevo a causa dei miei polsi bloccati.
"Tu sei mia." sbottai innervosendomi e la mora entrò appena dentro di me facendomi sussultare ma poi riuscì.
Figlia di puttana vendicativa.
"Non mi hai ancora scopata." sussurrò contro le mie labbra e le gemetti in bocca non appena il suo braccio si mosse più velocemente facendomi urlare.
Non riuscivo a parlare.
"Andiamo a letto e vedi, ti farò urlare Zulema fino a quando lo dico io-" dissi furiosa ma le parole mi morirono in gola non appena mi penetrò, con tre dita.
Non ero abituata e percepii un po' di fastidio e dolore, Kayla si limitava a fare le cose più banali mentre Zulema era tutt'altro mondo, era più forte.
"Faccio piano, rilassati piccola." sussurrò la mora dolcemente e mi lasciò un piccolo bacio sulle labbra, si mosse piano e mi accarezzò i capelli slegandomi subito i polsi per non lasciarmi il segno.
Ecco la Zulema che si prendeva cura di me, le accarezzai il braccio e si distese meglio sopra capendomi al volo.
Volevo sentire la sua pelle a contatto con la mia e mi aveva accontentata, il suo seno combaciò con il mio e gemetti.
Era una sensazione meravigliosa.
Si mosse appena dentro di me ed era docile nei movimenti, non voleva farmi del male e la strinsi a me forte.
Il mio bacino prese ad assecondare i suoi movimenti e gemetti ad alta voce, Zulema invece era accoccolata nell'incavo del mio collo e mi lasciava dei piccoli baci per calmarmi al 100%.
E dopo un paio di spinte, venni.
Un'altra volta.
Ero esausta da morire.
Zulema uscì da me facendomi sussultare dal dolore e circondai la sua vita stretta con le mie cosce per non farla scappare.
Eravamo pelle contro pelle.
Fuoco contro fuoco.
Dolore contro dolore.
"Dio.." sussurrai riprendendo fiato e le spostai i capelli dal viso per poterle lasciare un dolce bacio, mi aveva distrutta.
Distesi i muscoli doloranti e il suo corpo mi copriva da tutto il male del mondo.
"Stai bene? Ti ho fatto male?" sussurrò togliendomi una ciocca ribelle dal viso e scossi la testa mugugnando.
Mi lasciò un bacio sulle labbra e chiusi gli occhi rilassandomi con lei infilata tra le mie gambe.
"Lasciati andare con me." dissi ad un certo punto e sgranò appena gli occhi, ma comunque non scappò via.
"Vorrei amare qualcuno, e forse ho trovato quella persona che stavo cercando da tempo." aggiunsi sottovoce e le accarezzai ogni lineamento arabo, non sapevo nemmeno io che diamine stavo dicendo.
Forse dovevo accontentarmi?
E se poteva offrirmi solo questo?
Zulema non mi rispose ma si accoccolò nell'incavo del mio collo, chiusi gli occhi e in poco tempo mi addormentai esausta ma felice di averla con me, al 100%.

anatomyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora