La mia pausa stava procedendo bene.
Studiavo nonostante non stessi andando all'ospedale e Zulema mi mancava.
Avevo pensato di cercarla durante queste due settimane di totale silenzio ma non sapevo cosa dire.
Ero tanto confusa.
Mi era piaciuto? Assolutamente sì.
Chiusi il libro sentendo già la testa farmi male e filai dritta in doccia, erano le sette di sera e volevo uscire un pochino.
Indossai dei semplici jeans a vita alta con una felpa e legai i capelli in uno chignon disordinato, con alcune ciocche fuori.
2 settimane che non la vedevo.
Uscii fuori salendo in macchina e abbassai di poco lo specchietto per aggiustarmi il trucco.
Partii dopo vari minuti e mi misi in viaggio notando la notte inoltrandosi, vidi Lexie in lontananza e le sorrisi parcheggiando.
Eravamo davanti all'ospedale e sospirai notando che mi mancava tanto operare, o stare semplicemente al pronto soccorso insieme al caos più totale.
La mia amica mi raggiunse e la salutai, letteralmente in ansia con la paura di vedere l'araba in queste mura.
"Mi accompagni un'attimo dentro?" disse la mia amica e annuii camminando al suo fianco, notai alcune ambulanze arrivare in pronto soccorso ma non era tantissimo caotico.
Lexie andò nella sala dei specializzandi e mi appoggiai nello stipite della porta, dopo vari minuti mi sentii toccare la spalla e mi voltai trovandomi Amelia.
"Ciao!" esclamai felice di vederla e la donna davanti a me mi abbracciò calorosamente facendomi sorridere.
"Come stai? Non ti vedo da tanto." disse sorridendo e Lexie mi fece cenno di andare dato che stava parlando con Alex e mi avrebbe raggiunta dopo.
"Sto bene, tu invece?" dissi vedendola scrivere alcune cose nel tablet e sembrava che avesse appena finito un'intervento.
"Bene, sono stanca." disse guardandomi dritta negli occhi e tremai appena, il suo sguardo mi aveva sempre trasmesso così tanta forza.
Guardò alle mie spalle e mi voltai appena notando l'araba in tutto il suo splendore.
Maledizione.
I suoi tacchi riecheggiavano nel pavimento e la squadrai dalla testa ai piedi letteralmente incantata.
Cercai di darmi un contegno e sorrisi ad Amelia che ci guardava incuriosita.
"Quando torni qui? Mi è dispiaciuto troppo del tuo licenziamento ma sappiamo tutti quanti com'è Zulema. Tremendamente testarda e quando si mette in testa una cosa è difficile farle cambiare idea." disse alzando di poco la voce per farsi sentire apposta e l'araba alzò gli occhi al cielo, come se fosse abituata alle sue provocazioni.
Amelia era così.
"Shepherd ti sento sai?" disse con la mascella contratta parlando con un'infermiera e Amelia la stuzzicò.
"Le tue specializzande devono essere consapevoli di tantissime cose. Non puoi solamente scopartele come hai sempre fatto, no?" disse con un tono tagliente e quel punto Zulema la guardò male, avvicinandosi a noi.
O mio dio, era impazzita.
"Scusami?" sbottò arrivando ad un centimetro dal suo viso e si stava scaldando terribilmente tanto.
Io non sapevo che fare quindi mi misi subito in mezzo, evitando che la uccidesse con le sue stesse mani.
"Che? È la verità, l'hai licenziata per una stronzata e onestamente sei poco professionale, come al solito. Dovresti ascoltare qualche volta, chi cerca di darti un'aiuto." disse Amelia nervosa e a quel punto l'araba scattò in avanti ma posizionai le mani sulle sue spalle, non appena la toccai una scossa ci colpì ad entrambe come uno schiaffo.
Zulema mi guardò negli occhi dopo tanto tempo e arrossii di poco ricordando cosa era successo nella sua macchina.
E averla così vicina mi mandava in tilt tutto quanto, letteralmente.
"So il fatto mio Amelia, non devi immischiarti nelle mie cazzo di cose. Mi sono stancata e lo sai bene." ringhiò la donna davanti a me e fortunatamente venne Saray in mio soccorso afferrando la sua migliore amica saldamente.
Mi sorrise appena e già avevo capito che sapeva tutto quanto, al 100%.
Maledizione.
"Non stai dando un bell'esempio alla bionda qui presente, ti ha già portato a letto non è vero? Ti si legge in faccia." disse Amelia lacerandomi l'anima in due con i suoi occhi azzurri e tremai appena.
Ma che diavolo stava succedendo?
"No, non è successo nulla." dissi mentendo cercando di salvare questa situazione disastrosa ma scosse la testa, lanciando un'occhiataccia all'araba.
"Molto bene, ti ha aggiunto alla lista." disse con un tono tagliente e sgranai gli occhi incredula, voltandomi verso la mora sperando che mi tranquillizzasse.
"Amy, basta dai." disse Saray quasi implorandola e la vidi scuotere la testa per poi andarsene, non prima di avermi regalato un sorriso meraviglioso.
Se l'aveva capito lei, poteva capirlo veramente chiunque qui dentro.
Ero forse nei guai?
Mi voltai verso Zulema che non le aveva staccato lo sguardo di dosso e mi innervosii parecchio, per tutto quanto.
"Non ci sono credere." sbottai alzando le mani incredula e risi istericamente, andando verso l'uscita ma Zulema afferrò saldamente il mio polso davanti a tutti.
"Posso spiegarti, per favore." disse lanciando sguardi di fuoco a chiunque posasse lo sguardo di noi e sospirai.
Annuii e senza staccare la mano dalla mia mi trascinò in ascensore, azionandolo subito per poter andare nel suo ufficio.
Rimasi in silenzio con le lacrime agli occhi e incrociai le braccia al petto, mi era mancato sentire il suo profumo.
Non la guardai nemmeno e quando le porte si aprirono la seguii ricordando il primo giorno di quando ero venuta qui.
"Fanculo, neurochirurgo del cazzo." borbottò l'araba afferrando la sua tessera e aprii la porta, facendomi entrare.
Tutto era al suo posto e sospirai appoggiando la borsa nella sua sedia.
"Non è come sembra, non c'è nessuna cazzo di lista e non sei un numero." incominciò la mora parlando con un tono di voce autoritario e mi limitai a guardarla, annuendo appena.
"Perché ha detto quelle cose?" dissi mordendomi il labbro e lei seguì quel gesto, mi appoggiai alla sua scrivania con cautela e si mise davanti a me.
Era bellissima, da arrabbiata.
"Perché Amelia Shepherd si diverte in queste stronzate, sono successe alcune cose in passato e il nostro rapporto purtroppo è così." mi spiegò tranquillizzandosi e inarcai un sopracciglio confusa, non capendo.
"Del tipo?" dissi curiosa ma Zulema sospirò scuotendo piano la testa.
"Non mi va di parlarne, ormai per me è un capitolo chiuso ma per lei purtroppo no. Per questo fa così, ma non è assolutamente vero cioè da una parte si ma dall'altra no, Macarena." disse con la mascella contratta e i suoi occhi erano più glaciali del solito.
"Io non ho parlato con nessuno riguardo a ciò che è successo, quindi." sussurrai arrossendo appena e mi morsicai il labbro, imbarazzata.
Che figuraccia assurda.
Zulema rise appena e si avvicinò al mio corpo esile, alzandomi il mento con due dita per guardarla bene negli occhi.
"Sicura?" sussurrò severa e annuii, guardando il suo viso perfetto che come al solito era truccato da dio.
"L'ho fatto perché mi andava di farlo, non per aggiungere il tuo nome in una lista okay? Puoi stare tranquilla." disse nervosa e annuii, credendole al 100%.
L'ho fatto perché mi andava di farlo.
Che figlia di puttana grandissima.
"Va bene, ho capito." mormorai serrando la mascella e il suo sguardo penetrante era sui miei occhi verdi.
Fissò le mie labbra leccandosi le sue molto piano e si inchinò lievemente.
"Come stai, bambina?" disse sorridendomi e mi sciolsi non appena sentii nuovamente il mio nomignolo.
"Sto bene e lei?" sussurrai con vocina esile e sorrise di nuovo, mettendo una ciocca ribelle dietro al mio orecchio.
"Dammi del tu e sto bene, sono curiosa di sapere se ritornerai qui. Sono passate due settimane e vorrei una risposta, onestamente." disse un pochino autoritaria e sospirai.
"Hai ragione, non posso negarti che ci sto pensando spesso ma non so cosa fare, dopo tutto ciò che è successo." dissi facendo spallucce ed era troppo strano non essere più formale.
"Pensaci bene, davvero." disse toccandosi i capelli e la guardai come un'ebete volendo terribilmente baciarla.
"E riguardo a ciò che è successo?" dissi subito dopo e volevo tanto sapere il suo punto di vista, i suoi pensieri.
Volevo sapere tutto su di noi, ma non penso che l'araba può darmi una risposta concreta, era impossibile.
"Cosa dovrei dirti? Hai apprezzato?" disse stuzzicandomi un pochino e mi morsicai il labbro nervosa, tantissimo.
"Sì, parecchio." dissi facendo spallucce al solo pensiero del suo corpo mozzafiato sopra al mio mi mandava in tilt tutto.
"Bene, quindi torna qui da me e giuro che la tua preparazione sarà impeccabile e sarai un chirurgo eccezionale." disse seria e sospirai pesantemente guardandomi attorno.
"Per te ha significato qualcosa?" dissi cambiando discorso e serrai la mascella, cazzo ero proprio piccola rispetto a lei.
Zulema si pietrificò sul posto e si morsicò piano il labbro inferiore nervosa.
"Non lo so." mi rispose dopo un po' e sbuffai una risatina nervosa, lo sapevo io che ero una come tante altre.
"D'accordo, ora vado." dissi dirigendomi verso la porta un po' delusa dalla sua risposta ma dovevo darle tutto lo spazio del mondo, a quanto pare.
Già volevo tornare a casa.
Questa donna era assurda, davvero.
"Stai calma, biondina." disse afferrandomi per la vita e mi vennero i brividi, mi attaccò contro la porta e sussultai tantissimo per l'impatto.
Le mie guance andarono a fuoco e le sue labbra sfiorarono le mie, inspirai il suo profumo e le sue mani erano già sui miei fianchi che strinse possessivamente.
"Sono calma." borbottai mettendo il broncio appena per come mi faceva sentire insignificante e Zulema rise.
Mi baciò un attimo cogliendomi di sorpresa ma ricambiai il bacio, intrecciando la lingua con la sua piano.
Il mio stomaco era ricoperto di farfalle.
Letteralmente.
Accarezzai il suo braccio e mi alzai di poco sulle punte divorandole quelle labbra perfette che tanto amavo.
E mi erano mancate veramente tanto.
Zulema mordicchiò piano il mio labbro inferiore e scese verso al mio collo lasciandomi dei baci umidi e caldi che mi fecero rilassare al 100%.
Strinsi la sua vita attirandola verso di me e ansimai appena volendo sentirla nuovamente dentro di me, come prima.
Gemette appena inspirando il mio profumo e misi la testa di lato lasciandole tutto lo spazio che desiderava.
"Ti sono mancata?" sussurrò ritornando sulle mie labbra e le lasciai dei baci casti che la fecero sorridere divertita.
"Chi lo sa." mormorai stuzzicandola un pochino e sbuffò leggermente.
Avevo voglia di lei.
E speravo che lei avesse voglia di me.
La guardai incantata e le lasciai un ultimo bacio sulle labbra che venne ricambiato.
Per poi uscire dal suo ufficio.
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anatomy
Fanfiction➵ ZURENA. (gxg) L'anatomia è una scienza che studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi, secondo che abbia per oggetto l'uomo, gli animali o le piante, si divide in: - a. umana, a. comparata, a. vegetale. Zulema Zahir è il capo di...