25.

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zulema's pov.

Dove si trova la bellezza?
Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa, sono incastonate nell'attimo una gemma di infinito?
Sfrecciai ad alta velocità nelle strade illuminate di Madrid ed ero tanto tesa.
Il profumo della bionda era ancora impresso nella mia macchina e lo sentivo anche addosso a me, non riuscivo a capire se questa cosa mi piaceva.
Non potevo crederci che era successo davvero, mi toccai il viso nervosamente e ovviamente dovevo andare solamente in un posto.
Saray Vargas.
Parcheggiai fuori dalla sua villetta e la vidi fumare fuori, guardando il cielo stellato.
Per poco non cadde dal divano nel vedermi uscire dalla macchina in panico.
"Ma che cazzo, Zule?" disse alzandosi e mi aprì il cancello nel mentre che mi mordevo il labbro, fortissimo.
"Ho fatto una stronzata, grande." sbottai entrando dentro in casa e mi riscaldai andando davanti al camino.
"Strano, che è successo?" disse ridendo appena e i suoi capelli lunghi erano raccolti in una coda lunghissima.
Mi guardò confusa e fece scorrere lo sguardo lungo il mio corpo, i miei capelli erano scompigliati e sussultai guardando il mio riflesso, avevo il trucco colato e sul mio braccio c'erano i segni delle unghie della biondina.
"Ferma.." disse la gitana estasiata e serrai la mascella cercando di sistemarmi ma ormai mi aveva beccata in pieno.
"Hai appena scopato, ti si legge in faccia Zule e ho capito anche con chi." disse battendo le mani in aria felice e inarcai un sopracciglio confusa.
"Con chi?" dissi in ansia sedendomi nel divano al suo fianco e la mia migliore amica mi raggiunse come se fosse un'adolescente isterica.
Afferrò il cuscino in piena euforia e stavo tremando appena per tutto.
"Con Marta, ovvio." disse orgogliosa della sua risposta ed ero ancora più confusa di prima.
"Ma chi cazzo é Marta?" urlai non riuscendo a ricordarmi e Saray fece una smorfietta innervosendosi.
"Oddio! Oddio! Con la bionda!" urlò subito dopo e mi misi le mani in faccia respirando a fatica.
"L'ho scopata, in macchina." sussurrai sospirando e Saray smise di sorridere.
"In macchina? Hai per caso 16 anni che ti fai le scappatelle così?" disse la gitana arrabbiandosi e mi alzai di scatto.
Ero sconvolta.
"È successo e basta, dio mi ha provocata per tutta la serata, si è baciata quella mononeuronica e secondo te non dovevo farmela?" esclamai nervosa e non mi riconoscevo veramente più, stavo impazzendo per una ragazzina di a malapena 30 anni.
"Guardati, aspetta che faccio una diretta Instagram perché vedere Zulema Zahir in panico per una bionda è un momento iconico." disse Saray e alzai gli occhi al cielo stracciandole il mio telefono dalle mani.
"Che faccio? Lei era così.." dissi mordendomi il labbro e mi sedetti afferrandomi la testa tra le mani.
Già mi mancava, baciarla.
L'avevo fatta mia e non potevo crederci che sarei arrivata tanto, non volevo farle assolutamente del male.
"Come ti senti? Dimmi." disse Saray e feci mente locale subito, calmandomi.
"Mi sono sentita bene, ma sai cosa? Volevo che si sentisse bene lei, non ho pensato minimamente di farle del male perché penso che non se lo meriti. Non è una ragazza banale." incominciai ritrovando un minimo di lucidità e sapevo bene che dopo la perdita di mio marito non potevo tenermi tutto dentro.
Sarei impazzita di nuovo, al 100%.
"Zule sarò sincera con te, lo sai che ti appoggio in tutto quindi arrivo dritta al punto, era quello che volevi no? Sei pentita di ciò che hai fatto o ripensandoci non l'avresti sfiorata?" disse accarezzandomi il braccio e sospirai, scuotendo la testa.
"Non mi sono pentita di niente, zero." mormorai serrando la mascella e chiusi gli occhi con delle nuove consapevolezze in più dentro di me.
"Ecco, quindi devi semplicemente seguire il tuo istinto, non stai facendo niente di male quindi rilassati cazzo." disse la gitana offrendomi una sigaretta e mi morsicai il labbro inferiore piano.
Vederla così piccola sotto di me che mi implorava mi ha fatto uscire letteralmente fuori di testa, nell'arco della mia vita ho frequentato tantissime persone ma non mi è mai passato nell'anticamera del cervello proteggerne qualcuna.
Ero fottuta al 100%.
Forse Macarena si meritava una persona della sua altezza piuttosto che un casino totale come me, non sapevo più come amare qualcuno.
E se lei mi avesse chiesto di più?
Ecco che sorgevano dentro di me trecento miliardi di dubbi assurdi.
"Smettila di pensare, ormai è successo quindi cerca di non trattarla di merda." disse Saray capendo subito la mia situazione e mi alzai andando fuori in balcone, era tardissimo e avevo il cuore a mille.
Feci uscire il fumo dalle mie labbra sospirando e i miei pensieri erano sulla biondina che avevo fatta mia.
"Zule, hey." disse Saray abbracciandomi da dietro e serrai la mascella rigida ma la mia migliore amica mi tranquillizzò.
Era l'unica che poteva abbracciarmi.
"Non stai facendo nulla di male se provi ad andare avanti okay? Meriti di essere felice quindi lasciati andare. Abbassa tutta quella corazza e provaci, se non va almeno non hai nessun rimpianto addosso." disse Saray e annuii continuando a fumare.
Come mi sarei comportata non appena l'avrei rivista?
"Non posso amarla nell'oscurità, può tentare di tutto ma sicuramente non riuscirò a cambiare idea. Sono troppo crudele per essere gentile, è come se io e lei fossimo ad oceani di distanza. Però è come se mi avesse dato una parte senza la quale io non posso vivere ma devo ancora capire cosa." incominciai fredda e Saray si staccò piano per guardarmi dritta negli occhi.
"Io non voglio continuare come se tutto andasse bene, e se continuo ad ignorare tutto questo dolore sprofonderò nel buio totale Saray." dissi guardando tutta quella distesa di stelle e mi sentivo così vulnerabile in questo momento che se avessi avuto la possibilità me ne sarei andata via.
Il più lontano possibile.
Non volevo cadere a pezzi, mai.
Non avevo più la forza di affrontare il mio cuore spezzato.
E dopo aver perso Hanbal stavo provando da anni ad essere coraggiosa nei confronti della vita.
Quindi, puoi sprecare la tua vita a tracciare confini, puoi decidere di vivere superandoli.
Ma ci sono dei confini che è decisamente troppo pericoloso varcare.
Però una cosa la so: se sei pronto a correre il rischio, la vita dall'altra parte è spettacolare.
"Vado a casa, è tardi." dissi sospirando e Saray annuì accompagnandomi alla porta, l'abbracciai velocemente e non bastava che la gitana parlasse.
Aveva capito che l'unica cosa di cui avevo bisogno era metabolizzare.
Tutto quanto.
Guidai più tranquillamente rispetto a prima ed era veramente tardissimo, in lontananza vidi la mia villa e parcheggiai in garage per poi entrare dentro.
Filai dritta in camera mia e mi tolsi i tacchi gemendo dal dolore, andai davanti allo specchio e abbassai di poco la mia scollatura notando un piccolo segno violaceo che mi aveva fatto la biondina.
Voleva che fossi sua, da sempre.
Serrai la mascella e guardai il mio riflesso notando i miei occhi spenti, privi di qualsiasi emozione così come la mia voce che risultava apatica e fredda.

"Hanbal, sto facendo la cosa giusta?"

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