7

1.4K 34 3
                                    

BROOKE POV

Dopo essere tornati alla torre abbiamo ordinato delle pizze e siamo andati a letto verso le 23.00 perché eravamo tutti stanchi. 

Continuo a rigirarmi nella speranza di riuscire ad addormentarmi, ma alla fine mi arrendo e mi siedo sul letto. Controllo l’ora sulla sveglia. Sono le 3.00! Sbuffando mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina per prepararmi una tisana. Ormai sono sicura di non riuscire più ad addormentarmi così ne approfitto per prendere il computer e iniziare a decriptare alcuni dati sulla chiavetta.

Steve: “Non riesci a dormire?” dice all'improvviso.

Io: “Stavolta ti ho sentito arrivare” dico sorridendo, senza distogliere lo sguardo dallo schermo “E comunque no, non riuscivo a dormire”

Steve: “Qualcosa ti turba?”

Io: “Questa storia della spia non mi lascia pace” dico alzando finalmente lo sguardo per guardarlo. È appoggiato allo stipite della porta a braccia conserte che mi guarda silenzioso. Indossa i pantaloni della tuta grigi e una T-shirt bianca molto aderente, che lascia intravedere i suoi muscoli perfetti. È ricoperto di sudore e sembra appena tornato da un allenamento.

Io: “Noto che neanche tu riesci a dormire” dico alludendo al suo stato.

Steve: “Beccato” dice alzando le mani in segno di resa “sono stato ad allenarmi un po’ in palestra”

Io: “Alle 3.00 di notte?” dico aggrottano le sopracciglia .

Steve: “E tu alle 3.00 di notte ti metti a decriptare dei dati?” 

Io: “Beccata” dico imitandolo e ridendo.

Steve: “A parte gli scherzi, mi piace allenarmi di notte per il silenzio, mi aiuta a riflettere”

Io: “Dovrei provarci anch’io qualche volta” dico rimettendomi al lavoro

Steve: “Allora, hai trovato qualcosa di interessante?” mi chiede dopo essere tornato dalla doccia mentre si siede di fianco a me. Emana un profumo buonissimo di doccia schiuma e dopobarba che mi distrae per un momento.

Io: “La maggior parte delle informazioni sono state censurate, ma sono riuscita ad aprire un file in cui si parla di un’agente che dopo una missione ha deciso di cambiare lato”

Steve: “Il che vuol dire?”

Io: “Che ha tradito lo S.H.I.E.L.D, quindi potrebbe essere la spia che stiamo cercando” spiego mostrandogli il file in questione “Io e Jarvis stiamo usando un algoritmo per risalire a dove sono state censurate queste informazioni, e magari anche chi è stato”

Jarvis: “Signorina Stark, l’algoritmo ha funzionato, il file proviene da Camp Leigh in…”

Steve: “New Jersey” dice sconcertato.

Io: “Conosci questo posto?”

Steve: “Sì, è la base militare dove sono stato addestrato”

Io: “Che strano…” dico mentre mi dirigo a passo spedito verso l’ascensore. 

Steve: “Hey aspetta dove stai andando?”

Io: “Vado a prendere la macchina tu aspettami fuori”

Steve: “La macchina!? E per fare cosa?”

Io: “Per andare in New Jersey” affermo mentre entro nell’ascensore. Penso che gli sia venuto un mezzo infarto quando ha capito cosa volessi fare. Steve è una persona molto ragionevole, a cui piace pianificare prima di agire, mentre io sono molto più impulsiva e soprattutto curiosa, cosa che a volte mi si ritorce contro. Come avevo previsto in due falcate è da me e con una mano blocca la porta prima che possa chiudersi.

Steve: “Ma sei impazzita per caso? Non possiamo andare lì così su due piedi, nel cuore della notte!” dice preoccupato, mentre mi prende per i polsi e mi trascina fuori dall’ascensore. “Ascolta so che sei curiosa ma dobbiamo informarci di più prima di agire. E di certo non puoi andare lì in pigiama, non credi?”. Ecco cosa intendevo quando ho detto che essere curiosa mi si ritorce contro. Vedendo la mia espressione contrariata cerca di convincermi “Inoltre abbiamo entrambi bisogno di riposare, non sappiamo cosa troveremo alla base per cui dobbiamo essere lucidi”

Io: “Ok, d’accordo hai ragione tu” dico non molto convinta.

Steve: “Adesso torniamo a letto, si vede che sei stanca” dice prendendomi per mano e avviandosi per le scale.

Io: “Domani però ci andiamo eh” dico una volta arrivati davanti alle nostre stanze, che sono una di fianco all’altra “me lo prometti?”

Steve: “Sì te lo prometto Brooke” dice prendendomi il viso tra le mani “Ora mi prometti tu una cosa?” dopo aver ricevuto la mia conferma continua “Cercherai di dormire e non pensare a tutta questa storia?” sussurra guardandomi negli occhi.

Io: “Sì te lo prometto” faccio una pausa “Perché ti preoccupi tanto per me?” questa domanda sembra averlo colto alla sprovvista perché esita qualche istante prima di rispondere.

Steve: “Perché tu mi intrighi, e questo mi fa impazzire” sussurra appoggiando la sua fronte alla mia “Brooke tu mi piaci, molto”

Il mio cuore sta battendo talmente forte da farmi pulsare le orecchie e credo che tra un momento potrebbe saltarmi fuori dal petto. Sento i nostri respiri fondersi e muoio dalla voglia di baciarlo, ma sono troppo emozionata anche solo per muovere un dito. 

Io: “Anche tu sei intrigante Capitano” dico non appena esco dal mio stato di trance. Sento le sue labbra posarsi sulle mie delicatamente e dopo un momento di incertezza ricambio subito il bacio passando le mie mani tra i suoi morbidi capelli. Mille farfalle mi svolazzano nello stomaco e vorrei fermare il tempo per rimanere così per sempre. Quando ci stacchiamo entrambi per riprendere fiato mi avvolge in un abbraccio dimostrandomi tutto l’affetto che prova per me.

Steve: “E’ ora di dormire” dice mentre mi lascia un dolce bacio sulla fronte.

Io: “Resti con me?” mi rendo conto tardi di cosa gli ho chiesto e spero che non abbia sentito.

Steve: “Per sempre” dice mentre torna verso di me.

Mi addormento con la testa appoggiata sul suo petto mentre con una mano mi accarezza i capelli e con l’altra mi cinge il fianco. Qui, adesso, mi sento protetta e amata e non cambierei questo posto con niente al mondo.

Per sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora