Per sempre

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Cominciano a spararci contro, senza che noi possiamo fare nulla. La nostra nave non è da combattimento, e non abbiamo soldati, l'equipaggio è composto solo da famiglie asgardiane. Quando ormai la nave rimane intera per miracolo alcuni esseri si teletrasportano.

X: "Udite e gioite, poiché avete avuto il privilegio di essere stati salvati dal grande Titano" dice camminando tra i detriti e le persone ferite a terra.

 Tramite i miei poteri comunico con gli altri: "Non fate mosse affrettate, lasciate che mi venga in mente un piano" 

X: "Forse voi pensate che sia sofferenza, no questa è redenzione. La bilancia universale tende verso l'equilibrio grazie al vostro sacrificio. Sorridete, poiché anche nella morte siete diventati figli di Thanos"

Io: "Io so bene di chi sono figlia, e di certo non di questo Thanos" in questo momento arriva questo tipo viola che si guarda attorno con superiorità.

Thanos: "So cosa significa perdere, sentire disperatamente di aver ragione, ciò nonostante fallire" dice alzando Thor dall'armatura "E' spaventoso, ma per quanto lo temi, lo sfuggi, il destino arriva ugualmente. E ora eccolo, o dovrei dire eccomi" dice mostrando un guanto con incastonata una pietra, che sembra proprio essere le gemma del potere. Ok, siamo ufficialmente nei guai.

Io: "Tutto questo mi sembra un po' esagerato. Tu parli troppo"

Thanos: "Il Tesseract" dice puntando contro Thor la gemma "O la testa di tuo fratello" dice rivolto a Loki "Presumo tu abbia preferenze"

Loki: "Oh certo. Uccidi pure" dice spiazzando tutti.

Io: "Ma sei scemo?" dico strattonandolo per un braccio.

Thor: "Non abbiamo il Tesseract, è stato distrutto su Asgard" dice a fatica.

Loki: "Non è così fratello" dice facendo apparire il cubo nella sua mano.

Thor: "Oh, sei proprio il peggiore dei fratelli"

Loki: "Ti prometto fratello, il sole tornerà a sorgere su di noi" dice consegnando al Titano il Tesseract.

Thanos: "La tua fiducia è mal riposta"

Io: "Oh Cristo basta, facciamola finita mostro viola"  dico partendo all'attacco ma vengo fermata subito da Heimdall.

Heimdall: "Ferma, non mostrare i tuoi poteri, lui sta cercando le gemme, non sa che una è dentro di te"

Io: "E chi ha detto che voglio usare i miei poteri" dico estraendo due coltelli e conficcandoli con tutta la mia forza nella schiena di Thanos, lui è molto più grande e forte di me e in poco riesce a sopraffarmi lanciandomi violentemente a terra. Il suo compare alieno con i suoi poteri imprigiona me e Thor in delle armature di metallo, create con i detriti della nave. Ormai non c'è più nulla da fare, anche Hulk è disteso a terra inerme, siamo spacciati. Con le ultime forze Heimdall usa i suoi poteri per aprire un varco a Hulk.

Heimdall: "Padre degli Dei, lasciate che la magia scorra- scorra attraverso me per un ultima...volta" dice afferrando con una mano la sua spada e con l'altra puntandola verso Hulk. Il Bifrost, o tunnel arcobaleno, come piace chiamarlo a me, si apre trasportando Hulk sulla Terra. 

Thanos: "Quello è stato un errore" dice avvicinandosi a lui con la sua spada. Heimdall guarda per un ultima volta il suo amico Thor, per poi essere trafitto al petto da Thanos.

Thor: "NOOO! Giuro che morirai, per questo!" grida disperato.

Io: "Brutto pezzo di...mostro viola!" sto cercando di dire meno parolacce, anche perché è impossibile dirle e farla franca quando tuo marito è Captain America. Quello schifoso alieno che già ci aveva imprigionato decide anche di tapparci la bocca con un pezzo di metallo facendoci pure segno di stare zitti!

X: "La mia umile persona si inchina al tuo essere" dice porgendogli il Tesseract "Nessuno ha mai avuto la potenza, tanto meno la nobiltà, di impugnare non una ma ben due Gemme dell'Infinito. L'universo è alle tua portata". Thanos mette la gemma nel guanto e assorbe la sua potenza.

Thanos: "Sulla Terra ci sono altre due gemme, trovatele figli miei e portatele da me su Titano"

Loki: "Scusate se mi intrometto, sulla terra forse vi servirà una guida, io ho un po' di esperienza in quella arena". Ma gli è andato di volta il cervello?! Che cavolo dice??.

Thanos: "Sì specialmente in fallimenti". Beh non ha tutti i torti.

Comunico attraverso la mente con Loki: "Qualsiasi cosa stai per fare, fermati, lascialo andare. Cerca solo di non morire"

Loki: "Io considero l'esperienza esperienza. Onnipotente Thanos io, Loki, principe di Asgard" si ferma a guardare me e Thor "Figlio di Odino. Legittimo Re di Jouthunaim, Dio dell'Inganno, ti faccio promessa della mia immortale fedeltà" dice cercando poi di colpirlo alla gola con il coltello che ha fatto apparire nella sua mano mentre pronunciava queste parole. Il suo piano però va storto perché Thanos lo ferma con la Gemma dello Spazio.

Thanos: "Immortale? Dovresti scegliere i tuoi termini con più saggezza" dice prendendolo per il collo e alzandolo da terra mentre Loki cerca di dimenarsi in tutti i modi. No, no ti prego no. Comincio a piangere quando mi rendo conto che questa è esattamente la visione che avevo avuto qualche giorno prima di partire per Asgard.

Loki: "Tu...non sarai mai...un...Dio" dice con fatica perché Thanos aumenta sempre di più la stretta intorno al suo collo. Thor è disperato, il suo migliore amico è morto, e sta perdendo suo fratello. Tenta di liberarsi ma ormai è inutile perché il Thanos ha appena spezzato il collo a Loki.

Io e Thor: "NOOOO!" urliamo nonostante da noi escano solo mugolii, perché abbiamo ancora la bocca tappata.

Thanos: "Nessuna risurrezione stavolta" dice lasciando cadere il corpo di Loki ai nostri piedi. Con la Gemma del Potere distrugge la nave e con il Tesseract si teletrasporta sulla sue nave con i suoi soldatini. Non appena se ne vanno la ferraglia che ci teneva bloccati perde la forza, lasciandoci liberi.

Io: "Loki, ti prego. Loki?" dico singhiozzando trascinandomi vicino a lui.

Thor: "Fratello, Loki" dice raggiungendomi e aggrappandosi a lui "Mi dispiace Brooke, mi dispiace così tanto" 

Io: "Non è colpa tua, lo sappiamo entrambi" dico piangendo "Spero solo che Bruce faccia in tempo ad avvisare gli altri". Io e Thor ci stringiamo attorno a Loki, ormai rassegnati a morire, prima che la nave esploda completamente con noi al suo interno.