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Io: “Non succede niente!” dico ormai esasperata 

Wanda: “Riprova ancora una volta”

Io: “Wanda ti ringrazio tanto per aver cercato di aiutarmi ma ormai è inutile, mi sembra evidente che questi maledetti poteri non ci sono” dico sedendomi per terra 

Wanda: “D’accordo” dice sedendosi di fianco a me. Stiamo in silenzio per qualche minuto finché “Mi è venuta un’idea!” esclama

Io: “Wanda…” provo a protestare

Wanda: “Forza in piedi!” insiste afferrandomi di forza per il braccio “Allora questi poteri si basano principalmente sulle emozioni giusto?” dice posizionandomi davanti a me

Io: “Sì, ma non capisco…”

Wanda: “Se facciamo leva sulle emozioni che hai provato in un particolare momento, forse potremmo riuscire a sbloccare i poteri”

Io: “Forse?” dico alzando un sopracciglio

Wanda: “E’ una teoria, ma non ci costa nulla provare” dice alzando le spalle

Io: “D’accordo, cosa devo fare?”

Wanda: “Ok allora, pensa ad un momento in cui hai provato delle forti emozioni come rabbia, risentimento, impotenza, odio”

Io: “Per esempio?”

Wanda: “Quando ti stavano facendo gli esperimenti” dopo aver ricevuto un accenno continua “Ok adesso chiudi gli occhi e ripensa a quei momenti, focalizzati sulle emozioni che provavi quando eri rinchiusa in quel posto” dice iniziando a camminare avanti e indietro

Nella mia mente riaffiorano tutte quelle immagini, la prima volta che Strucker mi ha iniettato il siero, le espressioni soddisfatte che aveva Abigail quando usciva dalla mia cella dopo avermi pestato, le facce indifferenti delle guardie che davanti alla mia sofferenza non provavano neanche un briciolo di pietà. Una scossa mi pervade il corpo e cerco di concentrarmi ancora di più, mi sembra di poter ancora sentire il dolore che quel siero mi procurava, o le fitte allo stomaco dovute ai numerosi ematomi. E poi rivedo Steve, rivedo la paura che aveva negli occhi quando alla base ho toccato la gemma per la prima volta, e poi il sollievo dopo che mi sono svegliata alla torre. Un’altra forte scossa. Ripenso a tutto il dolore che hanno provato per me la mia famiglia, quando non sapevano dove fossi, o se mi sarei svegliata. In questo momento posso sentire il potere della gemma scorrere nelle mie vene, e mi sento forte, potente.

Wanda: “O mio Dio, ce l’hai fatta Brooke, apri gli occhi!”. Non appena li apro mi rendo conto di non essere più a terra, ora sto fluttuando per la palestra.

Io: “Oh mio Dio ce l’ho fatta!” dico guardandomi le mani da cui esce un fascio di luce gialla “Guarda le mie mani”

Wanda: “Prova a concentrare la tua energia sulle mani e colpisci un oggetto”

Io: “Ok” concentro più energia possibile sulla mano e colpisco un manichino, facendolo volare fuori dalla finestra “Wow, che figata!” mi distraggo nel guardarmi le mani, perdendo il controllo dei poteri, e così precipito pesantemente a terra.

Wanda: “Brooke, stai bene? Ti sei fatta male?” dice correndo verso di me

Tony: “Ragazze tutto ok?” dice mio padre entrando nella palestra

Thor: “Sì, eravamo giù e abbiamo sentito un forte rumore, è caduto qualcosa?”

Io: “Sì, la mia maglietta” dico mettendomi seduta per terra

Sam: “Non credo, abbiamo sentito proprio un tonfo”

Io: “Perché c’ero io nella maglietta genio”

Steve: “Sei caduta? Ti sei fatta male?” chiede tutto preoccupato correndo da me

Io: “Beh che sono caduta mi sembra ovvio, ma sto bene, non mi sono fatta niente” dico mentre Steve mi passa a raggi x con gli occhi.

Wanda: “Visto il motivo per cui sei caduta, direi che ne è valsa la pena”

Tony: “Cioè?” chiede curioso

Io: “Wanda si è offerta di aiutarmi a far uscire i miei poteri…”

Steve: “E?”

Io: “Ce l’ho fatta!” dico saltellando dalla felicità

Nat: “Ehi, che succede qui?” 

Thor: “Brooke è riuscita a far uscire i suoi poteri”

Nat: “Lo sapevo! Sono fiera di te” dice abbracciandomi

Io: “Ok allora, per festeggiare stasera vi preparo una bella cenetta. Che ne dite?” dico eccitata

Tony: “Dico che sono troppo bello per morire” dice ironico

Bucky: “Siamo messi male” dice scuotendo la testa preoccupato

Io: “Oh ma dai guardate che sono migliorata in cucina!” protesto

Wanda: “Io ci sto” dice mettendomi una mano sulla spalla

Io: “Grazie, loro sono dei fifoni” dico incrociando le braccia al petto “Steve, una mattina ti ho fatto i pancake, diglielo che ti sono piaciuti”

Steve: “Beh veramente...” dice grattandosi la nuca

Io: “Stai scherzando?” dico dandogli un colpetto sulla spalla “Tu dovresti essere dalla mia parte!”

Steve: “Sembrava di mangiare cartone!” dice gesticolando.

Io: “Bene allora se la mettete così vi farò una cena degna di uno chef!” dico agitando l’indice in aria mentre esco dalla palestra.

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