10

1.2K 30 1
                                    

Affondo il mio viso nel petto di Steve e tengo gli occhi chiusi finché non cessa il rumore. 

Steve: “Brooke ce ne dobbiamo andare da qui” mi dice mentre delicatamente mi sposta per creare un varco tra le macerie “Rimani qui, io vado a controllare”. Non mi oppongo perché sono ancora intontita dall’esplosione e credo anche di essermi slogata una caviglia nella caduta. Dopo qualche minuto, nonostante la testa pulsante e le orecchie che mi fischiano, cerco di alzarmi per raggiungere Steve, ma qualcuno mi blocca il polso. Prima che possa reagire in qualche modo, sento un ago nel braccio “Steve” sussurro e poi il buio.

STEVE POV

Sto tornando indietro a prendere Brooke ma al mio arrivo di lei non c’è traccia e trovo solo una siringa per terra. Sento il panico accrescere dentro di me. L’hanno presa, ed è solo colpa mia.

Riesco a prendere un’auto parcheggiata poco lontano e mi dirigo verso la Stark Tower.

Una volta arrivato vado diretto nel laboratorio di Tony per dirgli, non so ancora come, che l’HYDRA ha preso sua figlia. Nel tragitto chiedo a Jarvis di riunire tutta la squadra in sala riunioni. Dovrò anche avvertire Fury, non so come la prenderà, anche se non lo dà a vedere ci tiene davvero a Brooke, l’ha pesa sotto la sua ala molti anni fa e le ha fatto da secondo padre.

Io: “Tony sei impegnato?” chiedo titubante mentre entro nel suo laboratorio.

Tony: “Oh Cap, vieni. Per caso hai visto Brooke in giro? Doveva aiutarmi con un progetto ma non risponde al telefono” mi chiede continuando a lavorare sulle sue armature.

Io: “Sì è proprio di questo che ti volevo parlare” finalmente mi guarda con un sopracciglio alzato come ad invitarmi di continuare “abbiamo un problema” affermo con tono grave, cercando di sembrare il più distaccato possibile.

Qualche minuto dopo siamo tutti nella sala riunioni pronti ad ascoltare quello che ho da dire.

Nat: “Allora Steve posso sapere perché ci hai fatti venire qui con così tanta fretta?” mi chiede sedendosi.

Tony: “Esatto e cosa centra mia figlia?” dice incrociando le braccia.

Io: “Vi ricordate quando pensavamo che tra di noi ci fosse una spia?” tutti annuiscono e io continuo a spiegare “Beh non avevamo tutti i torti, Fury ha affidato a me e Brooke la missione di scovare la spia allo S.H.I.E.L.D e..” non riesco a finire perché vengo bruscamente interrotto da Tony.

Tony: “E NOI? FURY NON SI FIDAVA?” 

Io: “Tony porca miseria puoi concentrarti un secondo?” dico alterato. Ma insomma sembra che a nessuno importi niente!

Bruce: “Se il Capitano si è espresso in questo modo…” fa una pausa forse per cercare le parole adatte “inusuale per lui, forse quello che ha da dire è importante”

Io: “Infatti è molto importante. Durante un sopralluogo siamo stati attaccati e hanno…” sento lo stomaco contorcersi, non sono pronto per dire queste parole “hanno preso Brooke” dico tutto d’un fiato.

Thor: “CHI?!” sbraita il Dio, che fino a quel momento non aveva proferito parola.

Io: “L’HYDRA”. Rimangono tutti in silenzio, credo a capacitarsi di quello che ho detto. Ad un certo punto a Tony cade la tazza che teneva in mano, e come tornato in sé cerca di parlare. 

Tony: “I-Io d-devo dirlo a Pepper” dice allontanandosi barcollando dalla stanza.

È tutta colpa mia, era ferita e debole, non avrei dovuto lasciarla sola. Sento gli occhi inumidirsi e in preda allo sconforto mi lascio cadere pesantemente su una sedia e mi metto le mai nei capelli. Nat sembra accorgersi della mia preoccupazione, perché si avvicina e mi appoggia una mano sulla spalla. 

Nat: “Non è questo il momento di disperarsi Steve. Dobbiamo cercarla” dice anche lei con gli occhi lucidi. Ha ragione possiamo ancora trovarla. Posso ancora trovarla.

BROOKE POV

Ho male in tutto il corpo e il fatto di essere sdraiata per terra non aiuta. Ho gli occhi chiusi ma posso sentire il freddo e duro cemento sotto di me. Mi sforzo di aprire gli occhi e mettermi seduta.

L’ultimo ricordo che ho è quando qualcuno mi ha iniettato qualcosa nel braccio dopo che io e Steve siamo stati attaccati. Un momento mi hanno rapita! Mi alzo di colpo in piedi rischiando di cadere rovinosamente a terra. Mi trovo in una piccola stanza senza finestre e con solo una porta in acciaio chiusa. Tutta la stanza è in cemento grigio, e molto mal ridotta. Caspita ma da quanto tempo non la puliscono? Cerco di avvicinarmi alla porta ma qualcosa mi fa cadere a terra. C’è una grossa catena legata alla mia caviglia. 

Sento nel corridoio il rumore di tacchi che si avvicina sempre di più fino a cessare. Delle chiavi vengono girate nella serratura e poi la mia porta viene spalancata da una donna mora e alta. 

Per sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora