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Io: “Chi sei e cosa vuoi da me?” dico a denti stretti per la rabbia

Abigail: “Io sono Abigail Strucker, e tu sei un mezzo per arrivare ad un fine” dice aprendo una valigetta ed estraendo due siringhe.

Io: “Strucker? Come il Barone von Strucker?" chiedo confusa

Strucker: “Esatto agente Brooke” dice entrando nella stanza e mettendo un braccio attorno alla vita della donna. Deve aver notato che li guardo confusa perché mi spiega che Abigail è sua moglie. Da quando ha una moglie?

Io e il Barone ci conosciamo già, ci siamo scontrati un paio di anni fa a Monaco, entrambi cercavamo lo scettro di Loki ma per motivi diversi. Lui era, ed è, un leader e fondatore dell’HYDRA, a quel tempo era già un ricercato dello S.H.I.E.L.D, così non mi sono lasciata sfuggire l’occasione di catturarlo. Il piano però è andato a rotoli per colpa di un nuovo agente inesperto e io sono dovuta tornare alla base senza scettro e senza Barone.

Mentre sono immersa nei miei pensieri mi iniettano la prima siringa che mi intontisce abbastanza da permettergli di trasportarmi in un’altra stanza senza sforzo, ma troppo poco per impedirmi di memorizzare la strada. Mi legano ad una sedia e mi lasciano qui per un tempo che mi sembra interminabile. Comincio ad essere stanca e lascio chiudere gli occhi per riposarmi un po’.

Mi sveglio di soprassalto sentendo la porta chiudersi alle spalle del Barone e, finalmente del tutto cosciente, inizio a studiare la stanza in cerca di una via d’uscita. 

Strucker: “Non ti sforzare troppo. Questa stanza è stata costruita per tenere a bada il Soldato d’Inverno, non riuscirai mai ad uscire da qui con le tue sole forze” dice mentre si avvicina a me con la seconda siringa che contiene un liquido giallo.

Io: “Cos’è quel liquido!” dico mentre cerco di liberarmi

Strucker: “Da quando ci siamo sfortunatamente persi di vista a Monaco” comincia a raccontare, ignorando spudoratamente la mia domanda “ho fatto progressi nel campo della scienza e ho acquisito nuove conoscenze. Purtroppo, però non sempre ci sono persone che si offrono volontarie per gli esperimenti, come i fratelli Maximoff per esempio. Quindi a volte devo prendere cavie con la forza” 

Io: “Per questo tua moglie mi ha definito un mezzo per arrivare ad un fine. Io sono una cavia, non è così?”

Strucker: “Come sei perspicace Stark!” dice mentre stringe ancora di più le cinture che mi tengono legata alla sedia “Dunque, ritieniti fortunata perché sei la prima persona a cui inietto questo siero!” dice fiero

Io: “Ma che fortuna” dico sforzando un sorriso smorto. L’unica cosa che posso fare in questo momento è assecondarlo. Non so che fine abbia fatto Steve, se stia bene o se abbiano preso anche lui. Non so se gli Avengers mi stiano già cercando o se non si siano neanche accorti della mia assenza. Non so neanche da quante ore o giorni sono qui. Non oso immaginare quali strani miscugli ci siano nel siero che questo pazzoide mi sta iniettando. E di conseguenza non posso sapere quali reazioni scatenerà in me. Insomma, se non si era capito sono nella merda. Ma non posso apparire debole, altrimenti posso considerarmi morta. Devo cercare di sopravvivere il più a lungo possibile, fino alla prima occasione, spero presto, di scappare da qui.

I miei pensieri vengono bruscamene interrotti da un dolore lancinante che proviene dal braccio in cui mi ha iniettato il siero. Con grande sforzo apro gli occhi, che avevo chiuso dal dolore, e guardo lo stato del mio braccio. Le mie vene sono colorate di un giallo accesso e splendono da sotto la pelle. Guardo sconcertata il mio braccio per poi urlare “CHE DIAVOLO MI HAI FATTO!”

Strucker: “Oh credimi questo non è ancora nulla. Tra qualche minuto desidererai essere morta” dice pacato mentre mi inietta anche nell’altro braccio la stessa sostanza. Un uomo lascia uno specchio davanti alla mia sedia, per farmi vedere quello che mi sta succedendo, per poi uscire dalla stanza insieme al Barone. Sento le vene andarmi a fuoco, e se il pazzo ha ragione tra qualche minuto sarà ancora peggio. Cerco con tutte le mie forze di dimenarmi ma faccio peggio perché le cinghie che mi tengono ferma mi lacerano la pelle come anche quelle che mi tengono bloccate le caviglie. Mi guardo allo specchio e noto che ora non solo le vene del mio braccio ma di tutto il corpo fino al collo sono gialle splendenti.

Velocemente il panico prende il sopravvento mentre non capisco quello che succede. Comincio a collegare tutte le cose che Strucker mi ha detto e mi si accende la lampadina. Ha detto che dopo Monaco ha acquisito nuove conoscenze, e a Monaco è entrato in possesso dello scettro di Loki. Poi ha detto che non è facile trovare cavie, come i Maximoff, che sono entrati in contatto con la Gemma della Mente, contenuta nello scettro di Loki. Inoltre, mi ha iniettato un liquido giallo e le mie vene ora splendono di giallo, proprio come la Gemma della Mente. Oh Dio. QUESTO PAZZOIDE MI HA INIETTATO UNA GEMMA DELL’INFINITO NEL CORPO! 

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