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BROOKE POV

Apro lentamente gli occhi, degli spiragli di luce investono la stanza. Steve dorme ancora come un bambino, e credo anche di averlo sentito russare stanotte. Mi soffermo un attimo ad ammirare la sua perfezione: i capelli arruffati, i lineamenti del viso perfetti, i suoi muscoli scolpiti, per non parlare del suo fantastico culo sodo! È in assoluto la parte che adoro di più, ma credo che ormai questo l’abbiano capito tutti... La mia pace viene interrotta però, da un forte mal di testa che mi costringe ad alzarmi, così vado in bagno facendo attenzione a non fare rumore. Mi lavo la faccia e mi sistemo un po’ i capelli che sono in super disordine. Dato che sono ancora in mutande e reggiseno prendo il primo vestito che trovo e me lo metto. Lascio un dolce bacio a Steve sulla guancia, per poi uscire dalla camera e dirigermi in cucina. Solo una volta arrivata, mi rendo conto di essermi messa la camicia di Steve, così con una gran sorriso inizio a preparami il mio amato caffè.

Bucky: “Mattinieri oggi?” dice entrando in cucina

Io: “A parte che sono le 8.00.  E poi mi sembrava di aver capito che quella presa peggio ieri sera ero proprio io, eppure noi due siamo gli unici già svegli” dico porgendogli una tazza di caffè 

Bucky: “Grazie. Allora...tu e Steve stanotte vi siete divertiti?” dice guardandomi con un sorrisetto

Io: “Forse” dico arrossendo un po’

Bucky: “Sei felice con lui?” mi chiede di punto in bianco. Capisco che è preoccupato per il suo amico così mi siedo davanti a lui

Io: “Sì, non ho mai conosciuto un uomo come lui, Bucky. Lo amo con tutta me stessa, e darei la mia vita per lui. Ma non posso fare a meno di chiedermi se sono abbastanza per Steve. Ci sono così tante donne molto più belle, cosa ci trova in me? Insomma, dai Bucky, ma mi hai visto, sono goffa, il contrario di elegante e di certo non ho un fisico perfetto” sbuffo

Bucky: “Ma sei scema?! Ma tu ti sei vista, sei uno dei migliori agenti dello S.H.I.E.L.D, quindi tutt’altro che goffa e presto avrai dei poteri fortissimi. Per quanto riguarda la bellezza, faresti invidia a moltissime donne, e se conosci bene Steve, e credo proprio di sì, sai benissimo che a lui non interessa l’aspetto fisico. Quanto ad eleganza non posso darti torto, in quello sei pessima”

 Io: “Grazie per la sincerità Bucky” dico ridendo

Bucky: “E voglio dirti un’altra cosa, si vede lontano un miglio che Steve ti ama da impazzire, e lo so perché lo conosco molto bene. Non l’ho visto così innamorato neanche quando era con Peggy” dice e questo mi riempie il cuore di gioia

Io: “Steve è fortunato ad averti come amico” dico abbracciandolo

Bucky: “Io vado fuori a correre, vuoi venire?”

Io: “No grazie, credo che andrò ad allenarmi un po’ giù in palestra”

Bucky: “D’accordo allora ci vediamo dopo” dice entrando nell’ascensore

Io: “A dopo!”

Finisco di fare colazione e poi torno in camera per cambiarmi. Quando arrivo Steve sta ancora dormendo. Incredibile, penso sia il suo record! Mi metto un top sportivo, un paio di leggins e le scarpe da ginnastica. Mentre mi sto facendo la coda davanti allo specchio in bagno, una figura possente compare alle mie spalle. 

Io: “Scusa ti ho svegliato?” dico girandomi per guardarlo meglio

Steve: “No, ma perché non mi hai svegliato?”

Io: “Beh, non volevo disturbarti, dormivi come un bambino” mi soffermo troppo a guardare i suoi addominali, perché è a petto nudo, e se ne accorge

Steve: “Ti piace quello che vedi?” chiede prendendomi per i fianchi

Io: “Mi sembra di averlo reso evidente stanotte” dico avvicinandomi per baciarlo

Steve: “Tu… sì insomma sei stata bene?” chiede un po’ in imbarazzo

Io: “Benissimo” dico baciandolo “Ti amo Steve”

Steve: “Anch’io ti amo Brooke”

Io: “Me lo prometti?”

Steve: “Sì, ti prometto che ti amerò per sempre” dice baciandomi di nuovo con dolcezza

Passo tutta la mattina ad allenarmi in palestra, variando gli esercizi che sono abitudinaria fare, per cercare di far uscire i poteri. Perché sì, questi stronzi non si sono ancora fatti vedere.

Wanda: “Ancora niente?” dice entrando nella palestra

Io: “No” dico schietta, senza fermarmi continuo con violenza a tirare i pugni sul sacco da boxe. In un impeto di rabbia tiro un pugno talmente forte che il sacco si rompe, facendolo volare dall’altra parte della stanza.

Io: “Ma come è possibile?” chiedo sorpresa guardando prima il sacco e poi le mie mani

Wanda: “Deve essere la gemma, sta aumentando la tua forza. Hai qualche sensazione strana?” mi chiede avvicinandosi

Io: “Non darmi false speranze, ormai non ci credo più” dico abbattuta

Wanda: “Secondo me invece non devi arrenderti. Ok facciamo così, ti aiuto io. Sarò il tuo mentore!”

Io: “Lo faresti davvero?” dico speranzosa

Wanda: “Per aiutarti questo ed altro” dice abbracciandomi

Io: “Quando possiamo iniziare?”

Wanda: “Anche adesso se ti va”

Io: “Perfetto”

Per sempre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora