Quattordici.

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Alzai distrattamente gli occhi al cielo, cercando il fottuto camerino del fottuto Luke e della sua fottuta band. Non mi aveva lasciato indicazioni e l'arena era enorme, così rimasi sola a girovagare per i mille corridoi.

Presi il cellulare e lo accesi, sbuffando.

13 chiamate perse da Luke, stavo per mettermi ad urlare.

-Cazzo, Luke!- sbraitai quando rispose.

Mi disse di venire fuori dalla struttura.

Appesi e feci quello che mi aveva chiesto.

Lo trovai, era inisieme ad Ash e mi sorrideva.

-Biondi.- li salutai, ridendo e battendo il cinque al ricciolino.

Mi appoggiai al muro e ben presto Luke mise la sua mano dietro la mia schiena.

-Stiamo aspettando che ci portino gli strumenti, piccola.- mi suggerì, avvicinando le labbra al mio orecchio e ridendo.

-E perché io devo stare con voi?- chiesi, alzai le spalle e fece scorrere la mano fino al mio fondoschiena, infilandola poi nella tasca posteriore dei miei jeans.

Alzai ancora gli occhi al cielo e lo guardai male.

-Hai un'ossessione per caso?- dissi, seccata.

Lui rise e fece sfiorare i nostri nasi, scuotendo la testa.

-Ho un'ossessione per te, è diversa la cosa.- sorrisi e strinsi il tessuto della sua maglia tra le mani.

-Non diventare troppo dolce, Lucas. Non sono il tipo.- continuai a ridacchiare e annuì, lasciandomi un bacio casto sulle labbra.

-Vi prego, contegno! Stanno arrivando gli strumenti.- ci interruppe Ashton, facendo una smorfia e guardando il piccolo minivan che veniva verso di noi.

-Quell'uomo ha solo bisogno di una sana scopata.- sentii mormorare Luke, che si stava sistemando il ciuffo e togliendo la mano dalla mia tasca.

-Secondo te lui e Susan hanno- lo bloccai, tirandogli un piccolo calcio sulla gamba.

-Stá zitto, non voglio immaginarmi Ashton e Susan che fanno sesso!- mi lamentai, prendendo le tracolle delle loro chitarre e sbuffando.

-Non immaginare loro due.- mi guardò e si passò la lingua sul labbro inferiore, tirandolo tra i denti.

-Immaginati noi due.- continuò, ridendo e sparendo dietro la porta bianca del veicolo.

Mandai giù la poca saliva che mi era rimasta e cercai di cacciare i pensieri impuri dalla mia mente instabile.

-Sei veramente irritante, Hemmings.- sbottai, tornandomene dentro all'arena e buttando le tracolle su un piccolo divanetto blu.

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Dopo il concerto, eravamo sfiniti, così tornammo nelle nostre camere per farci una doccia e per preparare i bagagli, il giorno dopo i ragazzi avevano una tappa dall'altra parte del mondo. Quella sera i ragazzi avevano spaccato, si erano superati.

Con la mia solita voglia di fare, mi sdraiai a letto e aspettai che Luke finisse la sua interminabile "doccia di bellezza", come la chiamava lui.

Presi il laptop e decisi di guardarmi qualche puntata di Americam Horror Story, giusto per avere una scusa per stringermi a Luke durante la notte.

-Secondo te come è andata stasera?- una voce interruppe Dandy, intento ad uccidere la sua povera domestica [N/A/: se non seguite AHS non potete capire, sks] e alzai lo sguardo verso il proprietario della voce.

Lucas era davanti alla porta del bagno, il suo petto nudo era imperlato da mille goccioline d'acqua tiepida, mentre un delicato asciugamano bianco era legato sui suoi fianchi.

Pregai tutti i santi per far si che quel benedetto asciugamano cadesse, ma non ci fu nulla da fare.

Si stava asciugamdo i capelli, utilizzando un altro pezzo di stoffa morbida azzurra, strofinandoselo sulla cute e guardandomi.

-Cosa?- tirai tra i denti il mio labbro inferiore e chiusi il pc, contemplando i suoi muscoli tendersi. Ridacchiò e scosse la testa, continuando a studiarmi con lo sguardo.

Si sedette di fianco a me e mi prese una mano, avvicinando il suo viso al mio.

-Che stavi facendo?- guardò il mio pc, mentre faceva sfiorare le nostre labbra e mandava scosse a tutti i miei ormoni.

-N-niente, niente.- mormorai, arrossendo.

Rise e infilò una mano sotto la mia maglia, picchiettando contro la pelle chiara della mia pancia.

-Stavi guardando un porno?- rise ancora, fermando i movimenti.

-Che? No!- quasi urlai, indignata.

-Non c'è nulla di male, Rose.- aggrottò la fronte e sorrise.

Scossi la testa e gli lasciai un veloce bacio sulle labbra -Stavo guardando American Horror Story, Luke, niente di che.- ammisi, ridendo.

-Okay.- si sdraiò di fianco, ammiccando e portando la lingua tra i denti, cazzo.

Ci fu qualche minuto di silenzio, prima che le sue grandi mani finissero sui miei fianchi.

Esordì con uno -Scopiamo?-

Ma buuuuongiorno.

Viva la finezza di questa storia, sappiate che non è il mio forte e che sono molto esplicita lol.

Comunque, dato che non cagate le domande ai personaggi (capitolo precedente) non so se risponderò o no, vabb

Vi lascio, buona pasqua e buona giornata a tutti.

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