Ventiquattro.

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Luke's POV.

A Rose: DOVE CAZZO SIETE?

Erano appena le nove del mattino e io stavo già per avere un infarto per colpa dei miei amici.

Erano spariti, tutti quanti.

Un trillio mi tranquillizzò, segno che la ragazza mi aveva risposto.

Da Rose: Esci dalla tenda, coglione.

Aprii la zip della tenda e sporsi la testa, trovando due piccoli occhi verdi a fissarmi.

-Uhm, tu chi saresti?- la guardai, imbarazzato.

-Oh, sei sveglio, sono un'amica di Calum.- mi guardò e scoppiai a ridere.

-Amica?- continuai e alzò gli occhi al cielo.

-Ti cambia qualcosa se abbiamo scopato o no?- assunse un espressione seccata e scossi la testa, infilandomi la maglia e uscendo.

Da Rose: C'è Bea, un'amica di Cal, io e Susan siamo andate al McDonald's iniseme a Ash, Michael e il kiwi non so dove siano.

A Rose: Sto arrivando.

Mi infilai le converse e decisi di lasciare tutto a Bea, la presunta amichetta di Calum.

+

Girai l'angolo e una chioma rossa mi fece sorridere.

Era di spalle, alle orecchie le cuffiette da cui si poteva sentire la voce di Billie Joe, una sigaretta accesa tra le dita e le labbra contornate da una matita leggermente più scura rispetto al suo colore naturale.

Appoggiai una mano dietro la sua schiena, tirandola verso di me e stringendola.

-Ciao.- mormorai, affondando la testa tra i suoi capelli.

-Hey, ce l'hai fatta ad arrivare, wow.- sorrise e arricciò le labbra, facendo uscire il fumo da esse.

Tossì e lei ridacchiò.

-Sei tornata rossa?- chiesi e gli tirai piano una ciocca.

-Ti piacciono? Ho fatto scolorire le punte.- annuì e buttò il mozzicone a terra, pestandolo con una delle sue vans.

-Molto.- sorrisi.

-Susan ci aspetta dentro.- mi informò ed entrammo nel fast food, raggiungendo la nostra amica.

Le osservai chiacchierare e appoggiai il mento sul palmo della mano, sorridendo.

Le sue piccole mani si muovevano freneticamente per spiegare qualcosa alla ragazza, le sue labbra si muovevano e la mia mente iniziò a viaggiare.

-Lucas, ti stiamo annoiando?- Rose interruppe i miei pensieri poco puri e fece una smorfia.

-No, amore, continuate pure a parlare.- sorrisi e misi un braccio intorno ai suoi fianchi, stringendola a me.

-Come mi hai appena chiamato?- mi guardò e Susan ridacchiò.

-Come ti ho chiamato?- alzai un sopracciglio e le spalle.

-Mi hai chiamato amore, Luke.- arricciò il naso e mi morsi il labbro inferiore.

-L'ho fatto?- la sfidai con lo sguardo.

-L'hai fatto.- rispose, prima di girarsi per continuare a parlare.

+

Spostai la sua borsa dal banco, spingendo il suo corpo contro la superficie e stringendo le sue gambe tra le mani.

-Cazzo.- mugolò quando spinsi i fianchi contro i suoi.

-Luke?- sentì la voce di Michael chiamarmi, sgranai gli occhi e scossi la testa.

-Oh dio, no eh.- mi lamentai e misi un piede davanti alla porta, bloccandola.

-Apri quella cazzo di porta e sei morto!- gli urlai, ma stava già abbassando la maniglia.

Spalancò la porta e Rose affondò il viso nel mio collo, mordendo piano un punto dalla frustrazione.

Michael esplose in una risata.

-Oh mio dio, stavate per scopare!- urlò, battendo le mani.

Lo guardai e sospirai.

Con mia grande sorpresa, Rose scese dal piccolo bancone e si tirò i capelli.

-Gordon, vatti a trovare una cazzo di ragazza, per favore.- ridacchiai, guardandola affannarsi.

-E per la cronaca, si, stavamo per fotterci, contento?- lo spinse fuori e gli chiuse la porta in faccia, appoggiando la schiena contro di esse e sospirando.

-Capisci quando dico che la mia vita è complicata?- chiedo e ridacchia, gettandomi le braccia al collo.

[Spazio Autrice:

Oh mio dio.

Ho fottutamente aggiornato.

È un miracolo.

Non succede nulla tra i due, ma hey, chi sará questa Bea?
Questo capitolo doveva uscire ieri, ma ero ubriaca marcia (che bad girl sono), quindi oggi ho un mal di testa assurdo, cercate di capirmi.

Nei media trovare Rose.

Ve se ama alla follia.

Grazie mille per sopportarmi.

Baci baci.]

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