Ventisette.

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Mi leccai avidamente le labbra, pulendole dalle briciole di pan di spagna.

-Questi cupcake sono ottimi!- continuai a mangiare, mentre Luke, seduto di fronte a me, mi guardava. Lo ignorai e parlai con gli altri, studiando il comportamento di Bea.

Bevetti un sorso d'acqua e mi girai, ritrovando le iridi azzurre fisse su di me.

-Che cosa cazzo guardi, Lucas?- mi stufai e incrociai le braccia sotto il seno.

Alzò gli occhi al cielo e il silenzio regnò nel piccolo aereo privato.

-Mh, non fa freddo?- esordì Ash, riferendosi al nostro comportamento.

Scossi la testa e presi il mio piccolo pacchetto di Haribo, mangiando qualche povero orsetto colorato.

Presi il cellulare e aprì Twitter, cercando di distrarmi.

La mia timeline era piena di lui.
Hemmings ovunque. Lui con una fan, lui con me, con Ash, lui con un pinguino gigante di fianco e lui affacciato alla finestra del balcone.

Distesi le gambe sul sedile di fianco al mio, appoggiai la testa sulla parete e richiusi l'applicazione, cercando di dormire.

Dei rumori mi infastidirono, girai lo sguardo e Luke alzò le sopracciglia, ridendo.

-Puoi giocare al tuo fottuto gioco con il silenzioso?- non alzò neanche lo sguardo dal cellulare, ma scosse leggeremente la testa.

-No.- rispose, e fu l'inizio della fine del suo telefono.

-Non era una domanda, Luke.- mi alzai e scosse ancora la testa, così le mie mani afferrarono il suo iPhone e lo scaraventarono via.

-Porca puttana, Rosaly, che cazzo ti prende?- urlò e risi, mentre lui riprese l'aggeggio dal sedile.

-Si è graffiato, sei davvero..- non terminò la frase e Ash mi guardò, mentre Susan sgranò gli occhi.

-Mantieni la calma, Rose, non intendeva dirlo.- sussurrò la mia amica, ma le mie mani erano già avvolte intorno al collo del biondo. Lo spinsi contro la parete e lui non si mosse.

-Finisci la frase.- ordinai, guardandolo.

I nostri amici cercano di staccarmi da lui, ma più loro tiravano, più io affondavo le dita nelle spalle di Luke.

Un hostess uscì dalla cabina.

-Dovreste sedervi, stiamo per atterrare.- sorrise cordialmente e aggrottai la fronte.

-Sono impegnata al momento, ripassi più tardi.- la guardai male e ritornai subito a stringere la presa sul ragazzo.

-Mi stai facendo male, Rose.- sussurrò, guardandomi.

-Finisci la tua cazzo di frase o non ti lascio.- mi dispiaceva avergli fatto male, ma non sopportavo il fatto che volesse dirmi una cosa simile.

-Cosa volevi dire?- lo spronai, mentre Calum avvolse un braccio intorno ai miei fianchi e cercò di portarmi via.

Allentai la presa e avvicinò le labbra al mio orecchio.

-Puttana, Rose, volevo dire questo.- sgranai gli occhi e lo liberai, ma prima la mia piccola mano entrò in contatto con la sua guancia.

Mi veniva da piangere, e lo feci, non mi contenni.

Mi portarono in un'altra saletta, ma riuscì a vedere Bea avvicinarsi a Luke, e la cosa non mi piacque.

-Calmati, piccola.- Cal mi accarezzò i capelli, guardandomi.

-Non voleva dirlo davvero, tu hai esagerato a lanciargli il cellulare, okay, ma non lo pensa davvero.- la sua voce dolce mi consolò.

-Si, invece.-

-No, ne sono sicuro, lo vedo da come ti guarda, da come sorride quando lo coccoli e da come ti parla.- mi fece sdraiare sul piccolo divanetto e sorrise.

-Ti voglio bene, okay? Ora cerca di riposare, lo stress ha colpito te e non noi.- annuì e chiusi gli occhi, mentre il neozelandese mi rimboccava le coperte.

Luke's POV.

-Abbiamo sbagliato tutti e due.- mi morsi il labbro inferiore e la guardai aggrapparsi a Calum, mentre la stava portando via.

-Ti ha piantato le unghie nelle spalle, Lucas.- affermò Bea, abbassando il colletto della mia maglia.

-Dovrei tipo, disinfettarle?- chiesi, guardandola.

-Faccio io, solo, togliti la maglia.- sospirai e feci quello che mi chiese, lasciando l'indumento a terra.

Accarezzò con i polpastrelli le piccole ferite che quella peste mi aveva lasciato.

Avevo davvero esagerato a chiamarla puttana, me ne rendevo conto, ma anche lei ci era andata pesante.

-Anche sulla schiena?- Bea arricciò il naso, ma scossi la testa, ridacchiando.

-Quelli sono per un'altra cosa.- mi toccai un leggero segno rossastro che percorreva la mia schiena, e vennero a galla dei ricordi della notte precedente, in cui Rose era sotto il mio corpo sudato.

-Uh, capito.- prese un piccolo batuffolo di cotone e lo imbevette di alcol, passandolo sulle piccole ferite.

-Già.- quei ricordi vennero rimpiazzati da quella mattina, in cui l'avevo zittita e non l'avevo ascoltata sul fatto di Bea e Cal.

Mi massaggiai le tempie e mi infilai una canotta nera, bttandomi sui sedili e addormentandomi.

[Spazio Autrice:

O K A Y, so che mi amate davvero.

Anyway, Rose aka mio idolo che lancia il cellulare, me la sono immaginata ed è stato epico.
Luke è una troia, si sa.
Cal è sempre il ragazzino tenero.
Ash, beh, ho solo una cosa da dire: Daddy.
Bea?
Halsey? È l'amore mio quella ragazza.

Spero che vi piaccia.

(-5 al mio comcerto, salvatemi perché mi bloccherò non appena salirò sul palco.)

Baci baci.]

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