Quarantanove.

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Mi svegliai da solo, ignorai la mia voglia di rimanere a letto per altri pochi minuti e mi infilai dei pantaloncini, per poi scendere e sistemarmi i capelli. Una volta in cucina, andai davanti alla dispensa e aprii il primo portellone, cercando qualcosa da mettere sotto i denti.

-Mi passi una sigaretta, Rose?- la voce di Calum attirò la mia attenzione, mi girai e guardai la ragazza intenta a far rotolare il cilindretto fino al ragazzo maori, che la prese e se la infilò tra le labbra. Rose l'aveva già accesa, era seduta sullo sgabello e picchiettava le dita sullo schermo del suo iPhone.

-Buongiorno.- salutai, ricevendo dei piccoli mugolii come risposta.

-Michael, com'è essere un ventenne?- domandai al tinto, che stava mangiucchiando delle uova strapazzate. Alzò lo sguardo e mi rivolse una smorfia.

-State ancora smaltendo la sbornia.- risi e Calum si passò una mano sul viso, annuendo per tutti.

-Si, quindi cerca di fare silenzio e di non farmi venire ancora più mal di testa.- borbottò Michael.

-Okay, okay.- alzai gli occhi al cielo e mi riempì una tazza di caffè. Raggiunsi la ragazza seduta e appoggiai il mento sulla sua spalla, mi concessi qualche secondo per ammirarla. I suoi occhi blu guizzavano sulle righe della rivista che stava leggendo, alcune ciocche ricadevano dalla crocchia e gli accarezzavano le guance.

-Come stai tu?- le sussurrai, sorridendogli.

-Tutto bene, e tu?- abbozzò un sorriso e si massaggiò una tempia, ancora alle prese con il dopo sbornia. Ridacchiai e annuii.

-Dove sono Ash e Susan?- chiesi, notando l'assenza della coppia.

-Non sono tornati da ieri.- scrollò le spalle Cal.

-Hai provato a chiamare?- mi rivolsi a Rose.

-Si, ma non rispondono.- premette il pulsante centrale del telefono per controllare le chiamate, ma era vuoto.

-So io dove sono.- si intromise Michael.

-Ancora nella villetta, ieri gli dissi io che potevano tranquillamente passare la notte lì, non pensavo di stare male e abbandonare a metà festa.- spiegò e la ragazza arricciò il naso, picchiettando la sigaretta contro il posacenere di vetro davanti a sè.

-Metà festa? Erano le cinque del mattino, Michael!- ridacchiai, protestando contro la sua mancanza di cognizione del tempo.

-Stà zitto, Luke.- mugolò, passandosi ancora una volta la mano sul viso. Accarezzai il braccio di Rose e guardai l'altro ragazzo.

-Non sapevo che fumassi, Calum.- feci un cenno con la testa verso il maori e lui scrollò le spalle distrattamente.

-In realtà, non lo sapevo neanche io, ma mi piacciono.- rispose poi, picchiettando il filtro con il dito.

-Mi sta esplodendo la testa.- si lamentò Rose, prendendosi la testa tra le mani e tirandosi leggermente i capelli.

-Non dovevi bere così tanto.- la rimproverai per l'ennesima volta.

-Stà zitto, Luke.- sbuffò lei.

-Non osare zittirmi anche tu!- ridacchiai e gli solleticai un fianco.

-Smettila, no!- saltellò lei sulla sedia, cercando di schivare le mie dita e il mio solletico. Quando smisi di ridere, mi fermai e lei mi rivolse un'occhiataccia, un sorrisino sulle sue labbra.

-Ora mi gira anche la testa, perfetto, grazie.- mi rivolse il dito medio e scosse il capo.

-Quando vuoi.- allargai le braccia e sorrisi.

-Stronzo.- detto questo, ridacchiò e bloccò il telefono.

+

Rose POV.

Il secondo tour dei ragazzi stava per iniziare, così passammo gli ultimi giorni a casa Hemmings, cercando di godermi quelle giornate in famiglia.

-Sei nervoso?- chiesi al biondo, accarezzandogli la guancia, mentre lui controllava le e-mail sul telefono.

-Non molto, so solo che sará stressante e stancante.- rispose, guardandomi e annuendo.

-Calum ti ha dato i biglietti per le date?- domandò, aggiornando il suo profilo twitter.

-Si, per le prime due.- gli risposi, scostandomi i capelli dal viso e tornando ad accarezzare il suo braccio.

-Bene.- mormorò, mordicchiandosi il labbro e bloccando l'iPhone.

-Che hai?- aggrottai la fronte, notando il suo sguardo freddo e distaccato.

-Quando inizierá il tour, avremo poco tempo per noi due.- si massaggiò le tempie e sbuffò, per poi stiracchiarsi e circondarmi le spalle con il braccio.

-Ho paura che possa fare male alla nostra relazione.- continuò poi, colmando il mio silenzio gelido.

-Io non penso, sai?- cercai di ragionare su di noi.

-Insomma, sarai stanco morto, ma avremo tempo ogni tanto per uscire e fare quello che fanno le coppie normali.- parlai e mi strinsi contro il suo corpo.

-Oh, Rose, é proprio quello che non voglio che diventiamo, una noiosissima coppia normale.- si lamentò, scuotendo la testa e mugolando in segno di disapprovazione.

-Noiosissima?- mi offesi, incrociando le braccia al petto e guardandolo male. Non rispose, alzando semplicemente le spalle e annuendo. Pensava davvero questo di noi? Una noiosissima coppia normale? Davvero?

-Okay Luke, sono stanca, buonanotte.- sospirai esausta e mi girai dall'altro lato, infilando le mani sotto il cuscino e chiudendo gli occhi. Certe volte con lui era davvero difficile parlare, e quella sera non avevo voglia davvero di litigarci, così mi limitai alla mossa del sonno, e fu meglio per tutti.

-Buonanotte Rose.- detto questo, si rannicchiò vicino a me e si addormentò dopo poco.

Noiosissima coppia?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 12, 2016 ⏰

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