Trentadue.

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Ci sedemmo sul divano, io di fianco a Luke e Susan di fianco a Ash, mentre Halsey si sistemó dietro Michael.

Una donna sulla trentina si sedette di fronte a noi, e disse che voleva intervistare il biondino per fare chiarezza sulla nostra vita sentimentale.

Così, ci spiegò le regole del gioco che imparai a chiamare "dì quel cazzo che vuoi sulla tua ragazza senza che lei possa dire niente."

Quindi, tutte le domande erano rivolte a Luke, ma parlavano di me. E io non potevo ribattere.

Accese la telecamera e l'intervista iniziò.

-Una canzone per descriverla.- più che una domanda sembrava un ordine.

-Out Of My Limit.- disse lui, concentrato.

-La prima cosa che hai pensato quando l'hai vista per la prima volta.- continuò l'intervistatrice.

-"Quella ragazza ha degli occhi bellissimi."- rispose e una risata generale partì.

-Sappiamo tutti che non è così.- commentò Ash.

-Un suo pregio?- lei accavallò le gambe, continuando a leggere sul foglio.

-È schietta.- Luke iniziò a muovere freneticamente una gamba.

-Un difetto?-

-Esageratamente schietta.- ridemmo.

-Girano voci su una presunta gravidanza, potete smentirle?- chiese lei e feci una smorfia, aggrottando la fronte. Quale mente malata poteva aver messo in giro quella merdata?

-Cristo, no, non sono fottutamente incinta.- risposi io.

-Stá zitta, Rose.- mi tirò una piccola gomitata lui.

-Ti calcio il culo, Luke.- lo avvisai.

-In realtà aspettiamo un grazioso marmocchio che vomiterá e rutterá in giro per casa.- scherzò, mordendosi il labbro e scossi la testa.

-Come fa il padre.- ribattei.

-Presunto padre.- Calum mi fece il verso e gli mostrai il dito medio.

La donna rise.

-Beh, io contengo i gas all'interno del mio corpo, quindi non esattamente.- Luke guardò in telecamera e alzai gli occhi al cielo.

-A parte gli scherzi, no, non sono incinta, ew.- mi lamentai io.

-Usi dei soprannomi?- domandò la donna.

-Uhm, dolcezza, tesoro, amore, piccola e cose così.- fece un gesto vago con la mano.

-Merdate simili, si.- confermai, ridacchiando.

-Il più bel momento che hai passato con lei.- lesse la domanda sul foglio e ci guardò.

-Sono tutti estremamente belli.- sorrise lui, guardandomi dolcemente.

-Ti piace il suo colore di capelli?-

-Yep.- annuì.

-Un aggettivo per descriverla.- girò il foglio e continuò.

-Uno non basta.- disse.

-Perché?- chiese.

-Nessuno si può descrivere con una sola parola, andiamo, neanche Calum.- mormorò lui, riferendosi al fatto che riteneva Calum il più noioso e non interessante della band.

-Hey!- si lamentó il neozelandese.

-Dedicagli una frase.- la donna mi indicò, continuando a guardare Luke.

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