Ridacchiò e appoggiai la testa sul suo petto, riprendendo fiato. Le sue dita si infilarono tra i miei capelli e tirò giocosamente qualche ciocca. Sorrisi, guardandolo e passò l'altra mano sul mio collo.
-E questo come lo spiegherò a tua mamma?- chiesi, togliendogli la mano e indicando il succhiotto.
-Credo che mia madre sappia che faccio sesso, Rose.- rise e continuò ad accarezzare il mio viso.
-Okay ma non sbattiamo in faccia le prove di ciò.- aggrottai la fronte e rise, lasciando dei baci sulle mie labbra.
-Come sei difficile.- commentò.
-E tu sei antipatico.- arricciai il naso e picchettò un dito contro di esso.
-Davvero, piccola?- chiese e io annuì, ridendo.
-Si, lo sei!- un urlettino lasciò le mie labbra quando strinse leggermente il mio fianco. Lo squillo del telefono lo fermò, si limitò a guardare il suo iPhone e sbuffare.
-Devo rispondere, è John.- annuì e rispose.
-Uhm? No, tranquillo, dimmi.- si pizzicó la leggera barba con le dita e guardò il soffitto.
-Okay, si, dieci minuti.- disse e appese, alzandosi dal letto e prendendo i suoi vestiti da terra.
-Devo andare, i ragazzi mi aspettano per registrare.- mormorò e sospirai.
-Ora?- chiesi, dispiaciuta.
-Quando torno ti prometto che guardiamo tutta una stagione di How I Meet Your Mother.- si riavvicinò e si chinò, baciandomi la fronte.
-Ci aggiungo anche due puntate di Spongebob.- continuò poi, e ridacchiai.
-A dopo, piccola.- mi salutò e aprì la porta.
-A dopo.- feci un cenno con la mano.
-Oh, Luke?- lo fermai prima che potesse uscire del tutto.
-Mh?- si girò e sorrise.
-Hai la zip slacciata.- sorrisi e scossi la testa.
+
-We'll be looking for sunlight, or the headlights.- canticchiai la canzone di Halsey alla radio e sorrisi, condendo l'insalata.
-Till our wide eyes burn blind, we'll be lancing in the same shoes, that we've worn throught.- poggiai il mio piatto sul tavolo e continuai a canticchiare.
-And our heart's gone, and the timing's never right, but for now let's get away.- iniziai a mangiare e sentii un rumore provenire dal corridoio, ma lo ignorai.
-On a roman holiday.- mossi la testa a tempo e Luke entrò in cucina, teneva in mano una scatola di cartone bianca.
-Ciao.- sorrisi e mi leccai le labbra per togliere il gusto di aceto, lui si chinò e mi lasciò un bacio sulla fronte.
-Vuoi mangiare qualcosa?- chiesi.
-Nah, ho bevuto una birra in studio e mi ha riempito.- ridacchiò e si sistemò il ciuffo.
-Oh, okay.- annuì e masticai.
-Ti ho preso una cosa per farmi perdonare.- agitò leggermente la scatola e la poggiò davvanti a me. Aggrottai la fronte.
-Per il ritardo, sai.- annuì e solo in quel momento mi ricordai che erano le dieci.
-Oh, non dovevi.- si morse il labbro e scosse la testa, alzando le spalle.
-L'ho visto e pensavo che ti sarebbe piacuto, e poi ti starà benissimo.- mormorò e aprì la scatola, accarezzando il tessuto bianco.
-Wow.- tirai fuori l'indumento dalla scatola e lo ammirai, le spalline erano sottili, la stoffa morbida e setosa.
-Ti piace?- chiese e gli sorrisi.
-È bellissimo, grazie.- lo ripiegai e lo rimisi a posto, lasciandogli un bacio sulla guancia.
-Figurati.- ridacchiò.
-Ora ti va di andare sul divano? Ti avevo promesso la maratona.- fece un cenno con la testa e presi il mio piatto vuoto dal tavolo, mettendo la scatola in un angolo.
-Okay, fammi mettere a posto, tu inizia ad andare.- mi sistemai il colletto della camicia verde e spensi la radio.
-Era Halsey quella in radio?- chiese, aggrottando la fronte e indicando l'aggeggio.
-Si, è bravissima, adoro il suo album.- dissi e presi la spugna.
-Anche io. Ti aspetto.- disse e se ne andò.
Iniziai a sciaquare il piatto, sentendo il biondo imprecare contro il telecomando. Ridacchiai e mi sciacquai le mani, per poi asciugarle contro i miei jeans e andare in sala.
-Eccomi qui.- lo guardai sdraiarsi sul divano e picchiettare una mano sulla sua gamba. Mi sistemai appoggiando la mia schiena contro il suo petto e fece partire un episodio.
Intrecciò le mani sulla mia pancia, picchiettando con le dita su di essa e facendomi ridere.
-A che pensi?- gli chiesi, girandomi e accarezzandogli il collo.
-Credo che saresti davvero carina con la pancia gonfia.- disse, e sbiancai. Mi ricomposi e aggrottai la fronte.
-Che? No, Luke, non-no!- quasi urlai.
-Che ho detto?- chiese, piegando le sue lunghe gambe e lasciandomi passare. Mi alzai.
-Hai alluso al fatto che dovremmo avere dei bambini.- gesticolai, continuando ad urlargli contro.
-Tu non vorresti un bambino da me?- chiese, quasi in un sussurro.
-Io- mi passai una mano tra i capelli, sospirando e chiudendo gli occhi.
-Siamo giovani, Lucas.- spiegai, calma.
-Lo so, solo, nel futuro?- si toccò le dita e si morse il labbro, aggrottando la fronte e abbassando lo sguardo.
-Allora, chi vuole fare una partita a FIFA?- Michael urlò, entrando nella stanza, seguito da Calum che mi strinse in un abbraccio.
-Io non ne ho voglia.- Luke si alzò, passandosi una mano tra i capelli e andandosene dalla sala.
-Tu, Rose?- mi chiese Michael, prendendo il joystick e facendo un cenno.
-Luke!- ignorai i ragazzi, spostando Cal e quasi inciampando nel tappeto soffice.
-Lucas!- continuai a chiamarlo, uscendo dalla sala.
[Odiatemi.
Dovete odiarmi, avete tutto il diritto di farlo, ma io vi amo ancora, scusaaaaaate.
Comunque, sono TROPPO presa dalla scuola, sto facendo nuove amicizie e ho bisogno di tempooooo.
Scusatemi ancora.
Baci baci.]
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Fanfic"Ti dimostrerò il mio amore, ti basterà seguirmi fino alla fine del mondo"