Quarantaquattro.

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Ridacchiò e appoggiai la testa sul suo petto, riprendendo fiato. Le sue dita si infilarono tra i miei capelli e tirò giocosamente qualche ciocca. Sorrisi, guardandolo e passò l'altra mano sul mio collo.

-E questo come lo spiegherò a tua mamma?- chiesi, togliendogli la mano e indicando il succhiotto.

-Credo che mia madre sappia che faccio sesso, Rose.- rise e continuò ad accarezzare il mio viso.

-Okay ma non sbattiamo in faccia le prove di ciò.- aggrottai la fronte e rise, lasciando dei baci sulle mie labbra.

-Come sei difficile.- commentò.

-E tu sei antipatico.- arricciai il naso e picchettò un dito contro di esso.

-Davvero, piccola?- chiese e io annuì, ridendo.

-Si, lo sei!- un urlettino lasciò le mie labbra quando strinse leggermente il mio fianco. Lo squillo del telefono lo fermò, si limitò a guardare il suo iPhone e sbuffare.

-Devo rispondere, è John.- annuì e rispose.

-Uhm? No, tranquillo, dimmi.- si pizzicó la leggera barba con le dita e guardò il soffitto.

-Okay, si, dieci minuti.- disse e appese, alzandosi dal letto e prendendo i suoi vestiti da terra.

-Devo andare, i ragazzi mi aspettano per registrare.- mormorò e sospirai.

-Ora?- chiesi, dispiaciuta.

-Quando torno ti prometto che guardiamo tutta una stagione di How I Meet Your Mother.- si riavvicinò e si chinò, baciandomi la fronte.

-Ci aggiungo anche due puntate di Spongebob.- continuò poi, e ridacchiai.

-A dopo, piccola.- mi salutò e aprì la porta.

-A dopo.- feci un cenno con la mano.

-Oh, Luke?- lo fermai prima che potesse uscire del tutto.

-Mh?- si girò e sorrise.

-Hai la zip slacciata.- sorrisi e scossi la testa.

+

-We'll be looking for sunlight, or the headlights.- canticchiai la canzone di Halsey alla radio e sorrisi, condendo l'insalata.

-Till our wide eyes burn blind, we'll be lancing in the same shoes, that we've worn throught.- poggiai il mio piatto sul tavolo e continuai a canticchiare.

-And our heart's gone, and the timing's never right, but for now let's get away.- iniziai a mangiare e sentii un rumore provenire dal corridoio, ma lo ignorai.

-On a roman holiday.- mossi la testa a tempo e Luke entrò in cucina, teneva in mano una scatola di cartone bianca.

-Ciao.- sorrisi e mi leccai le labbra per togliere il gusto di aceto, lui si chinò e mi lasciò un bacio sulla fronte.

-Vuoi mangiare qualcosa?- chiesi.

-Nah, ho bevuto una birra in studio e mi ha riempito.- ridacchiò e si sistemò il ciuffo.

-Oh, okay.- annuì e masticai.

-Ti ho preso una cosa per farmi perdonare.- agitò leggermente la scatola e la poggiò davvanti a me. Aggrottai la fronte.

-Per il ritardo, sai.- annuì e solo in quel momento mi ricordai che erano le dieci.

-Oh, non dovevi.- si morse il labbro e scosse la testa, alzando le spalle.

-L'ho visto e pensavo che ti sarebbe piacuto, e poi ti starà benissimo.- mormorò e aprì la scatola, accarezzando il tessuto bianco.

-Wow.- tirai fuori l'indumento dalla scatola e lo ammirai, le spalline erano sottili, la stoffa morbida e setosa.

-Ti piace?- chiese e gli sorrisi.

-È bellissimo, grazie.- lo ripiegai e lo rimisi a posto, lasciandogli un bacio sulla guancia.

-Figurati.- ridacchiò.

-Ora ti va di andare sul divano? Ti avevo promesso la maratona.- fece un cenno con la testa e presi il mio piatto vuoto dal tavolo, mettendo la scatola in un angolo.

-Okay, fammi mettere a posto, tu inizia ad andare.- mi sistemai il colletto della camicia verde e spensi la radio.

-Era Halsey quella in radio?- chiese, aggrottando la fronte e indicando l'aggeggio.

-Si, è bravissima, adoro il suo album.- dissi e presi la spugna.

-Anche io. Ti aspetto.- disse e se ne andò.

Iniziai a sciaquare il piatto, sentendo il biondo imprecare contro il telecomando. Ridacchiai e mi sciacquai le mani, per poi asciugarle contro i miei jeans e andare in sala.

-Eccomi qui.- lo guardai sdraiarsi sul divano e picchiettare una mano sulla sua gamba. Mi sistemai appoggiando la mia schiena contro il suo petto e fece partire un episodio.

Intrecciò le mani sulla mia pancia, picchiettando con le dita su di essa e facendomi ridere.

-A che pensi?- gli chiesi, girandomi e accarezzandogli il collo.

-Credo che saresti davvero carina con la pancia gonfia.- disse, e sbiancai. Mi ricomposi e aggrottai la fronte.

-Che? No, Luke, non-no!- quasi urlai.

-Che ho detto?- chiese, piegando le sue lunghe gambe e lasciandomi passare. Mi alzai.

-Hai alluso al fatto che dovremmo avere dei bambini.- gesticolai, continuando ad urlargli contro.

-Tu non vorresti un bambino da me?- chiese, quasi in un sussurro.

-Io- mi passai una mano tra i capelli, sospirando e chiudendo gli occhi.

-Siamo giovani, Lucas.- spiegai, calma.

-Lo so, solo, nel futuro?- si toccò le dita e si morse il labbro, aggrottando la fronte e abbassando lo sguardo.

-Allora, chi vuole fare una partita a FIFA?- Michael urlò, entrando nella stanza, seguito da Calum che mi strinse in un abbraccio.

-Io non ne ho voglia.- Luke si alzò, passandosi una mano tra i capelli e andandosene dalla sala.

-Tu, Rose?- mi chiese Michael, prendendo il joystick e facendo un cenno.

-Luke!- ignorai i ragazzi, spostando Cal e quasi inciampando nel tappeto soffice.

-Lucas!- continuai a chiamarlo, uscendo dalla sala.

[Odiatemi.

Dovete odiarmi, avete tutto il diritto di farlo, ma io vi amo ancora, scusaaaaaate.

Comunque, sono TROPPO presa dalla scuola, sto facendo nuove amicizie e ho bisogno di tempooooo.

Scusatemi ancora.

Baci baci.]

follow me ; lrh (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora